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Se sei un libero professionista o il proprietario di un’impresa, probabilmente hai già dimestichezza con gran parte delle deduzioni per le spese di acquisto, leasing o noleggio del veicolo che utilizzi per il tuo lavoro, molto diverse dai normali incentivi per le auto di famiglia. Tuttavia, guidare una macchina aziendale non ti esime dal rispetto delle norme di sicurezza previste dal codice della strada, che impone l’utilizzo di gomme in buono stato e adeguate alla stagione, perciò presto dovrai considerare l’acquisto di un nuovo treno di pneumatici. Ma come viene considerata questa spesa dal punto di vista fiscale? I nuovi pneumatici si possono considerare cespiti?

Cos’è un cespite?

Un cespite, detto anche bene strumentale, è una risorsa materiale o immateriale di proprietà di un’azienda con vita utile di più di un anno. Per essere considerato tale, inoltre, un bene deve essere utilizzato dall’azienda per lo svolgimento della propria attività e, di conseguenza, concorrere al futuro profitto della stessa. Ad esempio, vengono considerati cespiti:

  • edifici;
  • computer;
  • macchinari;
  • impianti;
  • terreni;
  • veicoli.

In più, ogni cespite deve essere registrato nell’apposito libro contabile e abbinato all’ammontare dell’ammortamento. Un cespite, durante gli anni di utilizzo, va incontro a svalutazione e quindi il suo valore diminuisce nel tempo. Anche uno pneumatico, in seguito al suo utilizzo, si deteriora e perde di valore, inoltre è parte di un veicolo: potrebbe quindi sembrare un cespite a tutti gli effetti, ma è davvero così?

La manutenzione dei beni materiali

Treno gomme auto aziendaliStando al Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), il cambio dei pneumatici è considerata una spesa di manutenzione ordinaria del veicolo. A differenza delle spese di manutenzione straordinarie, che portano all’aumento del valore dell’auto e sono ammortizzabili, le spese di manutenzione ordinaria sono deducibili solo fino al 5% del valore dei beni all’inizio del periodo di imposta. Ad esempio, se il valore del veicolo è di 25000 €, le spese di manutenzione ordinaria deducibili arrivano fino a 1250 €, più che sufficienti per un treno di pneumatici nuovi. Anche l’acquisto di gomme estive o invernali da alternare nel corso dell’anno non genera l’aumento del cespite: puoi quindi dedurre anche questa spesa, fondamentale per il tuo benessere quando sei in viaggio per lavoro.

Casi particolari di deducibilità

Secondo il D.M. del 13/7/1981, le aziende di autotrasporti, i titolari di licenza di tassista o di noleggio con e senza conducente e i proprietari di scuole guida possono dedurre interamente i costi relativi all’acquisto di nuovi pneumatici. Un motivo in più per puntare sulla sicurezza su strada della tua attività!

Fino a qualche decennio fa l’auto era un bene di lusso, tanto che molte famiglie si trovavano costrette a muoversi esclusivamente con i mezzi pubblici o affidandosi a ciclomotori e biciclette.

Oggi chi diventa maggiorenne ha subito a disposizione una vettura. Essere proprietario di un’auto, però, non significa unicamente godere per i propri spostamenti di una comodità un tempo sconosciuta. Ad ogni proprietario di auto sono richieste una verifica periodica del perfetto funzionamento del veicolo e il pieno rispetto delle regole previste nell’ambito della sicurezza stradale.

La manutenzione dell’auto: per viaggi in tutta sicurezza

In primo luogo, se ti reputi un proprietario attento devi assicurare una manutenzione attenta e puntuale. Quest’ultima assume un’importanza ancora maggiore se hai acquistato l’auto da alcuni anni o se hai optato per un modello usato. In particolare dovrai esaminare con cura il livello di olio e acqua, la pressione delle gomme, e le luci anteriori e posteriori.

Una volta terminato il controllo, nel caso in cui siano state riscontrate eventuali problematiche, valuta se sia economicamente più conveniente intervenire per risolverle oppure investire nell’acquisto di una nuova vettura.

Distanza di sicurezza e posizione delle mani sul volante

Passando ad esaminare il comportamento da tenere durante i tuoi viaggi, un elemento spesso sottovalutato è rappresentato dalla distanza di sicurezza. Molte persone hanno l’abitudine di rimanere in scia ad un veicolo per risparmiare, seppur leggermente, sui consumi. Tale pratica può essere utile in assenza di traffico e quando le condizioni atmosferiche sono perfette. In molte occasioni, però, si tratta di una scelta che rischia, in caso di frenata improvvisa del veicolo posto davanti, di dar luogo ad un incidente.

Posizione delle mani al volante

Soprattutto in estate è possibile notare guidatori condurre l’auto con una sola mano, tenendo comodamente appoggiato il gomito sinistro sul finestrino aperto, con il palmo lasciato libero di “fluttuare” nell’aria. In realtà mantenere entrambe le mani sul volante è fondamentale per poter godere della massima sicurezza.

La posizione consigliata è quella detta a “9 e 15”; assumendola si potrà reagire tempestivamente nel caso in cui sulla carreggiata sia presente un ostacolo oppure qualora si verifichi un’improvvisa foratura.

Posizionamento degli specchietti e cambio di corsia

Se ti trovi a salire su una vettura utilizzata in precedenza da un’altra persona, prima di partire ricordati di regolare la posizione di guida e, allo stesso tempo, gli specchietti retrovisori e quelli laterali. In particolare lo specchietto centrale dovrà inquadrare interamente il lunotto posteriore.

Sulle strade circolano sempre più auto. E’ essenziale, pertanto, che i diversi veicoli procedano in modo ordinato, rispettando le altre vetture presenti sulla carreggiata. Questo significa evitare di “zigzagare” tra le corsie utilizzando sempre le frecce, controllando gli specchietti e non compiere movimenti bruschi prima di passare da una corsia all’altra. È il sentirsi eccessivamente sicuri, infatti, a provocare i danni peggiori.

Le vacanze, finalmente!

Sembrava non dovessero arrivare mai, ma le vacanze sono ormai alle porte. Finalmente è giunta l’ora di preparare le valige, controllare i documenti e mettere a punto l’auto. La check list è lunga: ogni voce deve essere smarcata in tempo utile e nella maniera più intelligente possibile. Per il viaggio delle vacanze, io e il mio team ti diamo una mano a stilare quella che riguarda l’auto. Senza nessuna presunzione, è la più importante, visto che concerne la sicurezza di chi si mette alla guida e di tutta la famiglia. Viaggiare sereni è la condizione primaria affinché la vacanza sia piacevole e tranquilla. Gli accorgimenti per renderla tale sono pochi ma tutti imprescindibili.Check auto prima di andare in vacanza con la famiglia

Le gomme…

  • Pressione. È il controllo più importante e anche il più semplice, basta seguire le indicazioni della casa costruttrice. Solitamente, la pressione corretta si trova sul libretto di uso e manutenzione o sul profilo della portiera. Attieniti con scrupolo alle indicazioni perché una pressione troppo alta o bassa incide sullo spazio di frenata, sulla tenuta di strada e sui consumi del veicolo.
  • Battistrada. La legge parla chiaro: lo spessore del battistrada non può essere inferiore a 1,6mm. Come i produttori, anche noi consigliamo di provvedere alla sostituzione quando si arriva ai 3mm. La ragione è molto semplice: l’usura del battistrada compromette l’aderenza, non solo in caso di pioggia.
  • Integrità. Un piccolo taglio o un leggero rigonfiamento, lesioni che possono essere causate anche da un marciapiede, sono un potenziale rischio. Ricordati di controllare lo stato di usura delle gomme.
  • Pneumatici stagionali. Nella malaugurata ipotesi che siano ancora montati quelli invernali, provvedi quanto prima a sostituirli con quelli estivi o quelli quattro stagioni. Secondo i dati raccolti dalla Polizia Stradale durante le sue campagne di sicurezza dei viaggi per le vacanze, nel 2014, il 12,5% delle auto controllate non era in regola con i pneumatici stagionali. C’è poco da scherzarci su.
  • Ruota di scorta. Ruota di scorta e ruotino devono essere in perfette condizioni, così come il cric e il kit di riparazione di emergenza.

L’auto…

Controllo auto prima delle vacanze

  • Documenti. Rinnovo patente, assicurazione, revisione: tutte scadenze da tenere sotto controllo per evitare sanzioni.
  • Filtri e liquidi. Olio, aria e carburante e relativi filtri devono essere in perfetta efficienza.
  • Aria condizionata. Per fare un buon viaggio per andare in vacanza, l’impianto di condizionamento deve essere come nuovo. Una revisione prima della partenza è molto consigliata.

E tutto il resto

Se l’auto è a posto, devi esserlo anche tu. Mettiti in viaggio dopo un giusto riposo, mangia leggero e fai soste frequenti. Calcola bene i tempi della partenza per evitare le ore di punta e i picchi di caldo. Sii prudente rispettando le velocità, le distanze di sicurezza e, soprattutto, dimenticati del telefonino!

Per aiutarti ad avere un’auto sempre sicura, non solo per prepararti a viaggiare per le tue vacanze, puoi contare sugli esperti dei nostri centri assistenza.

Chi ha un minimo di esperienza nella guida è perfettamente a conoscenza dell’importanza degli pneumatici nell’ambito della sicurezza. In particolar modo, le persone che affrontano normalmente lunghi viaggi con la famiglia devono poter contare su una pronta risposta delle gomme in frenata indipendentemente dalle condizioni del manto stradale o atmosferiche. Il rischio è di trovarsi a fronteggiare il fenomeno aquaplaning, o di incorrere in pericolose forature. L’usura delle gomme, inoltre, porta ad un aumento dei consumi. Sapere quando è giunto il momento di cambiare gli pneumatici eviterà anche di incorrere nelle sanzioni previste dalla legge.

Valutare il consumo delle gomme osservando l’indicatore di usura

Esistono diversi metodi per controllare l’usura delle gomme. Qualunque sia la tua scelta, prima di tutto ricordati di parcheggiare l’auto in piano, di inserire il freno a mano e di girare leggermente lo sterzo; quest’ultima operazione, in particolare, ti offrirà una visuale ottimale del battistrada.

Un elemento efficace nel valutare l’usura è rappresentato dall’indicatore di usura, un tassello la cui altezza raggiunge gli 1,6 mm, posto in una delle scanalature dello pneumatico. Lo troverai in corrispondenza della sigla TWI (“Tread Wear Indicator”) che appare sul fianco dello pneumatico. In alcuni casi, come alternativa a tale sigla viene utilizzato un logo della marca di dimensioni contenute.

Nel caso in cui l’usura del battistrada porti quest’ultimo ad essere radente all’indicatore, dovrai procedere all’acquisto di un nuovo set di gomme. Infatti, a norma di legge lo spessore residuo deve raggiungere un minimo di 1,6 millimetri. Al di sotto è prevista una sanzione pecuniaria, che comporta anche la decurtazione di 2 punti dalla patente e il fermo del veicolo.

La tecnica dell’euro

Se lo desideri, con pochi euro potrai entrare in possesso di un profondimetro (o calibro di profondità). Lo troverai nei negozi che si occupano della vendita di accessori per auto. Non manca un metodo casalingo che, seppur indubbiamente meno preciso, permette di valutare l’usura delle gomme. In questo caso dovrai limitarti ad inserire una moneta da 1 euro nella scanalatura centrale. Se le stelle presenti sul bordo della moneta saranno visibili, questo significherà che la tua gomma è eccessivamente consumata. Tieni presente che per misurare quelle invernali, dovrai sostituire la moneta da 1 euro con un’altra da 2 euro.

Come procedere alla sostituzione del treno gomme

Ricordati che è preferibile procedere alla sostituzione del treno gomme già quando lo spessore residuo si attesta sui 3-4 mm. Questo ti consentirà di tutelare al meglio te stesso e la tua famiglia. Considera che 3 incidenti su 4 sono legati alla presenza di pneumatici usurati. Io e il mio team siamo pronti ad aiutarti suggerendoti uno dei gommisti appartenenti alla nostra rete.

Per aiutarti ad avere un’auto sempre sicura, 365 giorni all’anno, ho creato una breve guida che puoi scaricare gratuitamente da qui.

Nonostante sia impossibile, al momento dell’acquisto di un set di pneumatici, riuscire a prevederne l’aspettativa di vita, sicuramente quest’ultima è legata alle modalità di conservazione delle gomme nei periodi di inutilizzo. Se devi procedere al cambio gomme, montando le invernali al posto delle estive (o viceversa), assicurati di adottare delle modalità di conservazione che possano aumentarne la durata mantenendone inalterate le prestazioni. Se non hai intenzione di impiegare un set di gomme per più di un mese, smontarlo dal veicolo alleggerirà la gomma dal peso, scongiurando eventuali danneggiamenti.

Le fasi iniziali, dallo smontaggio alla pulizia

Prima di procedere, ricordati di segnare con un gessetto la posizione delle singole gomme; con le lettere AD ed AS marcherai rispettivamente l’anteriore destra e sinistra (con PD e PS contrassegnerai il posteriore). Questo ti permetterà di invertire le anteriori con le posteriori la volta successiva; si tratta di un trucchetto che garantirà un’usura uniforme del battistrada, allungando la durata del treno gomme.
Una volta smontati, lava gli pneumatici con della semplice acqua, quindi procedi ad una loro asciugatura, necessaria per evitare problemi di ossidazione. Verifica anche che non siano presenti eventuali corpi estranei (o detriti) nelle scanalature.

Dove conservare gli pneumatici una volta smontati?

Per una conservazione ottimale, gli pneumatici non dovrebbero essere lasciati all’aperto. Infatti, il rischio è che la superficie possa seccarsi, dando luogo a delle screpolature da ozono, o determinate da agenti atmosferici.
Scegli un locale fresco e secco, al riparo dal sole, che possa beneficiare di ventilazione naturale. Posizionali lontano da eventuali fonti di calore (ad esempio generatori elettrici e condutture calde), e assicurati che la superficie sulla quale si verranno a trovare non presenti residui di sostanze pericolose per le gomme stesse (dalla benzina ai residui oleosi). Allo stesso tempo, verifica che nelle vicinanze non siano conservate sostanze chimiche, solventi, oggetti acuminati e qualsiasi altro materiale che sia in grado di provocare scintille o scariche elettriche.
Se non hai a disposizione un luogo chiuso, potresti rivolgerti ad un gommista; solitamente, questi ultimi mettono a disposizione il loro box per la custodia degli pneumatici.

Pneumatici con e senza cerchione: come cambiano le modalità di conservazione

Gli pneumatici possono essere conservati sia con il cerchione che senza. Nel primo caso predisponi dei ganci sui quali appendere le gomme (dovranno essere gonfie) o, in alternativa, custodiscili in posizione orizzontale, su degli scaffali, procedendo ad una variazione della posizione con periodicità mensile. Se prevedi di conservarli inutilizzati a lungo, prediligi la sistemazione in orizzontale sugli scaffali, accertandosi che la distanza di questi ultimi dalla pavimentazione sia almeno pari a 10 cm. Controllare periodicamente la pressione, cercando di mantenerla ai livelli indicati dal costruttore. Gli pneumatici senza cerchione, al contrario, non devono mai essere appesi; la posizione ottimale è quella verticale, sempre procedendo ad una loro rotazione periodica. Io e il mio team siamo a tua disposizione se desideri verificare le condizioni delle tue gomme e, nel caso, possiamo suggerirti uno dei gommisti della nostra rete per la loro sostituzione, assicurando la massima sicurezza a chi risiede a bordo della tua vettura.

Inoltre non perderti la’articolo con i consigli per le gomme estive 2017.

Quando bisogna controllare la convergenza delle ruote?

Durante gli spostamenti in città o le escursioni fuori porta capita di prendere una buca o di urtare un ostacolo danneggiando l’assetto o la funzionalità delle ruote. Di conseguenza può succedere che l’auto vada in sovrasterzo o sottosterzo: hai mai avuto la sensazione che il veicolo in curva stringa verso l’interno o verso l’esterno accentuando l’azione dello sterzo? Questo è un chiaro segnale che è il momento di recarsi dal gommista. Infatti quando l’auto tira a destra o sinistra oppure avverti una certa vibrazione ti conviene valutare la situazione delle gomme e adempiere al controllo della convergenza.

Cosa è la convergenza?

La convergenza riguarda l’assetto geometrico delle ruote: esse infatti non sono perfettamente parallele tra loro ma vi è un impercettibile inclinazione angolare tra le due dello stesso asse. Questa inclinazione viene stabilita già in fase progettuale e serve a preservare gli pneumatici da un’usura troppo rapida, per migliorare l’esperienza di guida, la stabilità del veicolo e la sicurezza stradale.
Il controllo della convergenza serve proprio a preservare l’assetto geometrico stabilito dal produttore ed evitare che deformazioni e danneggiamenti limitino l’efficienza del veicolo o rendere più piacevole la guida.
Questa caratteristica è quantificata in millimetri e più raramente in gradi attraverso il calcolo della distanza tra le ruote dello stesso asse.

Ogni quanto tempo e perché controllare la convergenza

Assicurare una corretta convergenza alla propria vettura comporta indubbiamente dei vantaggi in termini di sicurezza e di risparmio. Anche durante gli spostamenti abituali è facile incorrere in circostanze che danneggiano lo stato delle gomme. Ti consigliamo di chiedere un controllo al tuo gommista ogni volta che sostituisci gli pneumatici oppure quando avverti qualcosa di strano guidando la tua auto, se ti capita di urtare un marciapiede o di incorrere in un buca o qualche altra lesione del manto stradale.

La corretta convergenza protegge gli pneumatici da una precoce usura e comporta anche un notevole risparmio di carburante. Un assetto corretto permette di godere della guida della propria auto riducendo la sensazione di fatica. Idealmente consigliamo ad ogni guidatore di controllare periodicamente lo stato delle ruote oppure quando avverte qualche anomalia. Se percorri lunghe distanze e viaggi spesso in auto controlla sempre tutte le funzioni dell’auto prima di partire. Curare la convergenza delle ruote rende più sicuri i tuoi spostamenti: basta questa piccola accortezza per proteggere la tua incolumità e quella dei tuoi cari.
Hai bisogno di un parere o di un consiglio? Hai dei dubbi sullo stato o la funzionalità della tua auto? Contatta i nostri centri assistenza.

 

Le anomalie nel consumo del battistrada possono essere la conseguenza di un difetto nella messa a punto degli pneumatici e/o di un problema meccanico della tua vettura. A prescindere dalle cause, circolando con un battistrada usurato in modo disomogeneo potresti mettere a repentaglio la tua sicurezza e quella degli altri automobilisti, poiché si allungherebbero gli spazi di frenata e peggiorerebbe la tenuta su strada, sia su fondo asciutto che bagnato.

Io e il mio team abbiamo a cuore la tua sicurezza e vorremmo dunque spiegarti l’importanza di prevenire il consumo anomalo del battistrada, nonché di sostituire gli pneumatici che presentano tale difetto.

Tipologie e cause di consumo anomalo del battistrada

Quando utilizzi regolarmente la tua auto esponi le gomme a un fisiologico degrado. In alcuni casi, tuttavia, esso potrebbe avere un’entità diversa sia fra gli pneumatici dello stesso asse che sulla superficie di ogni singola gomma, compromettendo così la tenuta di strada. Vediamo quali.

Consumo anomalo dei bordi del battistrada

L’usura anomala su entrambi i bordi del battistrada è la diretta conseguenza di una pressione di gonfiaggio troppo bassa. Uno pneumatico sgonfio aumenta infatti la sua impronta a terra, consumandosi maggiormente sui lati ed esponendo la spalla a continue sollecitazioni che possono causare una foratura improvvisa.
Di conseguenza, quando circoli con gli pneumatici sgonfi riduci drasticamente la durata delle gomme, aumentando il consumo di carburante e il rischio di incidenti.

In questo caso ti consigliamo di prenotare subito un check-up completo degli pneumatici per verificarne lo stato di usura e procedere all’eventuale sostituzione.
Come prevenzione, inoltre, ti raccomandiamo di controllare la pressione delle gomme almeno una volta al mese e prima di ogni lungo viaggio.

Nel caso in cui, invece, riscontrassi un consumo anomalo soltanto su uno dei due lati, ti suggeriamo di far correggere tempestivamente la convergenza delle gomme.

Consumo anomalo al centro del battistrada

Il consumo anomalo al centro del battistrada è dovuto a un eccessivo gonfiaggio dello pneumatico, che assume così una forma più convessa esponendo maggiormente la sua sezione centrale.
Per evitarlo, mantieni sempre le tue gomme alla giusta pressione e fai attenzione a non superare il range di riferimento imposto dal costruttore.

Usura a chiazze o a dente di sega

L’usura a chiazze del battistrada è meno frequente ma altrettanto problematica per la tua sicurezza su strada. Tale difetto è spesso causato da un’imperfetta equilibratura delle gomme o dalla presenza di ammortizzatori esausti.
L’usura a dente di sega è invece causata da un problema di convergenza o campanatura.

In questi casi ti consigliamo di rivolgerti a un professionista per il controllo delle sospensioni e di effettuare equilibratura e convergenza ogni 10.000-15.000 Km.

Usura diversa fra ruote anteriori e posteriori

Se ti capita invece di notare un consumo maggiore sulle ruote anteriori, sappi che si tratta di un fenomeno del tutto normale. Le ruote anteriori, infatti, sono spesso quelle motrici e devono inoltre sopportare il peso del motore. Per mantenere un’usura omogenea su tutti gli pneumatici ti suggeriamo quindi di effettuare l’inversione delle ruote ogni 10.000 Km.

Ricorda inoltre che il consumo anomalo del battistrada è solo un campanello di allarme che ci mette in guardia sulla sicurezza della nostra auto. Infatti quando si parla di sicurezza si parla soprattutto di controllo e manutenzione; per questo ti consiglio di rivolgerti ad un esperto contattando uno dei nostri centri assistenza.

Pressione gomme: che cos’è e come si misura

Hai mai pensato a quanto importante sia la pressione delle gomme per la sicurezza della tua circolazione su strada? Si direbbe un fatto ovvio e banale, ma in realtà molti degli inconvenienti e degli incidenti in cui si può incorrere con il proprio veicolo possono essere facilmente ricondotti allo stato di salute degli pneumatici. Per poter entrare nel vivo dell’argomento e comprenderne la centralità, è forse opportuno fare un passo indietro e prendere in considerazione il concetto di pressione gomme. Con quest’ultimo termine ci si riferisce alla quantità di aria immessa all’interno dello pneumatico in modo da garantire una perfetta aderenza tra il battistrada esterno e l’asfalto della strada. L’unità di misura di questo dato è il bar, ma la cosa più importante da sapere è che ad ogni automobile corrisponde una pressione gomme ottimale per quel determinato veicolo.

Pressione gomme: consigli utili

Il livello di pressione di gonfiaggio consigliato per uno specifico modello di auto si può reperire con facilità sul libretto di circolazione, o sullo sportellino del serbatoio. Il dato più importante che si andrà a leggere riguarda il rapporto tra l’indice di carico dello pneumatico ed il peso del veicolo. L’indice di carico, in particolare, è riconoscibile dalla sigla LI e rappresenta in parole povere la portata massima che lo pneumatico può avere ad una determinata pressione di gonfiaggio. Per poter viaggiare in tutta sicurezza i produttori di auto consigliano un livello di pressione gomme compreso tra 1,8 e 2,2 bar. Tali valori possono essere leggermente aumentati nel caso in cui si preveda di effettuare a breve spostamenti piuttosto lunghi con la propria auto o viaggi a pieno carico. Un accorgimento che potrebbe tornarti utile, sempre in termini di sicurezza e tranquillità di guida, è quello di destinare qualche decimo di bar in più alle gomme dell’asse anteriore che, per via della presenza del motore, devono sopportare un maggiore peso.

Perché è importante controllare la pressione delle gomme

Altro aspetto fondamentale per la sicurezza di guida è il controllo periodico della pressione delle gomme, che andrebbe fatto una volta al mese utilizzando un manometro di precisione

sugli pneumatici a freddo, per evitare l’alterazione della misurazione legata al fenomeno della dilatazione termica. Sia in caso di sovragonfiaggio che di sottogonfiaggio delle gomme è possibile andare incontro ad una lunga serie di spiacevoli inconvenienti, che riguardano da vicino non solo la sicurezza di circolazione su strada, ma anche la stabilità ed i consumi del veicolo. Una pressione delle gomme superiore al valore consigliato si traduce in una significativa riduzione dell’aderenza tra il battistrada e l’asfalto, con conseguente usura delle sospensioni e della parte centrale dello pneumatico, aderenza ridotta e maggiore spazio di frenata. Viceversa in caso di ridotta pressione delle gomme, ad usurarsi sono i bordi esterni del battistrada ed i cerchioni, il che non permette di avere un buon controllo del veicolo. In quest’ultimo caso inoltre lo pneumatico può andare incontro a surriscaldamento, fino ad eventuale e pericoloso scoppio. Date le premesse, direi che un controllo periodico della pressione delle gomme può sicuramente evitare guai molto più seri.

Quando si parla di sicurezza si parla soprattutto di controllo e manutenzione, per questo ti consiglio di rivolgerti ai nostri centri assistenza .