Se fino a pochi anni fa le calze da neve non erano riconosciute dal codice stradale del nostro Paese, la situazione è cambiata radicalmente grazie all’entrata in vigore, nel 2015, di una serie di norme che hanno portato al loro inserimento tra i sistemi antipattinamento. Da allora il mercato si è arricchito costantemente di nuovi modelli, differenti a livello di materiali e di resistenza all’usura. Ma di che cosa si tratta? Quando ti sarà possibile utilizzarle? E come devono essere montate?.
Cosa prevedono le normative
È una normativa europea a indicare come le calze destinate all’utilizzo sulla neve, perché possano essere considerate idonee, debbano rispondere a determinati standard di sicurezza. Al contempo, è necessario che si rivelino estremamente affidabili, riducendo i rischi di perdita di controllo del veicolo. Un modello omologato può così circolare sulle strade italiane innevate. Le prime indicazioni del nostro ordinamento giuridico risalgono al 2011, quando a occuparsene fu un decreto ministeriale. Il vero punto di riferimento in materia, ad ogni modo, è la norma UNI 11313. Quest’ultima ha stabilito metodi di prova e requisiti di sicurezza. In particolare, tale norma ha ammesso la presenza sul mercato italiano di quei dispositivi provenienti da uno stato appartenente all’Ue, dalla Turchia o da Stati firmatari dell’Associazione europea di libero scambio. Questo purché tali dispositivi rispettino pienamente quanto stabilito dalle norme sulla sicurezza della circolazione stradale. Se sei in procinto di acquistare delle calze per la tua auto in caso di neve accertati della presenza, sull’etichetta, di una delle seguenti diciture: ON v512 o UNI 11313.
I punti di forza delle calze da neve
Le calze da neve hanno caratteristiche decisamente interessanti; ecco perché diverse persone finiscono con l’acquistarle in luogo delle catene o delle gomme da neve. Essendo realizzate nella maggior parte dei casi in poliestere, (più resistente del classico tessuto) il loro costo appare decisamente inferiore a quello delle catene da neve. Al tempo stesso il montaggio si rivela molto meno complicato. Dovrai procedere rivestendo sia la parte superiore delle ruote motrici che quella laterale, quindi spostare leggermente la vettura per ricoprire anche la parte rimanente degli pneumatici. Non è necessario che il dispositivo aderisca perfettamente alle ruote. Sarà il movimento successivo ad assicurare una perfetta centratura.
I limiti delle calze da neve
Messe a confronto con le tradizionali catene, le calze possono essere impiegate esclusivamente su tratti di strada innevati. Questo significa che, incrociando improvvisamente una tratto sgombro dalla neve dovrai arrestare la marcia, smontare le calze e proseguire. Se questo dovesse accadere in un tratto che prevede l’utilizzo di catene da neve in un determinato periodo dell’anno, rischieresti di essere colpito da sanzioni. Ricordati che prima di entrare in gallerie o tunnel (quindi privi di neve) dovrai comunque smontare le calze. Ma perché è importante farlo? Per evitare di deteriorarle velocemente rendendole inefficaci o, comunque, decisamente meno performanti. Fai attenzione anche ai limiti di velocità imposti dal Codice per i veicoli che montano le calze. Nello specifico è ammessa una velocità massima di 50 km/h.