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Utilizzi abitualmente l’automobile, e desideri massimizzare la sicurezza di chi si trova a bordo? Allora sarai certamente consapevole dell’importanza assunta dagli pneumatici, unico elemento della vettura a diretto contatto con il terreno. Se pensi sia giunto il momento di sostituire le gomme, ma vuoi risparmiare sul loro acquisto, hai la possibilità di rivolgerti al mercato dell’usato. Tuttavia, per evitare di ritrovarti a che fare con pneumatici tutt’altro che sicuri, è meglio prendere in esame alcuni aspetti. Prosegui nella lettura per capire come scegliere un treno di gomme usate realmente valido.

Gli pneumatici di recupero: alcune considerazioni

Non sono pochi gli automobilisti a richiedere gomme di recupero, ossia pneumatici che presentino un battistrada non ancora completamente usurato. Trattandosi di gomme “al limite”, il rischio di non fare un vero e proprio affare è elevato. Occorre anche tenere conto che non è possibile avere informazioni in merito alla provenienza dei modelli usati e poi rimontati su un’altra vettura. Inoltre, più spesso di quanto si pensi chi le vende non rispetta pienamente quanto previsto dalle norme di natura fiscale.

Optando per un treno di pneumatici usati non potrai neppure far valere la garanzia di 24 mesi, limitata alle gomme nuove. Ma l’aspetto che più di ogni altro merita di essere ricordato è la sicurezza stradale, messa a repentaglio da un’aderenza non soddisfacente, e da possibili quanto improvvisi scoppi.

Pneumatici ricostruiti: cosa sono e perché fidarsi

Passiamo ora ad esaminare gli pneumatici “ricostruiti”. Tale termine fa riferimento a copertoni ospitanti un nuovo battistrada, proveniente da gomme intatte. È questo a garantire agli acquirenti gomme affidabili. Le norme europee su tale tipologia di gomme prevedono una serie controlli obbligatori; un altro elemento che assicura gli acquirenti in merito alla bontà dei modelli. Non può però essere dimenticato uno svantaggio: il prezzo delle gomme ricostruite è ormai in molti casi simile a quello degli pneumatici nuovi.

Comprare un treno di auto nuove invece che usateChe aspetti prendere in considerazione prima di comprare gomme usate?

Trovandosi al cospetto di un treno di gomme usato, è necessario non limitarsi a osservarne l’aspetto. Se possibile, tocca con mano la superficie di ognuna di esse. Il primo controllo da effettuare consiste nell’accertare la data di produzione, indicata sul tallone: affidati solo a gomme il cui DOT è piuttosto recente.

Per quanto concerne lo spessore del battistrada, verificare che quanto dichiarato dal venditore corrisponda a realtà, ossia che lo stesso battistrada sia stato misurato nella parte interna, in prossimità delle spalle e lungo l’intera superficie di contatto. Così facendo non rischierai di comprare gomme sottoposte a convergenza o campanatura delle ruote sbagliate. Allo stesso tempo, sarai certo di trovarti tra le mani gomme soggette in modo omogeneo ad usura. Diffida delle gomme dall’aspetto eccessivamente lucido e plasticoso. Con ogni probabilità la mescola sarà stata oggetto di svecchiamento al fine di celare gli effetti dell’ossidazione.

Fatto salvo quanto scritto finora, se hai a disposizione qualche minuto verifica su ogni pneumatico (anche su quelli nuovi), la possibile presenza di tagli, irregolarità e bozzi. Ricordati che la sicurezza deve essere sempre trovarsi al primo posto quando si parla di guida.

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Può sembrare lapalissiano, ma è sempre bene ribadirlo: le gomme estive devono essere utilizzate durante la stagione calda, mentre quelle invernali vanno messe da parte nel momento in cui iniziano le belle giornate e il rischio di ghiaccio e nevicate diventa davvero irrisorio.

A differenza degli pneumatici invernali, realizzati per fare presa sulla neve, quelli estivi sono dotati di tre scanalature longitudinali che garantiscono una maggiore tenuta sull’asfalto bagnato, riducendo il rischio di aquaplaning e presentano un battistrada più elastico, fondamentale per resistere alla calura dei mesi più bollenti dell’anno. Tuttavia, soprattutto se il clima primaverile si fa attendere, non sempre è facile individuare il momento giusto per la sostituzione delle gomme, rischiando così di mettere a rischio non solo la propria sicurezza e quella della propria famiglia, ma anche il benessere delle proprie finanze.

Esistono infatti delle precise disposizioni di legge in merito alla sostituzione degli pneumatici estivi, e chi non le rispetta può incorrere in multe salate. Vediamo quindi quando e perché è necessario mettere da parte il tuo set di gomme invernali per passare a quelle estive.

Cosa dice la legge

Stando alla legge n. 120 del 2010, l’obbligo di montare gomme invernali o tenere le catene a bordo della tua auto termina il 15 aprile di ogni anno. Entro il 15 maggio, tuttavia, gli pneumatici invernali devono essere tassativamente sostituiti con quelli estivi, pena sanzioni amministrative che partono da 422 euro e possono arrivare a un massimo di 1682 euro, con annesso ritiro del libretto di circolazione. Di fatto, quindi, a partire dal 15 aprile tutti gli automobilisti hanno un mese esatto di tempo per mettersi in regola e montare il set di pneumatici estivi.

Gomme estive auto su pratoI vantaggi degli pneumatici estivi

Oltre a permetterti di evitare una sanzione, le gomme estive garantiscono sensibili vantaggi anche in termini di risparmio e prestazioni. Essendo meno suscettibili al surriscaldamento, per via del loro maggior contenuto di gomma naturale, gli pneumatici estivi hanno prestazioni migliori e permettono alla tua auto di consumare meno carburante mentre è in viaggio. La maggiore tenuta sul bagnato di queste gomme, inoltre, ti permette di guidare tranquillamente anche durante gli acquazzoni estivi.

Ci sono delle eccezioni?

Sono esonerati dall’obbligo di montare pneumatici estivi tutti coloro che montano un set di gomme 4 stagioni. Caratterizzate da un disegno del battistrada tipico degli pneumatici invernali e da una composizione simile a quella degli estivi, queste gomme sono adatte per ogni periodo dell’anno e non devono quindi essere cambiate entro il 15 maggio. Un’altra eccezione riguarda le gomme che hanno un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione. L’indice di velocità è una lettera seguita da dei numeri,che si trova sulla spalla della gomma, e indica la velocità massima a cui è possibile viaggiare. Ad esempio, la lettera “Q” significa che la velocità massima che quello pneumatico può sopportare è di 160 km/h.

Le rose sono rosse, le viole sono blu…e gli pneumatici neri. O almeno, quasi sempre.

Se sei stato almeno una volta ad un raduno di auto d’epoca, avrai notato che molte vetture “calzavano” degli eleganti pneumatici bicolore, dall’innegabile fascino vintage, che tuttavia ai giorni nostri sono ormai completamente scomparsi. Dagli anni ’70, infatti, quasi tutti gli pneumatici presenti sul mercato sono completamente neri, anche se i coloranti artificiali per la gomma non mancano. Perché gli pneumatici allora non sono verdi, rossi o blu?

Neri come il carbone

Sorprendentemente, i primi pneumatici per auto erano bianchi: questo è infatti il colore naturale della gomma con cui sono realizzati. Dopo breve tempo, però, divenne necessario apportare delle importanti modifiche a queste prime gomme, che non offrivano una buona trazione e una buona resistenza. Si pensò quindi di aggiungere del nero di carbone, detto anche nerofumo, alla miscela della gomma, dandole così il classico colore che tutti conosciamo.

pneumatici neriLe proprietà del nerofumo

Il nero di carbone è un pigmento derivato dalla combustione di derivati del petrolio, tra cui il catrame. Circa il 70% di tutto il nerofumo prodotto al mondo viene usato dall’industria automobilistica per la fabbricazione di pneumatici, per renderli più resistenti al calore e all’usura. Il nero di carbone, infatti, aumenta la conduzione di calore della gomma e aiuta a distribuire il calore sulla cintura dello pneumatico, rallentando l’usura del battistrada. Proprio per questo motivo si è passati dalle gomme bicolori, in cui il nero di carbone era presente solo sul battistrada mentre il resto della gomma rimaneva del suo colore naturale, agli pneumatici che conosciamo oggi.

Esistono gomme colorate?

Oltre ai raduni d’auto d’epoca, è difficile vedere degli pneumatici che non siano completamente neri. Alcune case produttrici hanno realizzato degli pneumatici colorati in edizione limitata in occasione dell’uscita sul mercato di auto sportive di fascia alta, come nel caso della Alfa Mito Marangoni M430, presentata con gli pneumatici rossi, ma per il momento il nero non sembra destinato a passare di moda.

Gomme sbiadite: cosa fare?

Per tutelare il proprio benessere in viaggio e la sicurezza della tua famiglia e degli altri passeggeri, è bene sostituire le gomme con una certa frequenza. Se il colore degli pneumatici risulta sbiadito, infatti, significa che il nerofumo comincia a perdere efficacia e le performance delle gomme, inevitabilmente, ne risentono. Se tuttavia le gomme sono state montate da poco tempo e vuoi che la tua auto abbia sempre un aspetto curatissimo, puoi utilizzare del nero gomme per riportarle alla loro brillantezza originaria.

Nero gomme fatto in casa

Puoi lucidare i tuoi pneumatici con del nero gomme fatto in casa. Ti basterà far bollire 250 ml di acqua distillata e un cucchiaio di zucchero, lasciar raffreddare il composto e poi applicarlo sugli pneumatici puliti utilizzando uno spruzzino.

Controllare periodicamente lo stato degli pneumatici e procedere, se necessario, alla loro sostituzione in caso di usura eccessiva, è indispensabile per garantire la massima sicurezza a chi si trova a bordo di un veicolo. Tuttavia, questo significa avere a che fare, ogni anno, una grande quantità di gomme inutilizzabili.
È sufficiente considerare che, nel Vecchio Continente, gli pneumatici da smaltire annualmente hanno ormai raggiunto l’impressionante cifra di 2 milioni di tonnellate. A causa dei materiali impiegati, abbandonare le gomme all’aperto comporta enormi problemi a livello ambientale. Fortunatamente, negli ultimi tempi, una maggiore attenzione alla salute della terra ha favorito il riciclo.
Ad esempio, nel nostro Paese sono più di 700 i campi da calcio ottenuti da vecchie gomme d’auto ridotte in polvere. Anche tu potrai, nel tuo piccolo, fornire un contributo, trasformando un treno di gomme in originali fioriere, cucce per cani, tavolini da giardino o, addirittura, giochi per bambini.

Fioriera da giardino con vecchi pneumatici: come realizzarla

La prima operazione da compiere per dar luogo ad una fioriera sarà lavare lo pneumatico. Una volta asciutto scegli una vernice e dipingi la superficie della gomma. Avvalendoti di una serie pennelli di diversa grandezza sarai certo di non lasciare alcune zone senza vernice, soprattutto se sono presenti intagli profondi. Utilizzare una vernice spray ridurrà le tempistiche. Non ti rimarrà altro che posizionare la gomma in giardino, riempire il centro vuoto con del terriccio e piantarvi dei fiori.

Se, invece, l’intenzione è quella di appendere lo pneumatico, legalo con una corda e disponi al suo interno i tuoi vasi preferiti. In alternativa potrai fissare la gomma direttamente al muro con un chiodo.

Cuccia per cani o accogliente pouf?

Il tuo cane ama dormire all’aperto? saranno sufficienti pochi passi per offrirgli una cuccia nuova. Lava lo pneumatico, vernicialo a piacere e rivestilo con delle coperte, aggiungendo dei cuscini per rendere il giaciglio più comodo.

Non hai un amico a 4 zampe? Poco male, in quanto avrai solamente bisogno di 2 gomme per realizzare un pouf da posizionare in giardino. Disponi gli pneumatici uno sull’altro, quindi pratica dei buchi con un trapano, in modo che sia possibile fissarvi delle viti piuttosto lunghe. Bloccale con dei dati per ottenere una struttura solida. A questo punto vernicia la gomma. Completa il tutto prendendo un cerchio in compensato e fissandovi un cuscino in gommapiuma, foderando con della stoffa.

Altalena con pneumatico vecchioAltre idee per riciclare pneumatici usati: tavolo da salotto, altalena e sabbiera

Uno pneumatico e uno specchio rotondo saranno sufficienti per creare con le tue mani un tavolino, da porre in salotto o in giardino. Pulisci e lucida gli pneumatici (il loro numero varierà in base all’altezza che vorrai dare al tavolino), quindi ponili l’uno sull’altro incollandoli tra loro (o legandoli in più punti con una corda). Per concludere poni lo specchio, fissandolo con attenzione.

I tuoi bambini vogliono divertirsi in giardino? Gli pneumatici sono ideali per realizzare in pochi attimi un’altalena. Riempiti di sabbia, invece, permetteranno ai più piccoli di avere uno spazio nel quale creare castelli e giocare con le formine.

Le gomme vecchie della tua auto si prestano a diventare oggetti divertenti e utili. Ricorda di tenere sempre sotto controllo lo stato di usura dei tuoi pneumatici e rivolgiti al tuo centro assistenza di fiducia per farti consigliare al meglio. E se le tue gomme saranno da cambiare, non buttarle, ma metti in gioco la tua creatività e fammi sapere quale nuova vita hai dato ai tuoi vecchi pneumatici.

Tra i contrattempi che possono coinvolgere chi si trova alla guida di un veicolo, la foratura è uno di quelli potenzialmente più pericolosi, soprattutto in quanto si tratta di un evento imprevedibile. In particolare, chi viaggia ad alta velocità, in caso di foratura, rischia di perdere il controllo della vettura, con ovvie conseguenze.

Oltre al fattore sicurezza occorre considerare che molte persone, pur possedendo la patente da diversi anni e guidando quotidianamente, non hanno la minima idea su come si effettui il cambio gomme. Nelle prossime righe troverai alcune indicazioni utili in merito al funzionamento del cric; seguendole potrai proseguire il tuo viaggio con la ruota di scorta.

Cric: molte versioni per un unico obiettivo

La scarsa praticità sull’utilizzo del cric è legata alla scelta di molte case automobilistiche di rinunciare a montare tali attrezzi sui modelli di nuova immatricolazione. Per ottimizzare il peso dei veicoli e, di conseguenza, ridurre i consumi, al posto del cric e del ruotino di scorta si opta ormai per un kit di emergenza per forature. Tuttavia, questa soluzione risulta efficace solo quando si ha a che fare con fori piuttosto piccoli.

Concentrando l’attenzione sui cric, tieni presente che il mercato propone ormai diverse tipologie; al cric idraulico si affiancano quello elettrico e la versione meccanica, oltre ad altri modelli impiegati più raramente. È il cric meccanico il più semplice dei tre. Conosciuto anche come cric “a losanga”, è il modello normalmente in dotazione sui veicoli. Ha l’innegabile vantaggio, grazie al suo ingombro molto contenuto, di poter essere inserito senza alcuna fatica sotto gran parte dei veicoli. Il cric idraulico (o a carrello), pur essendo più costoso, si rivela estremamente comodo.

Nonostante le differenze nei materiali, indipendentemente dalla versione scelta il procedimento per la sostituzione della ruota rimane praticamente il medesimo. L’obiettivo, infatti, è quello di sollevare il veicolo da terra per ottenere lo spazio necessario per smontare la gomma e montare quella di scorta.

Dalla scelta del luogo all’aggancio del cric: le operazioni fondamentali

Un uomo indossa il giubbotto catarifrangente e posiziona il triangolo prima di cambiare la gommaUn aspetto spesso trascurato, in una situazione improvvisa come la foratura di uno pneumatico, è la scelta del posto in cui dovrà aver luogo l’operazione di sostituzione. Mettersi in sicurezza è fondamentale. Pertanto, dovrai individuare e cercare di arrestare il veicolo in una strada pianeggiante, dotata di un fondo duro e non esposta al passaggio di altri veicoli.

Inoltre, prima di scendere dall’auto, ricordati di indossare il giubbotto catarifrangente. Una volta in strada, preleva dall’auto il triangolo di segnalazione e posizionalo davanti alla stessa, lasciando una distanza minima di 100 metri. Solo a questo punto potrai iniziare la procedura di sostituzione della gomma.

Fondamentale è individuare l’esatto punto di aggancio. A facilitare l’operazione è la presenza, in gran parte delle vetture, di più punti realizzati appositamente, posti ad una trentina di centimetri dalla ruota. Agganciato il cric sotto la scocca, dovrai azionarlo spingendo l’apposita manopola per sollevare la vettura. Quando il cambio gomme sarà concluso, utilizza il cric per riavvicinare la vettura al suolo, quindi sgancialo.

Dopo ogni cambio gomme “fai da te”, il mio consiglio è di passare dal tuo gommista di fiducia per un controllo o per acquistare degli nuovi pneumatici. Per aiutarti a scegliere gli pneumatici giusti e per tutti i controlli, puoi rivolgerti a uno specialista di fiducia scegliendolo in uno dei nostri centri assistenza.

Anche se le hai cambiate da poco o non sembrano poi così usurate, le performance delle tue gomme possono non rivelarsi sufficienti a garantire a te e alla tua famiglia la giusta sicurezza durante un viaggio in macchina.

È quindi arrivato il momento di sostituire le gomme? Scopriamolo insieme.

L’usura secondo il Codice della Strada

Non tutti sanno che il Codice della Strada ha stabilito un limite massimo allo stato di usura degli pneumatici, oltre il quale non è più possibile circolare con quelle gomme. Stando all’articolo 237, infatti, la profondità delle scanalature presenti sul battistrada non può essere inferiore a 1,60 mm. Se questo criterio non viene rispettato, le gomme sono da considerarsi usurate e devono essere sostituite. Questo limite, però, è piuttosto basso: per viaggiare in sicurezza, soprattutto sul bagnato, sarebbe meglio che la profondità minima non scendesse sotto i 3 mm, soprattutto se si tratta di gomme invernali.

Non solo usura: quando è tempo di sostituire le gomme

 

Sebbene l’usura sia l’unico criterio preso in considerazione dalla legge, non è il solo aspetto da considerare se vuoi valutare correttamente lo stato dei tuoi pneumatici. Un segno inequivocabile che è ora di cambiare le gomme, a prescindere dalla corretta profondità del battistrada, è la presenza di rigonfiamenti laterali sullo pneumatico. I rigonfiamenti laterali, infatti, indicano che la struttura interna della gomma si è danneggiata, probabilmente in seguito a scontri con marciapiedi o guida su strade dissestate. Continuare a guidare con le gomme in questo stato è pericoloso, perché c’è il rischio che gli pneumatici esplodano mentre l’auto è in marcia, provocando gravi incidenti.

Segni di danni alle gomme

Valutare la profondità del battistrada può addirittura non essere necessario, se le gomme presentano dei danni evidenti. Se noti delle crepe sulla gomma, significa che la ruota sta iniziando a rompersi.

Evitare o ritardare la sostituzione di pneumatici in queste condizioni porterà il rivestimento esterno della gomma a sfaldarsi, staccandosi dalla cintura in acciaio sottostante e rischiando di danneggiare l’auto.
In alcuni casi di usura particolarmente grave, sul battistrada potrebbero apparire dei fili, provenienti dagli strati inferiori degli pneumatici. In questo caso, come anche nell’eventualità che appaiano segni di usura sulle spalle della ruota, è opportuno sostituire immediatamente le gomme.

Anche l’età conta

Questo aspetto interesserà soprattutto chi percorre davvero pochi chilometri all’anno con la sua auto e non ricorda quanto tempo è passato dall’ultima volta che ha sostituito le gomme. Ebbene, anche le gomme hanno una data di scadenza: il limite massimo della durata di servizio di uno pneumatico è fissato intorno ai dieci anni, ma è consigliabile cambiare le gomme almeno ogni sei.
Attenzione, però: la vita di uno pneumatico non inizia nel momento in cui viene montato sulla vostra auto. Per scoprire la vera età di una gomma, bisogna controllare la data di fabbricazione, scritta sul fianco dello pneumatico.

Non sottovalutare lo stato di salute delle tue gomme. Per essere sicuro di viaggiare su gomme sicure e in regola puoi affidarti ad uno dei nostri centri assistenza.

La cattiva manutenzione degli pneumatici, uno stile di guida eccessivamente aggressivo, strade piene di buche o improvvisi ostacoli sull’asfalto rappresentano fattori in grado di aumentare le probabilità di foratura. In questi casi, sapere come smontare i bulloni delle ruote per sostituire lo pneumatico è fondamentale per riprendere il tuo viaggio velocemente.

Rimuovere i bulloni ti potrà essere utile anche in altre occasioni, ad esempio quando vorrai controllare il funzionamento dei freni.

 

Allentare i bulloni degli pneumatici in pochi minuti

In caso di foratura, dopo aver scelto un posto sicuro nel quale fermarti, togli l’eventuale coprimozzo, normalmente fissato per mezzo di clip metalliche incastrate sulle teste dei bulloni. Qualora sia presente, per rimuoverlo ti sarà sufficiente munirti di un cacciavite e fare leva sul bordo. Se il fissaggio è assicurato da dei bulloni in plastica, occorrerà rimuoverli con una chiave a croce.

Terminata questa operazione preliminare verifica il numero dei bulloni (solitamente si tratta di 4 o 6 bulloni), quindi utilizza una chiave a croce (più raramente sarà necessaria una chiave a bussola dritta). Inizia allentando i bulloni, mantenendo la vettura a contatto con l’asfalto; riuscirai così a sfruttare nel migliore dei modi l’attrito offerto dal battistrada sul terreno.
Assicurati che la chiave a croce sia fissata in modo sicuro sulla testa del bullone, poi ruotala in senso antiorario. Tieni presente che la chiave servirà solo ad allentare il bullone, non a rimuoverlo completamente. L’operazione potrà essere ultimata semplicemente con le dita delle mani. Passare al bullone successivo saltando quello adiacente, adottando il cosiddetto schema “a stella”, per fare in modo che la ruota rimanga centrata sul mozzo. Segui tale modalità, in particolare, quando ti troverai nella fase di montaggio.

Un ragazzo cambia le gomme della sua auto
Solo quando tutti i bulloni saranno parzialmente svitati entrerà in gioco il cric. Una volta montato, potrai rimuovere completamente le viti e il relativo pneumatico. Quando la rimozione dei bulloni deve essere effettuata per lavorazioni più lunghe della sostituzione dello pneumatico è consigliato l’impiego di un cavalletto di sicurezza.

 

Come agire con bulloni arrugginiti

Se, osservando i bulloni, noti la presenza di molta ruggine, verifica che quest’ultima non ti impedisca di allentare i bulloni stessi. In caso contrario potrai ricorrere a dell’olio sbloccante. In questi casi limitati ad usare un olio a bassa viscosità, e in quantità minima, direttamente sulla filettatura, cercando di applicarla nel punto in cui la stessa scompare all’interno del mozzo. L’olio dovrà agire per una decina di minuti, tempo necessario per poter ridurre l’attrito.

Se, nonostante l’olio, il bullone dovesse opporre comunque un’elevata resistenza, prova nuovamente a spruzzare la parte filettata del mozzo e ad attendere ulteriori 10 minuti. Aiutati anche con la chiave a croce e un martello, da usare per colpire in modo deciso la chiave stessa.

Raggiunto il risultato desiderato, prima di metterti alla guida dell’auto accertati che il disco, oppure il tamburo del freno, non presentino tracce d’olio. Solo in questo modo il tuo viaggio sarà perfettamente sicuro. Per una pulizia ottimale impiega un panno e un solvente (acetone o simili).

E ricorda che se vuoi avere un’auto sempre sicura è importante tenere sempre sotto controllo la pressione delle gomme.

Buon viaggio!

Nell’ambito della sicurezza stradale, gli pneumatici rappresentano uno degli elementi chiave. La buona abitudine di verificare regolarmente la pressione, la convergenza e lo stato del battistrada ti consente già di affrontare con maggiore serenità i tuoi viaggi.

Tuttavia, fino ad oggi non è stato possibile eliminare il rischio della foratura di una gomma, nella maggior parte dei casi conseguente all’urto improvviso con un ostacolo posto sulla carreggiata.
A questo problema, il cui livello di pericolosità è destinato ad aumentare in base alla velocità del veicolo, Michelin sembra aver trovato una risposta efficace: una gomma senza aria in grado di rigenerarsi!

Vision concept: il futuro degli pneumatici secondo Michelin

La celebre casa Michelin ha presentato alla stampa il prototipo “Vision concept“. Si tratta di una ruota stampata in 3D, senza cerchio e del peso di soli 13 kg, che non ha la possibilità di bucarsi o di scoppiare. Inoltre, a caratterizzarla è il fatto di non richiedere interventi di manutenzione e di essere biodegradabile (gode di una struttura alveolare in poliuretano termoplastico).
Il prototipo ha già aperto la strada a scenari futuri che, fino a poco tempo fa, sembravano appartenere alla fantascienza.

Michelin ha presentato il suo nuovo progetto in occasione di Movin’On, un evento che ha avuto luogo a Montreal. È stato il vicepresidente esecutivo R&D di Michelin a descrivere questa idea rivoluzionaria, specificando come siano 4 i punti di forza della gomma.

Lo pneumatico è senza aria, organico, ricaricabile e connesso. L’impiego di materiali bio riciclabili porta le gomme a mostrare un impatto molto basso a livello ambientale. Da sottolineare la scelta di appoggiare il battistrada (dotato di uno spessore inferiore rispetto a quello delle gomme tradizionali) direttamente sulla struttura, senza ricorrere alla vulcanizzazione.
In merito alla ricarica, la frequenza di quest’ultima è legata al numero di chilometri percorsi durante l’anno.

Un progetto nato per aumentare la sicurezza a bordo

Per arrivare a realizzare uno pneumatico senza aria, Michelin ha sfruttato le conoscenze acquisite grazie a Tweel. Questo ha portato il produttore a trasferire parte delle funzioni normalmente svolte da fianchi e carcassa all’elemento ruota; la progettazione di alcune forature, situate tra il cerchio e il battistrada, permette alle gomme, in virtù della forza centrifuga, di espellere l’acqua in caso di pioggia.

Michelin, con questi pneumatici, ha investito sull’IoT. Infatti, le nuove gomme sono in grado di trasmettere informazioni in merito al loro funzionamento, favorendo eventuali regolazioni ed interventi di rigenerazione. In particolare, è la presenza di un microchip collegato al cloud a segnalare, al momento opportuno, la necessità di rigenerare gli pneumatici, informando l’utente via smartphone.

Il cambio gomme con Vision: semplicità e velocità

A sorprenderti piacevolmente non sarà solamente la possibilità di assicurare, a te stesso e alla tua famiglia, viaggi sicuri e confortevoli, ma anche il fatto di poter cambiare gomme nell’arco di alcuni minuti. Il passaggio agli pneumatici invernali non vedrà più coinvolta la figura del gommista; sarà sufficiente effettuare una sosta in una stazione “hi-tech”. Quest’ultima, affidandosi a 4 stampanti, una per ogni pneumatico, applicherà in pochi istanti il nuovo battistrada.

Ad oggi la pressione dell’aria nel pneumatico è indispensabile; se vuoi approfondire,  in questo articolo parlo dei sensori di misurazione TPMS. E in attesa che la gomma senz’aria venga messa in vendita, se vuoi avere un’auto sempre sicura per te e tutta la tua famiglia, ho creato anche una breve guida che puoi scaricare gratuitamente da qui.

Buon viaggio!

Le vacanze, finalmente!

Sembrava non dovessero arrivare mai, ma le vacanze sono ormai alle porte. Finalmente è giunta l’ora di preparare le valige, controllare i documenti e mettere a punto l’auto. La check list è lunga: ogni voce deve essere smarcata in tempo utile e nella maniera più intelligente possibile. Per il viaggio delle vacanze, io e il mio team ti diamo una mano a stilare quella che riguarda l’auto. Senza nessuna presunzione, è la più importante, visto che concerne la sicurezza di chi si mette alla guida e di tutta la famiglia. Viaggiare sereni è la condizione primaria affinché la vacanza sia piacevole e tranquilla. Gli accorgimenti per renderla tale sono pochi ma tutti imprescindibili.Check auto prima di andare in vacanza con la famiglia

Le gomme…

  • Pressione. È il controllo più importante e anche il più semplice, basta seguire le indicazioni della casa costruttrice. Solitamente, la pressione corretta si trova sul libretto di uso e manutenzione o sul profilo della portiera. Attieniti con scrupolo alle indicazioni perché una pressione troppo alta o bassa incide sullo spazio di frenata, sulla tenuta di strada e sui consumi del veicolo.
  • Battistrada. La legge parla chiaro: lo spessore del battistrada non può essere inferiore a 1,6mm. Come i produttori, anche noi consigliamo di provvedere alla sostituzione quando si arriva ai 3mm. La ragione è molto semplice: l’usura del battistrada compromette l’aderenza, non solo in caso di pioggia.
  • Integrità. Un piccolo taglio o un leggero rigonfiamento, lesioni che possono essere causate anche da un marciapiede, sono un potenziale rischio. Ricordati di controllare lo stato di usura delle gomme.
  • Pneumatici stagionali. Nella malaugurata ipotesi che siano ancora montati quelli invernali, provvedi quanto prima a sostituirli con quelli estivi o quelli quattro stagioni. Secondo i dati raccolti dalla Polizia Stradale durante le sue campagne di sicurezza dei viaggi per le vacanze, nel 2014, il 12,5% delle auto controllate non era in regola con i pneumatici stagionali. C’è poco da scherzarci su.
  • Ruota di scorta. Ruota di scorta e ruotino devono essere in perfette condizioni, così come il cric e il kit di riparazione di emergenza.

L’auto…

Controllo auto prima delle vacanze

  • Documenti. Rinnovo patente, assicurazione, revisione: tutte scadenze da tenere sotto controllo per evitare sanzioni.
  • Filtri e liquidi. Olio, aria e carburante e relativi filtri devono essere in perfetta efficienza.
  • Aria condizionata. Per fare un buon viaggio per andare in vacanza, l’impianto di condizionamento deve essere come nuovo. Una revisione prima della partenza è molto consigliata.

E tutto il resto

Se l’auto è a posto, devi esserlo anche tu. Mettiti in viaggio dopo un giusto riposo, mangia leggero e fai soste frequenti. Calcola bene i tempi della partenza per evitare le ore di punta e i picchi di caldo. Sii prudente rispettando le velocità, le distanze di sicurezza e, soprattutto, dimenticati del telefonino!

Per aiutarti ad avere un’auto sempre sicura, non solo per prepararti a viaggiare per le tue vacanze, puoi contare sugli esperti dei nostri centri assistenza.

Con l’approssimarsi della bella stagione, le giornate si allungano, le temperature aumentano e gli animali si risvegliano dal letargo, un po’ come succede agli automobilisti che, dopo i rigori dell’inverno, si ricordano che è tempo di passare alle gomme estive. In soccorso della categoria è arrivato il Touring Club Svizzero (TCS) con il suo annuale test pneumatici estivi, dei cui risultati è utile tener conto in vista dell’approssimarsi del cambio gomme. Puoi trovare i test completi alla fine dell’articolo.

Il test

Il test pneumatici estivi 2017 ha preso in esame 31 pneumatici, 16 appartenenti alla categoria 195/65 R15 91V, montati su automobili di taglia medio-piccola, e 15 modelli 215/65 R16 98/102H, adottati da SUV e fuoristrada. Gli pneumatici sono stati valutati in base alla tenuta su strade bagnate e asciutte, alla resistenza alla velocità e all’usura, al consumo di carburante e alla rumorosità. Gli pneumatici sono poi stati classificati nelle categorie “molto consigliato“, “consigliato“, “consigliato con riserva” o “non consigliato“. Ben 28 dei 31 pneumatici esaminati sono rientrati nelle prime due categorie e si sono rivelati quindi delle ottime scelte per il tuo prossimo cambio gomme: vediamoli nel dettaglio.

I migliori pneumatici 195/65 R15 91V

Pirelli Cinturato P1 Verde

Pirelli Cinturato P1 Verde

Tra i 16 pneumatici 195/65 R15 91V, solo 5 sono stati classificati come “molto consigliati“:

  • i Pirelli Cinturato P1 Verde, ottimi nelle prove di usura
  • i Bridgestone Turanza T001 e il Continental ContiPremium Contact 5, che condividono il miglior voto sul bagnato
  • i Goodyear EfficientGrip Performance
  • e infine gli Esa-Tecar Spirit 5HP.

Nella categoria “consigliati” troviamo invece:

  • i Nokian Line, per uno scarso comfort di rotolamento
  • i Dunlop Sport Blu Response, non eccellenti sul bagnato
  • i Vredestein Sportrac 5, per lievi cedimenti su asciutto e bagnato
  • gli Aeolus PrecisionAce 2 AH03 e i Kumho Ecowing ES01 KH27, deboli sull’usura
  • i Michelin Energy Saver+, i Sava Intensa HP, i Semperit Comfort-Life 2 e gli Hankook Ventus Prime 3 K125, poco performanti sul bagnato
  • e infine i Maxxis Premitra HP5

I risultati contrastanti dell’ultimo modello della categoria esaminato, gli pneumatici GT Radial Champiro FE1, gli hanno conferito il giudizio di “consigliato con riserva“.

I risultati degli pneumatici 215/65 R16 98/102H

Solo due pneumatici 215/65 R16 98/102H sono entrati nella categoria “molto consigliati“: si tratta dei Goodyear EfficientGrip SUV e dei Cooper Zeon 4XS Sport.

Sono invece “consigliati“, a causa delle scarse performance su asciutto o bagnato:

  • Goodyear EfficientGrip SUV

    Goodyear EfficientGrip SUV

    i Fireston Destination HP

  • i Nokian Line SUV
  • i Pirelli Scorpion Verde
  • i Semperit Comfort-Line 2 SUV
  • gli Uniroyal Rain Expert 3 SUV
  • i Barum Bravuris 4×4
  • i General Grabber GT
  • gli Apollo Apterra H/P
  • gli Hankook Dynapro HP2
  • i BF-Goodrich g-Grip SUV
  • i Bridgestone Dueler H/P Sport

Per via di carenze in frenata, i Michelin Latitude Tour HP devono accontentarsi di un “consigliati con riserva“, mentre le prestazioni insufficienti degli Yokohama Geolandar SUV li hanno resi “non consigliati“.

La sicurezza non finisce con un buon acquisto, ma quando si parla di sicurezza si parla soprattutto di controllo e manutenzione; per aiutarti ho creato una guida che puoi scaricare gratuitamente da qui.

 

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