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Guidare in tutta sicurezza deve essere la priorità di qualsiasi persona si metta al volante di un veicolo. Per tale motivo un regolare controllo dei livelli di olio e acqua, e la verifica della pressione delle gomme,usura del battistrada soprattutto prima di affrontare lunghi viaggi, sono solo alcune delle operazioni basilari.
Ad ogni modo, se vogliamo porre i diversi elementi di un’autovettura in ordine d’importanza nell’ambito della sicurezza, sono indubbiamente gli pneumatici a raggiungere di diritto la prima posizione. Oltre a procedere alla loro sostituzione nei casi di , acquistando gomme di qualità, è importante appurare che il montaggio venga eseguito a regola d’arte.
Ma ti sei mai chiesto cosa rappresentino i bollini colorati sugli pneumatici e quale sia la loro funzione? Lo scoprirai proseguendo nella lettura del presente articolo.
L’importanza del bollino rosso nelle fasi del montaggio di uno pneumatico
Negli anni si è diffusa una leggenda metropolitana piuttosto curiosa, in base alla quale il bollino rosso fungerebbe da indicatore della qualità di uno pneumatico. In particolare, la sua presenza segnalerebbe una gomma di seconda scelta, ossia un modello facilmente reperibile a basso prezzo nei grandi magazzini. Tuttavia, quanto appena indicato non ha nessun fondamento.
Il bollino di colore rosso posto sulla spalla dello pneumatico ha la sua ragione d’esistere nel fatto di aiutare i gommisti a portare a termine le operazioni di montaggio, rendendo più semplice l’equilibratura. Il punto della gomma in cui appare il bollino è quello caratterizzato da una maggiore sporgenza del battistrada. Al termine del montaggio dovrà coincidere (o avvicinarsi il più possibile) con il punto più basso del cerchione. Non è un caso che anche quest’ultimo presenti un segno di riconoscimento specifico.
Bollini colorati sugli pneumatici: cosa differenzia il bollino giallo?
Tieni conto che il bollino rosso non è l’unico indicatore ad apparire sugli pneumatici. In alcuni casi potresti trovarti di fronte a un bollino giallo, cui spetta il compito di indicare il punto nel quale la valvola per il gonfiaggio andrà a combaciare. Infatti, ove è sito il bollino giallo si trova il punto più leggero della gomma. Montando lo pneumatico in corrispondenza della valvola sarà più semplice ottenere l’equilibratura.
Non solo bollino rosso: strisce e codici alfanumerici sugli pneumatici
Non è rara, sulla parte esterna delle gomme, la comparsa di codici alfanumerici o strisce colorate. Ad accomunare bollini, strisce e codici è l’obiettivo di fondo: permettere al professionista di svolgere in modo ancora più efficiente il proprio lavoro, e di farlo più velocemente.
E se uno pneumatico presenta in contemporanea sia un bollino rosso che uno giallo? In tal caso, per eseguire correttamente il montaggio, il gommista dovrà dare precedenza al primo.
Sono 5 i gruppi di produttori a spartirsi gran parte del settore pneumatici. Nello specifico stiamo parlando di Bridgestone, Continental, Goodyear, Michelin e Pirelli.
Esaminando i dati di vendita relativi all’anno 2015, a primeggiare in classifica è stata la giapponese Bridgestone, capace di superare quota 24 miliardi di euro di ricavi. Alle sue spalle si sono piazzati Michelin, Goodyear, Continental e Pirelli, con crescite tra l’1 e l’8 per cento. Da segnalare dietro a questi colossi Sumitomo (gruppo in possesso di Falken e Dunlop), la coreana Hankook, Yokohama e Maxxis. A completare la top ten il gruppo Giti Tire, di origine giapponese.
Prosegui nella lettura se desideri approfondire le tue conoscenze in merito al mercato degli pneumatici.
Quali sono i marchi di maggior successo in Europa?
Ti stai chiedendo quale sia stato il marchio ad aver registrato in 20 Paesi del Vecchio Continente, tra l’agosto del 2018 e il luglio del 2019, il maggior numero di ricerche online? La risposta è Michelin. Il produttore francese ha trionfato in Paesi come Italia, Francia e Spagna.
Spetta invece a Continental la medaglia d’oro in Germania. Sempre Continental, affiancata da Michelin, ha primeggiato nel Regno Unito.
Nell’Europa dell’Est si sono messi in evidenza altri marchi, da Hankook a Lassa, fino a Nokian e Nexen. Curiosamente Goodyear, pur ottenendo un posizionamento non indifferente in gran parte del suolo europeo, si è issata fino al primo posto esclusivamente in Bielorussia.
Continental e Pirelli: idee innovative per il futuro
Un mercato ricco di proposte e, di conseguenza, caratterizzato da una concorrenza sempre più “spietata”, ha convinto diversi marchi a operare importanti investimenti. L’obiettivo è adeguarsi a un panorama in progressiva evoluzione, indirizzato con decisione verso la mobilità elettrica. Continental, ad esempio, ha recentemente annunciato la ristrutturazione del comparto automotive. Ma il gruppo ha moltiplicato gli sforzi anche in settori meno noti, includendo agricoltura e truck.
Pirelli, dal canto suo, dispone di una gamma di pneumatici altamente specializzata, confermando per l’ennesima volta nella sua storia la sua capacità nell’innovare il mercato. Non dimenticare come sia stata proprio Pirelli il precursore del concetto di cambio stagionale degli pneumatici. Ben 60 anni fa, infatti, la casa milanese ha ideato il Battistrada Separato 3, meglio noto come BS3. La presenza di un battistrada intercambiabile permetteva, senza dover provvedere allo smontaggio dello pneumatico dal cerchio, di disporre di un treno gomme ideale per i mesi più caldi, e di un secondo treno per il periodo invernale. Oggi, dopo più di mezzo secolo, gli pneumatici invernali più richiesti sono Scorpion Winter, Cinturato Winter e P Zero Winter, consigliati rispettivamente per Suv, auto sportive e compatte.
Il mercato delle sottomarche
Prima di concludere questa disamina delle marche di pneumatici più diffuse dedichiamo qualche riga alle sottomarche.
Se BF Goodrich, nata ad Akron (curiosamente la città d’origine di Goodyear), si è specializzata nella nel 4×4, la francese Kleber, la giapponese Riken, il marchio polacco Kormoran e la serba Tigar sono state assorbite dal gruppo Michelin. A sua volta, il marchio Uniroyal si è distinta per una particolare strategia. La filiale nordamericana è stata oggetto di acquisizione da parte di Michelin; quella europea, invece, è entrata a far parte del gruppo tedesco Continental.
Anche i guidatori più esperti normalmente temono il sopraggiungere dei mesi invernali. Le strade, siano esse urbane che extraurbane, a causa delle temperature più basse e dell’umidità rischiano di divenire pericolose. Questo soprattutto in presenza di neve o di ghiaccio sul manto stradale. Fare unicamente affidamento sulle gomme invernali può non essere sufficiente se intendi intraprendere un viaggio, anche breve, in assoluta sicurezza. Le catene da neve rappresentano la soluzione ideale per circolare senza problemi. Desideri acquistare un set di catene, ma non hai idea di quale modello possa adattarsi alla tua auto? Nei prossimi paragrafi troverai diverse informazioni utili in merito.
Vetture catenabili e non catenabili: cosa significa?
Innanzitutto tieni presente che le vetture ,in ragione della possibilità di montare o meno le catene, vengono normalmente distinte in due categorie: catenabili e non catenabili. Fanno parte della prima quelle auto che montano ruote di diametro compreso tra i 13 e i 17 pollici, ossia misure compatibili con qualunque tipologia di catene oggi in commercio. Di conseguenza sono le vetture dotate di cerchi di diametro superiore ai 17 pollici a rientrare nelle “non catenabili”. Se il tuo veicolo fa parte di quest’ultima categoria avrai l’opportunità di rendere i viaggi più sicuri acquistando un set a fissaggio esterno, oppure un kit di catene a spessore ridotto.
Cosa differenzia le diverse tipologie di catene?
Se hai già avuto modo di valutare i modelli di catene in commercio, ti sarai certamente accorto di come a variare non siano solamente i prezzi (a loro volta legati a spessore, dimensioni e sistema di tensionamento adottato), ma anche una serie di caratteristiche. Ma quali catene propone il mercato attualmente?
Catene da neve metalliche
Si tratta delle catene “classiche” con catene sottili dotate di maglie metalliche, anello del medesimo materiale (a volte sostituito da un cavo d’acciaio) e tensori (di numero variabile). Rappresentano il modello meno costoso, ma sono le più difficili da montare. Tuttavia occorre ricordare come, in alcuni casi, potrebbero finire per graffiare i cerchioni.
Catene di tela
Conosciute anche come “calze termiche” le catene in tela, pur avendo un prezzo superiore a quelle metalliche, sono decisamente più veloci da montare, presentano un peso inferiore e appaiono meno ingombranti. Non influiscono più di tanto sulla guida, e ti consentiranno di utilizzare senza problemi l’ESP. Tra i lati negativi non possiamo esimerci dal ricordare il loro rapido consumo. Pertanto, se sei abituato a percorrere diversi chilometri tutti i giorni meglio optare per un’altra tipologia di catene; così facendo eviterai che possano rompersi.
Catene composite
Cosa contraddistingue le catene composite? L’adozione di una rete di cavi plastici, uniti da anelli di metallo e ricoperti di materiale tessile. Osservandole ricordano da vicino una rete, destinata ad avvolgere il battistrada. Il montaggio si rivela semplice, al pari di quanto accade per le calze da neve. Rispetto a queste ultime, ad ogni modo, hanno lo svantaggio di richiedere maggiore impegno, in quanto presentano una tensione più elevata. Ad ogni modo, questo aspetto negativo è bilanciato da una resistenza maggiore durante l’uso.
Catene semiautomatiche (a tensione automatica)
Chiamate anche catene “a tensione automatica”, questa tipologia di catene è ideale per un utilizzo frequente. A una parte fissa, da collegare al cerchio, si affianca una parte smontabile (le catene vere e proprie), in cui trovano spazio bracci di gomma (dotati di catene o piccoli chiodi in base al modello) e una montatura in plastica. Ti saranno sufficienti pochi minuti per montarle, potendo così godere di catene in grado di autoregolare la tensione durante l’uso. Il prezzo decisamente elevato è giustificato dall’eccellente resistenza all’usura.
Abbiamo visto una panoramica dei diversi tipi di catene da neve. Se non sei ancora sicuro di quale sia il modello giusto da montare sulla tua auto o se vuoi capire meglio se preferire le gomme invernali alle catene da neve rivolgiti al tuo gommista di fiducia che ti saprà indicare la soluzione più idonea alla tua vettura.
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