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Anche se sei abituato a viaggiare in sicurezza con la tua famiglia, una piccola svista può capitare a tutti. A causa di una distrazione, per aver calcolato male le distanze o nel tentativo di evitare un ostacolo, può succedere di urtare le ruote contro un marciapiede, magari mentre sei in marcia a velocità sostenuta. Un guidatore responsabile, a questo punto, accosterebbe la sua auto per constatare i danni ma, nella maggior parte dei casi, non noterebbe che dei graffi sul cerchione. Ma è davvero del tutto sicuro riprendere il viaggio senza fare ulteriori controlli? Quali possono essere le conseguenze di uno scontro con un marciapiede, un dosso o una buca particolarmente profonda?

Cosa può essere danneggiato dall’urto delle ruote contro un marciapiede?

Un elemento molto importante delle nostre auto ma troppo spesso dimenticato ha il compito fondamentale di mantenere la convergenza delle ruote. Si tratta dei braccetti delle sospensioni, una connessione mobile tra la ruota e la carrozzeria della vettura. Sono una delle componenti più sollecitate del veicolo, poiché permettono alla ruota di compiere un movimento verticale quando l’ammortizzatore molleggia verso l’alto o verso il basso. In breve, i braccetti consentono agli ammortizzatori e allo sterzo di lavorare. In seguito ad un urto contro il marciapiede o prendendo una grossa buca, possono però rompersi o piegarsi. Con anche un solo braccetto danneggiato, la marcia sarebbe impossibile o estremamente pericolosa, perché la ruota interessata tenderebbe Salire sopra un dosso e piegare i braccetti dell'autoinevitabilmente a spostarsi verso l’esterno o verso l’interno dell’auto, compromettendo il tuo benessere alla guida.

Come capire se i braccetti sono rotti o piegati?

Dopo aver urtato il marciapiede, se incappi in una buca mentre sei a velocità moderata o percorri una rotonda, potresti sentire dei “tac” improvvisi e ripetuti provenire dalle ruote. Se le sospensioni sono state sostituite di recente, con tutta probabilità il suono proviene dai tuoi braccetti, indicando che qualcosa non va. Viaggiare con i braccetti rotti o danneggiati, infatti, qualora non sia del tutto impossibile, è comunque pericoloso non solo in termini di sicurezza sulla strada, ma potrebbe anche provocare ulteriori danni alla tua auto. È quindi necessario rivolgersi ad un meccanico nel più breve tempo possibile, soprattutto se inizi a notare questi segnali dopo un urto improvviso contro un marciapiede o un dosso preso in velocità.

Cosa fare se i braccetti sono danneggiati?

I braccetti sono una componente piuttosto delicata e, anche se non sono conosciuti ai meno esperti di motori, andrebbero sostituiti ogni tanto, specie se sono stati molto sollecitati da un urto improvviso. Rivolgiti quindi alla tua officina di fiducia per un controllo completo, prima che altre parti dell’auto possano essere danneggiate da dei braccetti rovinati. Fortunatamente, la sostituzione dei braccetti può essere effettuata facilmente svitando pochi dadi, anche se la vettura deve essere necessariamente sollevata su un ponte.

Fino a qualche decennio fa l’auto era un bene di lusso, tanto che molte famiglie si trovavano costrette a muoversi esclusivamente con i mezzi pubblici o affidandosi a ciclomotori e biciclette.

Oggi chi diventa maggiorenne ha subito a disposizione una vettura. Essere proprietario di un’auto, però, non significa unicamente godere per i propri spostamenti di una comodità un tempo sconosciuta. Ad ogni proprietario di auto sono richieste una verifica periodica del perfetto funzionamento del veicolo e il pieno rispetto delle regole previste nell’ambito della sicurezza stradale.

La manutenzione dell’auto: per viaggi in tutta sicurezza

In primo luogo, se ti reputi un proprietario attento devi assicurare una manutenzione attenta e puntuale. Quest’ultima assume un’importanza ancora maggiore se hai acquistato l’auto da alcuni anni o se hai optato per un modello usato. In particolare dovrai esaminare con cura il livello di olio e acqua, la pressione delle gomme, e le luci anteriori e posteriori.

Una volta terminato il controllo, nel caso in cui siano state riscontrate eventuali problematiche, valuta se sia economicamente più conveniente intervenire per risolverle oppure investire nell’acquisto di una nuova vettura.

Distanza di sicurezza e posizione delle mani sul volante

Passando ad esaminare il comportamento da tenere durante i tuoi viaggi, un elemento spesso sottovalutato è rappresentato dalla distanza di sicurezza. Molte persone hanno l’abitudine di rimanere in scia ad un veicolo per risparmiare, seppur leggermente, sui consumi. Tale pratica può essere utile in assenza di traffico e quando le condizioni atmosferiche sono perfette. In molte occasioni, però, si tratta di una scelta che rischia, in caso di frenata improvvisa del veicolo posto davanti, di dar luogo ad un incidente.

Posizione delle mani al volante

Soprattutto in estate è possibile notare guidatori condurre l’auto con una sola mano, tenendo comodamente appoggiato il gomito sinistro sul finestrino aperto, con il palmo lasciato libero di “fluttuare” nell’aria. In realtà mantenere entrambe le mani sul volante è fondamentale per poter godere della massima sicurezza.

La posizione consigliata è quella detta a “9 e 15”; assumendola si potrà reagire tempestivamente nel caso in cui sulla carreggiata sia presente un ostacolo oppure qualora si verifichi un’improvvisa foratura.

Posizionamento degli specchietti e cambio di corsia

Se ti trovi a salire su una vettura utilizzata in precedenza da un’altra persona, prima di partire ricordati di regolare la posizione di guida e, allo stesso tempo, gli specchietti retrovisori e quelli laterali. In particolare lo specchietto centrale dovrà inquadrare interamente il lunotto posteriore.

Sulle strade circolano sempre più auto. E’ essenziale, pertanto, che i diversi veicoli procedano in modo ordinato, rispettando le altre vetture presenti sulla carreggiata. Questo significa evitare di “zigzagare” tra le corsie utilizzando sempre le frecce, controllando gli specchietti e non compiere movimenti bruschi prima di passare da una corsia all’altra. È il sentirsi eccessivamente sicuri, infatti, a provocare i danni peggiori.

Sei in dolce attesa, oppure è la tua compagna ad avvicinarsi velocemente alla data del parto? Temi che viaggiare in auto possa rappresentare un potenziale pericolo per la salute di mamma e feto? In realtà, guidare o, comunque, viaggiare a bordo di una vettura nel periodo della gravidanza non comporta particolari difficoltà. Ti sarà sufficiente adottare qualche accorgimento in più, ed evitare spostamenti eccessivamente stressanti. Nelle prossime righe ti forniremo qualche consiglio prezioso per viaggiare in tutta sicurezza con il pancione.

Le donne in gravidanza e i viaggi

Il primo aspetto da tenere in considerazione è che il primo trimestre di gravidanza, nella maggior parte dei casi, è caratterizzato dalla presenza di nausea e stanchezza. Entrambi questi fattori potrebbero rendere faticosi alcuni viaggi. All’approssimarsi della data del parto, invece, l’auto appare come un mezzo piuttosto scomodo.
L’ultimo mese cercare di evitare spostamenti non necessari deve essere la priorità. Anche limitare il tempo trascorso in auto ad un massimo di 5 ore è un ottimo accorgimento. Allo stesso tempo, se possibile, non percorrere strade accidentate, non asfaltate e ricche di curve e saliscendi.

La regolazione del sedile e la distanza dal volante

Per quanto riguarda il posizionamento all’interno dell’auto, le donne in stato interessante devono avere l’opportunità di reclinare il sedile. Questo permetterà loro di variare la posizione nel corso degli spostamenti, e di lasciare sufficiente spazio al pancione. Fondamentale, in questo ambito, è regolare la distanza tra sedile e volante, che dovrà essere di almeno 25 cm. In caso di incidenti tale spazio scongiurerà il rischio che il ventre finisca a diretto contatto con il volante.

Non dimenticarti che con il trascorrere dei mesi occorrerà variare la posizione del sedile; l’obiettivo dovrà essere quello di garantire la massima comodità alla futura mamma. Se le dimensioni del pancione portano a fastidiosi mal di schiena, sistemare un cuscino all’altezza dei reni permetterà di ammortizzare con efficacia gli eventuali sobbalzi del terreno.

Viaggiare in estate

In estate il climatizzatore diventa un elemento fondamentale. Temperature troppo elevate, infatti, oltre ad aumentare il livello di stress potrebbero avere come conseguenza pericolosi cali di pressione. Proprio per tale motivo, viaggiare nelle ore più fresche è sicuramente preferibile.

Se una donna incinta si trova all’interno dell’abitacolo come passeggera, meglio optare per la sua sistemazione sul sedile posteriore. Così facendo, diminuirà notevolmente il rischio di riportare danni in caso di sinistro.

Donna incinta guida l'auto con cintura di sicurezza

La cintura di sicurezza: come rendere più confortevole il suo impiego

Per quanto riguarda la cintura di sicurezza, il Codice della Strada stabilisce che, a meno di esplicita indicazione del medico (accompagnata da relativo certificato), le donne in gravidanza non sono esentate da tale obbligo. Per diminuire la pressione è sufficiente inserire un cuscinetto di gommapiuma nella zona in cui la cintura viene a contatto con l’addome. Un’alternativa è rappresentata dai rivestimenti imbottiti per cinture.

La cintura deve essere indossata correttamente, facendola passare sotto il pancione (per quanto concerne la parte orizzontale) e attraverso i due seni (per la parte trasversale). Se lo desideri potrai anche acquistare il “Safe Unborn Child”, un sistema che facilita il corretto posizionamento della cintura stessa.

Se vuoi avere un’auto sempre sicura per te e tutta la tua famiglia, segui i miei consigli prima di metterti in viaggio e scarica la guida gratuita che ho creato per te da qui. Buon viaggio!

Anche se le hai cambiate da poco o non sembrano poi così usurate, le performance delle tue gomme possono non rivelarsi sufficienti a garantire a te e alla tua famiglia la giusta sicurezza durante un viaggio in macchina.

È quindi arrivato il momento di sostituire le gomme? Scopriamolo insieme.

L’usura secondo il Codice della Strada

Non tutti sanno che il Codice della Strada ha stabilito un limite massimo allo stato di usura degli pneumatici, oltre il quale non è più possibile circolare con quelle gomme. Stando all’articolo 237, infatti, la profondità delle scanalature presenti sul battistrada non può essere inferiore a 1,60 mm. Se questo criterio non viene rispettato, le gomme sono da considerarsi usurate e devono essere sostituite. Questo limite, però, è piuttosto basso: per viaggiare in sicurezza, soprattutto sul bagnato, sarebbe meglio che la profondità minima non scendesse sotto i 3 mm, soprattutto se si tratta di gomme invernali.

Non solo usura: quando è tempo di sostituire le gomme

 

Sebbene l’usura sia l’unico criterio preso in considerazione dalla legge, non è il solo aspetto da considerare se vuoi valutare correttamente lo stato dei tuoi pneumatici. Un segno inequivocabile che è ora di cambiare le gomme, a prescindere dalla corretta profondità del battistrada, è la presenza di rigonfiamenti laterali sullo pneumatico. I rigonfiamenti laterali, infatti, indicano che la struttura interna della gomma si è danneggiata, probabilmente in seguito a scontri con marciapiedi o guida su strade dissestate. Continuare a guidare con le gomme in questo stato è pericoloso, perché c’è il rischio che gli pneumatici esplodano mentre l’auto è in marcia, provocando gravi incidenti.

Segni di danni alle gomme

Valutare la profondità del battistrada può addirittura non essere necessario, se le gomme presentano dei danni evidenti. Se noti delle crepe sulla gomma, significa che la ruota sta iniziando a rompersi.

Evitare o ritardare la sostituzione di pneumatici in queste condizioni porterà il rivestimento esterno della gomma a sfaldarsi, staccandosi dalla cintura in acciaio sottostante e rischiando di danneggiare l’auto.
In alcuni casi di usura particolarmente grave, sul battistrada potrebbero apparire dei fili, provenienti dagli strati inferiori degli pneumatici. In questo caso, come anche nell’eventualità che appaiano segni di usura sulle spalle della ruota, è opportuno sostituire immediatamente le gomme.

Anche l’età conta

Questo aspetto interesserà soprattutto chi percorre davvero pochi chilometri all’anno con la sua auto e non ricorda quanto tempo è passato dall’ultima volta che ha sostituito le gomme. Ebbene, anche le gomme hanno una data di scadenza: il limite massimo della durata di servizio di uno pneumatico è fissato intorno ai dieci anni, ma è consigliabile cambiare le gomme almeno ogni sei.
Attenzione, però: la vita di uno pneumatico non inizia nel momento in cui viene montato sulla vostra auto. Per scoprire la vera età di una gomma, bisogna controllare la data di fabbricazione, scritta sul fianco dello pneumatico.

Non sottovalutare lo stato di salute delle tue gomme. Per essere sicuro di viaggiare su gomme sicure e in regola puoi affidarti ad uno dei nostri centri assistenza.

Nell’ambito della sicurezza stradale, gli pneumatici rappresentano uno degli elementi chiave. La buona abitudine di verificare regolarmente la pressione, la convergenza e lo stato del battistrada ti consente già di affrontare con maggiore serenità i tuoi viaggi.

Tuttavia, fino ad oggi non è stato possibile eliminare il rischio della foratura di una gomma, nella maggior parte dei casi conseguente all’urto improvviso con un ostacolo posto sulla carreggiata.
A questo problema, il cui livello di pericolosità è destinato ad aumentare in base alla velocità del veicolo, Michelin sembra aver trovato una risposta efficace: una gomma senza aria in grado di rigenerarsi!

Vision concept: il futuro degli pneumatici secondo Michelin

La celebre casa Michelin ha presentato alla stampa il prototipo “Vision concept“. Si tratta di una ruota stampata in 3D, senza cerchio e del peso di soli 13 kg, che non ha la possibilità di bucarsi o di scoppiare. Inoltre, a caratterizzarla è il fatto di non richiedere interventi di manutenzione e di essere biodegradabile (gode di una struttura alveolare in poliuretano termoplastico).
Il prototipo ha già aperto la strada a scenari futuri che, fino a poco tempo fa, sembravano appartenere alla fantascienza.

Michelin ha presentato il suo nuovo progetto in occasione di Movin’On, un evento che ha avuto luogo a Montreal. È stato il vicepresidente esecutivo R&D di Michelin a descrivere questa idea rivoluzionaria, specificando come siano 4 i punti di forza della gomma.

Lo pneumatico è senza aria, organico, ricaricabile e connesso. L’impiego di materiali bio riciclabili porta le gomme a mostrare un impatto molto basso a livello ambientale. Da sottolineare la scelta di appoggiare il battistrada (dotato di uno spessore inferiore rispetto a quello delle gomme tradizionali) direttamente sulla struttura, senza ricorrere alla vulcanizzazione.
In merito alla ricarica, la frequenza di quest’ultima è legata al numero di chilometri percorsi durante l’anno.

Un progetto nato per aumentare la sicurezza a bordo

Per arrivare a realizzare uno pneumatico senza aria, Michelin ha sfruttato le conoscenze acquisite grazie a Tweel. Questo ha portato il produttore a trasferire parte delle funzioni normalmente svolte da fianchi e carcassa all’elemento ruota; la progettazione di alcune forature, situate tra il cerchio e il battistrada, permette alle gomme, in virtù della forza centrifuga, di espellere l’acqua in caso di pioggia.

Michelin, con questi pneumatici, ha investito sull’IoT. Infatti, le nuove gomme sono in grado di trasmettere informazioni in merito al loro funzionamento, favorendo eventuali regolazioni ed interventi di rigenerazione. In particolare, è la presenza di un microchip collegato al cloud a segnalare, al momento opportuno, la necessità di rigenerare gli pneumatici, informando l’utente via smartphone.

Il cambio gomme con Vision: semplicità e velocità

A sorprenderti piacevolmente non sarà solamente la possibilità di assicurare, a te stesso e alla tua famiglia, viaggi sicuri e confortevoli, ma anche il fatto di poter cambiare gomme nell’arco di alcuni minuti. Il passaggio agli pneumatici invernali non vedrà più coinvolta la figura del gommista; sarà sufficiente effettuare una sosta in una stazione “hi-tech”. Quest’ultima, affidandosi a 4 stampanti, una per ogni pneumatico, applicherà in pochi istanti il nuovo battistrada.

Ad oggi la pressione dell’aria nel pneumatico è indispensabile; se vuoi approfondire,  in questo articolo parlo dei sensori di misurazione TPMS. E in attesa che la gomma senz’aria venga messa in vendita, se vuoi avere un’auto sempre sicura per te e tutta la tua famiglia, ho creato anche una breve guida che puoi scaricare gratuitamente da qui.

Buon viaggio!

Allacciarsi le cinture dovrebbe essere un gesto automatico: una mossa semplice e naturale per tutelare la sicurezza di tutti i viaggiatori. In effetti, il numero delle persone che usano le cinture è in rapida crescita e quasi tutti gli automobilisti le utilizzano correttamente.

Le campagne di sensibilizzazione e i provvedimenti legislativi evidentemente hanno sortito un ottimo effetto.
Ma se il guidatore non esita prima di mettere in moto, lo stesso non si può dire dei passeggeri: allacciare le cinture di sicurezza posteriori è un’abitudine sana e corretta che protegge dalle conseguenze degli incidenti stradali.

Le regole

L’uso delle cinture di sicurezza a bordo riduce dell’80% il rischio di lesioni e ferite anche mortali in caso di incidente.
Circa il 20% degli incidenti che avvengono in autostrada coinvolgono passeggeri senza cintura che vengono sbalzati fuori dall’abitacolo.

L’articolo 172 del Codice della Strada stabilisce l’obbligo di utilizzo delle cinture di sicurezza anche per i passeggeri adulti e bambini che occupano i sedili anteriori o posteriori. Al guidatore spetta la responsabilità dei minori a bordo: prima di intraprendere un viaggio, assicurati che tutti i tuoi compagni abbiano correttamente indossato la cintura. Nel caso in cui viene meno questo questa condizione, sarai ritenuto responsabile dell’infrazione commessa.

Minori sul sedile posteriore dell'auto con cinture di sicurezza

Le sanzioni previste dal codice della strada

Il Codice della Strada è molto chiaro sul mancato uso delle cinture di sicurezza. In caso di verifica da parte della Polizia stradale, il conducente responsabile del suo comportamento e di quello dei passeggeri è tenuto al pagamento di una somma compresa tra 80 e 323 euro e alla cancellazione di 5 punti della patente.

Se un conducente incorre nella stessa sanzione entro due anni è tenuto ad una pena amministrativa accessoria che consiste in una sospensione della patente per un periodo compreso tra 15 giorni e 2 mesi. Quando viene riscontrato un uso improprio delle cinture di sicurezza viene imposta una multa compresa tra 40 e 162 euro.

Quando è possibile non indossare la cintura di sicurezza

Tuttavia ci sono dei casi in cui l’uso della cintura di sicurezza non è imposto. Si possono evitare le cinture solo in casi motivati e giustificati da una documentazione idonea. Sono esentati dall’obbligo della cintura le forze di polizia, le forze armate e coloro che prestano servizi sui mezzi di soccorso, gli istruttori di guida e coloro che prestano servizio di scorta.

In base alla certificazione medica sono esonerati dall’obbligo di indossare le cinture di sicurezza posteriori le donne in stato di gravidanza e coloro che sono affetti da particolari patologie che rendono incompatibile la posizione richiesta dalla cintura con le condizioni di salute.

La prudenza non è mai troppa

Gli incidenti stradali sono una delle cause di morte che più incidono sulle statistiche. Le cinture di sicurezza sono un prezioso alleato per tutelare la propria salute e il proprio benessere. Questi accorgimenti e un’auto sempre ben equipaggiata, con gomme e altri dispositivi in grado di garantire performance efficienti, sono un ottimo sistema per tutelarsi dai pericoli della strada.

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L’acquaplaning è un fenomeno molto diffuso: si verifica quando, sulle strade bagnate, la vettura perde di stabilità. In caso di forte pioggia, per esempio, l’acqua che si deposita sul manto stradale crea una sorta di galleggiamento. La vettura non ha più la stabilità consueta e il guidatore tende a perdere il controllo della direzione di marcia anche sul rettilineo.

L’auto diventa ingovernabile e si trasforma in una pericolosa minaccia per i viaggiatori e per gli altri utenti della strada. Prevenire situazioni di questo tipo non è sempre facile, tuttavia il buon senso e qualche semplice precauzione vincono sempre. La regola fondamentale è assicurarsi sullo stato delle gomme della propria auto: la stabilità e l’aderenza della vettura dipendono in gran parte da loro.

Analisi del fenomeno

Soprattutto nelle zone particolarmente piovose, l’acquaplaning è una condizione con cui ogni automobilista si è dovuto misurare. Può capitare di essere colti da un temporale improvviso durante il viaggio oppure di doversi spostare mentre fuori impazza la pioggia. Anche quando il peggio ormai è passato e bisogna fare i conti “soltanto” con l’asfalto bagnato bisogna aver coscienza dei pericoli che si potrebbero correre.

Quando si verifica questo fastidioso fenomeno, l’asfalto e le ruote della macchina perdono il contatto tra di loro a causa di una barriera d’acqua che impedisce la perfetta aderenza tra le due superfici. Il veicolo non è più stabile e facilmente si incorre nella perdita di controllo del mezzo.

Quali sono le cause?

Questo purtroppo è un fenomeno che si origina spontaneamente quando si accumula l’acqua sull’asfalto, tuttavia esistono delle condizioni che ne accentuano la pericolosità. Un alto livello di pericolosità spetta al peso del veicolo e alla velocità dell’auto: più si spinge sull’acceleratore più è alto il rischio di perdere il controllo sulla vettura. Lo stato di efficienza dell’auto è determinante per una guida senza rischi, in ogni condizione. I veicoli con ammortizzatori non efficienti e gomme usurate o non adatte al veicolo non possono garantire performance ottimali.

Macchina in acquaplaning su asfalto bagnato

Come contrastare questo fenomeno?

Per attutire i danni causati da questo fenomeno e non mettere in pericolo la tua sicurezza e il benessere dei tuoi compagni di viaggio. Bastano pochi accorgimenti di buon senso e qualche accortezza al volante per guidare con sicurezza in ogni situazione.

Durante la guida sull’asfalto bagnato non superare i limiti di velocità e mantieni sempre la distanza di sicurezza. Attua qualche strategia di guida: per esempio, non premere troppo il piede sull’acceleratore e non frenare. Lo stato degli pneumatici ha un’importanza determinate: ti consigliamo di assicurarti sempre sul perfetto stato delle gomme prima di partire per un viaggio controllando la pressione e la profondità dei solchi che caratterizzano la superficie a contatto con l’asfalto.

Se non hai chiare tutte le caratteristiche delle gomme della tua vettura, consulta il libretto di manutenzione dell’auto e assicurati di rispettare tutte le precauzioni per vivere un viaggio sereno.

E se vuoi avere un’auto sempre sicura per te e tutta la tua famiglia, ricorda anche di effettuare con regolarità la convergenza e la bilanciatura delle gomme.

I sensori di pressione TPMS sono stati resi obbligatori in tutta l’Unione Europea per le auto immatricolate dal 2014 in poi. Si tratta di un sistema di controllo che misura la pressione delle gomme, per garantire la massima sicurezza quando si viaggia in auto.

I diversi tipi di sensori di pressione TPMS

Il sistema TPMS (letteralmente: Tyre Pressure Monitoring System) può essere di due diversi tipi. Il modello più efficiente è quello integrato nella ruota e in sostanza è costituito da un misuratore applicato sulla valvola, che rileva continuamente la pressione della gomma. Questo tipo di sensore consente di ottenere in tempo reale le informazioni necessarie riguardo alla pressione della gomma. Il conducente, pertanto, è in grado di tenere costantemente sotto controllo la situazione degli pneumatici e di rimediare con tempestività, ogni qual volta si verifichi un’anomalia nella pressione delle gomme. Un sistema di controllo di questo tipo comporta un piccolo investimento, poiché i sensori TPMS vanno montati su ciascuna delle ruote del veicolo.

Il sistema associato all’ABS o all’ESP

Montaggio dei sensori tpms per la pressione degli pneumatici dell'autoL’altra versione del sistema di monitoraggio della pressione delle gomme si avvale dei sistemi ABS o ESP già integrati nella vettura. In presenza di una perdita di pressione, infatti, il diametro dello pneumatico è minore, e perciò la ruota compie più giri rispetto alle altre. Il sistema ABS è in grado di rilevare quest’ultimo dato e di comunicarlo al computer di bordo. In sostanza, la pressione della gomma non viene rilevata direttamente, ma si deduce dall’elevato numero di giri compiuto dalla ruota. Ovviamente, questo tipo di TPMS è più economico, perché si avvale dell’ABS o dell’ESP già presenti sul veicolo, ma è anche meno preciso, perché non fornisce con continuità il dato relativo alla pressione delle gomme.

I vantaggi assicurati dal TPMS

Come anticipato, i sensori TPMS sono obbligatori solo sulle auto immatricolate dal 2014 in poi. I vantaggi per la sicurezza e il benessere di chi viaggia in auto sono indubbi. Infatti, la corretta pressione delle gomme consente una migliore tenuta di strada, sia in rettilineo che in curva, e inoltre garantisce una uniforme usura dello pneumatico. Ciò si traduce in una sua maggiore durata, che consente di rinviare le spese relative al cambio gomme. In più, il corretto gonfiaggio delle gomme assicura sempre una migliore gestione dei consumi, garantendo quindi risparmio e sicurezza a tutta la famiglia!

Se vuoi avere un’auto sempre sicura per tutta la tua famiglia esegui con regolarità controlli e manutenzioni. Gli esperti dei nostri centri assistenza possono aiutarti.

Tutta la famiglia è in viaggio

Il viaggio in auto insieme a tutta la famiglia e con la musica preferita come colonna sonora è un modo piacevole per godere delle vacanze.

Poter contare su un’auto personale durante gli spostamento è indispensabile soprattutto quando ci sono dei bambini piccoli. Sarai solo tu a stabilire la tabella di marcia: naturalmente dopo aver fatto i conti con il più piccolo dei tuoi compagni di viaggio.

Infatti, viaggiare in auto con un neonato può essere complicato già nel caso di spostamenti brevi, magari in città per adempiere a tutte le commissioni quotidiane. Se sei in procinto di organizzare una vacanza on the road, tiene d’occhio i nostri consigli per coniugare al meglio il desiderio d’avventura e le necessità dei più piccini.

Programma una partenza intelligente

Durante un viaggio in macchina la prima regola è stabilire una tabella di marcia. Programmare la cosiddetta partenza intelligente è indispensabile se a bordo c’è un bebè. Il buonsenso suggerisce di evitare di trascorrere in macchina le ore più calde della giornata e con un traffico più intenso. Anche se l’atmosfera dell’abitacolo è resa più piacevole dall’aria condizionata, spostamenti lunghi sotto il sole possono affaticare i passeggeri. Durante il viaggio vestite il piccolo viaggiatore in maniera comoda. Poiché dovrà stare seduto nel suo seggiolino anche per ore, scegli abiti leggeri e che non stringono.Mamma prepara il neonato a viaggiare in auto

Prima di metterti in viaggio, fai una scorta di cibo e bevande da tenere a portata di mano. Soprattutto in estate, una borsa termica con acqua fresca e frutta costituiscono un piacevole refrigerio per adulti e bambini. Il piccolo passeggero sarà più tranquillo se non salta la pappa. Quindi non può mancare tutto l’occorrente per allattare o per preparare un biberon durante la sosta.

Infatti, ogni spostamento in auto deve prevedere delle soste per permettere anche al guidatore di sgranchirsi le gambe e ritrovare la concentrazione.
Durante i viaggi più lunghi che impongono a tutto l’equipaggio di trascorrere tanto tempo seduti c’è il rischio di annoiarsi. I più soggetti a reazioni imprevedibili sono proprio i bambini. Anche in auto, i capricci sono sempre in agguato. Evita di lasciare il piccolo seduto da solo sul sedile posteriore e tieni a portata di mano qualche giochino con cui passare il tempo.

 

 

Non perdere di vista la sicurezza

Un viaggio in auto veramente riuscito non può prescindere dalle norme di sicurezza. I piccoli devono essere accomodati su seggiolini omologati, nel pieno rispetto della legge. Prima di partire, inoltre controlla lo stato dell’automobile. Per vivere un viaggio sicuro, senza spiacevoli imprevisti, tutto deve essere in ordine. Non dimenticare di controllare lo stato delle gomme. Proprio questa componente dell’automobile merita un’attenzione particolare. La pressione delle gomme, per esempio, è un dettaglio che deve essere supervisionato poiché determina la performance di tutto il veicolo. Assicurati che i parametri siano conformi a quanto riportato sul libretto per godere di una guida più fluida e di un consumo più efficiente del carburante.

Per aiutarti ad avere un’auto sempre sicura per te e per la tua famiglia, non solo per prepararti a viaggiare per le tue vacanze, ma 365 giorni all’anno, ho creato una breve guida gratuita che puoi scaricare da qui.