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Sei in dolce attesa, oppure è la tua compagna ad avvicinarsi velocemente alla data del parto? Temi che viaggiare in auto possa rappresentare un potenziale pericolo per la salute di mamma e feto? In realtà, guidare o, comunque, viaggiare a bordo di una vettura nel periodo della gravidanza non comporta particolari difficoltà. Ti sarà sufficiente adottare qualche accorgimento in più, ed evitare spostamenti eccessivamente stressanti. Nelle prossime righe ti forniremo qualche consiglio prezioso per viaggiare in tutta sicurezza con il pancione.

Le donne in gravidanza e i viaggi

Il primo aspetto da tenere in considerazione è che il primo trimestre di gravidanza, nella maggior parte dei casi, è caratterizzato dalla presenza di nausea e stanchezza. Entrambi questi fattori potrebbero rendere faticosi alcuni viaggi. All’approssimarsi della data del parto, invece, l’auto appare come un mezzo piuttosto scomodo.
L’ultimo mese cercare di evitare spostamenti non necessari deve essere la priorità. Anche limitare il tempo trascorso in auto ad un massimo di 5 ore è un ottimo accorgimento. Allo stesso tempo, se possibile, non percorrere strade accidentate, non asfaltate e ricche di curve e saliscendi.

La regolazione del sedile e la distanza dal volante

Per quanto riguarda il posizionamento all’interno dell’auto, le donne in stato interessante devono avere l’opportunità di reclinare il sedile. Questo permetterà loro di variare la posizione nel corso degli spostamenti, e di lasciare sufficiente spazio al pancione. Fondamentale, in questo ambito, è regolare la distanza tra sedile e volante, che dovrà essere di almeno 25 cm. In caso di incidenti tale spazio scongiurerà il rischio che il ventre finisca a diretto contatto con il volante.

Non dimenticarti che con il trascorrere dei mesi occorrerà variare la posizione del sedile; l’obiettivo dovrà essere quello di garantire la massima comodità alla futura mamma. Se le dimensioni del pancione portano a fastidiosi mal di schiena, sistemare un cuscino all’altezza dei reni permetterà di ammortizzare con efficacia gli eventuali sobbalzi del terreno.

Viaggiare in estate

In estate il climatizzatore diventa un elemento fondamentale. Temperature troppo elevate, infatti, oltre ad aumentare il livello di stress potrebbero avere come conseguenza pericolosi cali di pressione. Proprio per tale motivo, viaggiare nelle ore più fresche è sicuramente preferibile.

Se una donna incinta si trova all’interno dell’abitacolo come passeggera, meglio optare per la sua sistemazione sul sedile posteriore. Così facendo, diminuirà notevolmente il rischio di riportare danni in caso di sinistro.

Donna incinta guida l'auto con cintura di sicurezza

La cintura di sicurezza: come rendere più confortevole il suo impiego

Per quanto riguarda la cintura di sicurezza, il Codice della Strada stabilisce che, a meno di esplicita indicazione del medico (accompagnata da relativo certificato), le donne in gravidanza non sono esentate da tale obbligo. Per diminuire la pressione è sufficiente inserire un cuscinetto di gommapiuma nella zona in cui la cintura viene a contatto con l’addome. Un’alternativa è rappresentata dai rivestimenti imbottiti per cinture.

La cintura deve essere indossata correttamente, facendola passare sotto il pancione (per quanto concerne la parte orizzontale) e attraverso i due seni (per la parte trasversale). Se lo desideri potrai anche acquistare il “Safe Unborn Child”, un sistema che facilita il corretto posizionamento della cintura stessa.

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Cambiano le regole per tutelare la sicurezza dei bambini in macchina. Nuove e più severe sanzioni e nuove norme, in vigore dal 1 gennaio 2017, per la scelta dei seggiolini tutelano la sicurezza dei piccoli in viaggio con la famiglia.

L’obbligo del seggiolino per i più piccoli

I bambini rappresentano la categoria di viaggiatori più esposti a conseguenze negative durante un incidente stradale. Più degli adulti rischiano di essere scaraventati fuori dall’abitacolo in caso di urto e la delicatezza della loro conformazione fisica li rende più vulnerabili ed esposti al rischio di lesioni. Non solo durante i viaggi in autostrada, ma anche durante gli spostamenti cittadini, i più piccoli devono essere accomodati in un seggiolino omologato e perfettamente rispondente alle norme.
Con la legge entrata in vigore all’inizio dell’anno, l’Italia si adegua ad una normativa europea, vengono attuate delle restrizioni nella scelta dei seggiolini e viene modificato il criterio di scelta.
Le famiglie che già possiedono un seggiolino omologato possono continuare ad utilizzarlo, chi invece deve scegliere un nuovo accessorio per l’auto deve prestare attenzione alle nuove indicazioni per la sicurezza dei bambini in auto.

Seggiolino auto omologato per bambini

Cosa prevede la nuova legge?

La nuova legge ha introdotto una modifica del requisito di base. I bambini dovranno viaggiare nell’apposito seggiolino omologato fino al raggiungimento dei 150 centimetri di altezza. Il criterio per la definizione dell’obbligo nella precedente normativa era dato dal peso. Quando il bambino è prossimo al limite di altezza è possibile sostituire il seggiolino con il rialzo che gli permette di rimanere ancorato al sedile e di indossare la cintura di sicurezza efficacemente. Per i bambini a partire da 125 centimetri di altezza sarà possibile acquistare un rialzo omologato da fissare al sedile e utilizzarlo al posto del seggiolino. Le cinture devono essere sistemate all’altezza delle spalle e devono bloccare il torace: questi nuovi dispositivi servono ad evitare delle situazioni di probabile pericolo come le cinture che cingono il piccolo passeggero all’altezza del collo, una posizione che può rivelarsi molto dannosa anche in caso di incidenti lievi.

Quali sanzioni sono previste per i genitori inadempienti?

I genitori che non rispettano l’obbligo del seggiolino omologato espongono i propri figli a pericoli molto gravi in caso di incidente e possono incorrere in sanzioni. Se non viene rispettato l’articolo 172 del Codice Della Strada, all’automobilista viene imposta una multa dall’importo variabile da 80 a 323 euro e vengono sottratti 5 punti dalla patente. In caso di recidiva, ovvero chi riceve una multa per due volte nell’arco di due anni scatta la sospensione per un periodo che può variare dai 15 giorni ai 2 mesi.

Consigli utili

Quando viaggi in auto osserva tutti gli accorgimenti utili per tutelare tutti i tuoi compagni di avventura. Assicurati di aver posizionato il seggiolino nel modo corretto seguendo attentamente le indicazioni riportate nel foglio illustrativo fornito dal produttore e controlla l’efficienza della tua auto prestando particolare attenzione alla pressione delle gomme.

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