Pur essendo esperti guidatori, non sono pochi coloro che tendono a confondere allineamento delle ruote ed equilibratura. In realtà, se il primo permette di correggere gli angoli delle ruote, il secondo elimina eventuali vibrazioni anonime delle ruote durante la marcia. Entrambi sono indispensabili se si desidera massimizzare la sicurezza a bordo di un veicolo. Un corretto allineamento, in particolare, riduce l’usura degli pneumatici, contribuisce in modo notevole al comfort dei passeggeri ed evita possibili problemi di stabilità e direzionalità. Continua a leggere per scoprire cosa provoca il disallineamento, come rendertene conto e quando procedere a un controllo.

Le cause del mancato allineamento

Innanzitutto, occorre sottolineare come un veicolo di una certa età sia maggiormente soggetto a problemi di disallineamento. Ma sono molto frequenti anche i casi in cui tale evento è riconducibile a una riparazione non eseguita a regola d’arte. Ad esempio, è richiesta massima precisione nel momento in cui si procede alla sostituzione di un giunto sferico difettoso.

Danni al telaio (ad esempio l’urto della vettura contro un cordolo) e alla carrozzeria possono portare al disallineamento. Se in alcuni casi è sufficiente una semplice riparazione, in altri è richiesta la sostituzione di alcune componenti.

Pistola con manometro per pressione pneumaticiCome capire se le ruote sono disallineate

Alcuni segnali evidenziano un possibile problema di ruote disallineate. Questo accade, ad esempio, quando l’auto tende a “tirare da una parte” anche a velocità limitate. Se, invece, tale evento si verifica solamente ad alte velocità, è probabile che questo derivi da una leggera differenza di pressione tra gli pneumatici. Allo stesso tempo dei rumori rombanti possono evidenziare la presenza di un danno alla barra di accoppiamento, oppure al giunto sferico.

Ammortizzatori e sospensioni difettose rischiano di provocare rumori continui molto fastidiosi. A sua volta, l’auto è soggetta a pericolosi sbandamenti dovuti al tintinnio del cuscinetto. Infine, anche pneumatici che presentano evidenti segnali d’usura sono riconducibili a un possibile disallineamento. In tal caso le gomme tendono a inclinarsi rispetto alla direzione di marcia, usurandosi in modo più marcato del solito.

Quando intervenire?

Fatto salvo quanto scritto finora, qual è il momento giusto per intervenire, evitando di ritrovarsi a guidare un veicolo con ruote disallineate? Non è possibile,in realtà, fornire una risposta univoca. Come già anticipato, una vettura con migliaia di chilometri sulle spalle ha maggiori probabilità di incorrere in tale problema. Di conseguenza, se noti un consumo non uniforme delle gomme meglio verificare l’allineamento senza indugiare troppo.

In caso contrario è sufficiente effettuare l’intervento nel momento in cui ti accingerai ad acquistare nuovi pneumatici. Procedendo in questo modo, tra l’altro, garantirai una maggiore longevità agli stessi pneumatici. Altro momento ideale per l’allineamento è ricollegabile alla sostituzione degli ammortizzatori, o di alcune parti di sterzo e sospensioni.

Quanto costa effettuare l’allineamento delle ruote?

Fino a una quindicina di anni fa era difficile trovare officine che richiedessero meno di 100 euro per l’intervento. Oggi i prezzi sono decisamente calati, attestandosi sui 70 euro; approfittando di alcune promozioni è possibile spendere anche meno di 50 euro. L’allineamento necessita di circa 60 minuti per essere portato a termine. Ad assicurare la massima precisione è la tecnologia laser, disponibile nelle officine più aggiornate tecnologicamente.

Quali sono le caratteristiche fondamentali che uno pneumatico deve presentare per poter garantire la massima sicurezza, indipendentemente dalla vettura e dalla tipologia di tracciato? Sicuramente, oltre alla resistenza all’usura ne fanno parte la tenuta di strada, la silenziosità e le buone performance sul bagnato.

Tuttavia, se sei in possesso di un’auto elettrica, saprai che ottenere il giusto equilibrio non è così semplice come potrebbe apparire.

Le auto elettriche pesano di più? E qual è l’influenza del peso sugli pneumatici?

Il primo aspetto cui dovrai necessariamente prestare attenzione è il peso della vettura. Rispetto a un veicolo dotato di motore a scoppio, un modello con motore elettrico può raggiungere un peso anche del 30% più elevato. Questo ad cosa è dovuto? Dai pacchi batterie, in alcuni casi in grado di oltrepassare i 400 kg.

Più compatta è una vettura, maggiore sarà la differenza di chili (anche 150!) rispetto alla versione tradizionale del medesimo modello. Inoltre, le batterie sono poste sotto il pavimento. Questo porta il baricentro ad abbassarsi, rendendo più gravoso il lavoro degli pneumatici. La soluzione? L’adozione di strutture più robuste, necessarie per sopportare i carichi.

Pneumatici per auto elettrichePneumatici per le auto elettriche e risparmio energetico

Un secondo fattore da valutare è il risparmio energetico. Infatti, nel caso delle auto elettriche diventa fondamentale minimizzare l’attrito, al fine di evitare un’eccessiva dispersione energetica. In questo modo potrai disporre di una vettura più scorrevole anche in fase di decelerazione, momento nel quale si recupera l’energia dispersa. Da questo punto di vista sono da preferire gomme con struttura rigida, meno propense alla deformazione e caratterizzata da un battistrada stretto.

Il rotolamento degli pneumatici

Veniamo ora alla silenziosità. Trovandoti per la prima volta a  di guidare un’auto elettrica ti sarai sicuramente accorto dell’assenza o, comunque, dell’infinitesimale impatto dei rumori. D’altro canto, sono il motore e le componenti meccaniche a influire pesantemente su tale componente. Esiste, però,un lato negativo, ossia la maggiore sensibilità al rotolamento degli pneumatici.

Ti sarà sufficiente provare a trasferire una gomma da una vettura elettrica a un modello tradizionale per percepire, nel secondo caso, una rumorosità più elevata. Quali sono gli pneumatici più silenziosi? Quelli più stretti e scorrevoli.

Un’ultima caratteristica da non sottovalutare è la presenza nelle auto elettriche di una coppia generosa e immediata. Delle gomme a basso attrito, in cui la capacità di deformarsi è limitata, rischiano di non essere in grado di scaricarla a terra. Il risultato sarebbe ritrovarsi a guidare un veicolo soggetto più frequentemente a possibili pattinamenti, quando non a perdite di aderenza.

La strada tracciata per il futuro

Per far fronte ai problemi messi in evidenza nei precedenti paragrafi sempre più produttori hanno inserito a listino alcune modifiche interessanti (soprattutto offrendo gomme di misure diverse) destinati alle vetture elettriche. Se i risultati appaiono apprezzabili, l’impegno profuso tenda a riflettersi sul prezzo di vendita, più elevato a parità di prestazioni e dimensioni. È anche vero che un set di gomme montato su un’auto con motore elettrico normalmente ha una durata più elevata.

Ma cosa ci aspetta in futuro? I primi prototipi sembrano concentrarsi verso gomme con strutture interne non dissimili, nell’aspetto, a delle comuni spugne. L’obiettivo è rendere al contempo rigidi e flessibili gli pneumatici stessi, permettendo loro di adattarsi alle situazioni più disparate.

Risale al 13 novembre 2019 l’accordo politico tra Commissione europea, Parlamento e Consiglio europeo che porterà, il 1 maggio 2021, all’entrata in vigore di una nuova etichettatura degli pneumatici. Accanto al pittogramma dedicato alla rumorosità comparirà quello relativo alla neve e al ghiaccio. L’etichetta aiuterà i consumatori a valutare con maggiore consapevolezza le gomme presenti sul mercato, portandoli a scegliere la più sicura ed efficiente. Allo stesso tempo, si potranno conseguire importanti risultati in termini di risparmio energetico. Prosegui nella lettura se desideri ottenere informazioni esaustive su questo tema.

Le origini della nuova etichetta energetica degli pneumatici

Tutto ha avuto origine da un parere della Commissione Europea rilasciato nel maggio 2018, che suggeriva l’adozione di un nuovo regolamento in tema di etichettatura dei pneumatici. L’obiettivo? Avvicinarsi ancora di più al concetto di mobilità sostenibile attraverso una maggiore efficienza degli pneumatici invernali. Il testo, ancora in attesa dell’approvazione formale di Parlamento europeo e Consiglio, verrà in seguito pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea.

Cosa viene riportato sull’etichetta energetica? La dicitura “consumi”

Al pari di quanto avvenuto per l’etichettatura relativa alle classi di efficienza energetica degli elettrodomestici, la nuova etichetta si basa su una scala di valori. Oggetto di distinzione tra gli pneumatici sono consumi, aderenza sul bagnato e rumore esterno da regolamento.

La dicitura “consumi” fa riferimento alla resistenza al rotolamento delle gomme, ossia alla forza che agisce in direzione contraria a quella di moto. Tale resistenza, in pratica, porta lo pneumatico a deformarsi a causa di due fattori: il peso del veicolo e le sollecitazioni legate al tipo di guida. Qual è la conseguenza? L’aumento del consumo di carburante dovuto allo spreco di energia. Pertanto, una minore resistenza al rotolamento si traduce in un contenimento dei consumi.

Sono 7 le classi di merito impiegate per misurare la resistenza al rotolamento , contrassegnate dalle prime lettere dell’alfabeto. Se la più efficiente è la classe “A”, la G risulta la peggiore; la differenza può anche raggiungere il 7,5%.

Etichetta energetica pneumatici

L’aderenza sul bagnato

Per quanto riguarda l’aderenza su bagnato, quest’ultima esprime l’aderenza degli pneumatici su superfici non asciutte, ossia la loro capacità di frenare il veicolo. Anche in questo caso sono 7 le classi di merito adottate, sempre contrassegnate da lettere dell’alfabeto (in ordine di efficienza dalla A alla G). Tra classe A e classe G la variazione in termini di spazio di frenata può toccare il 30%.

Un esempio? Trovandoti a viaggiare ad una velocità di crociera di 80 km/h, un set di gomme di classe A ti permetterà di beneficiare di una riduzione dello spazio necessario alla frenata pari a 18 metri.

Il rumore esterno da rotolamento

Esaminiamo, infine, il rumore esterno da rotolamento, ossia il rumore proveniente dalle gomme, espresso in decibel, percepito da chi non si trova a bordo del veicolo. Sono previste 3 classi, ognuna contraddistinta da un certo numero di barre nere (da 1 a 3). Tre barre indicano il livello di rumorosità peggiore, superiore a quello che sarà il futuro valore limite in territorio europeo.

Negli ultimi tempi sembra esserci maggiore consapevolezza, da parte degli automobilisti, in merito all’importanza rivestita dagli pneumatici. L’unico elemento dei veicoli a diretto contatto con il terreno si è visto giustamente riconoscere un ruolo essenziale dal punto di vista della sicurezza. Trovarsi a guidare una vettura che monta  gomme usurate su fondo sdrucciolevole o asfalto bagnato, oppure in condizioni di ghiaccio o neve, può risultare estremamente pericoloso. Ma c’è un altro elemento, sempre legato alle gomme, che merita una particolare attenzione: il cerchio. Pensi sia giunto il momento di cambiare i cerchi della tua auto, ma fino a oggi la tua scelta ha preso in esame solamente il prezzo? Leggendo le righe che seguono scoprirai come, in realtà, sia necessario valutare soprattutto altri elementi.

Quale materiale scegliere: i punti di forza dei cerchi in acciaio

I cerchi per auto ideali, innanzitutto, devono essere compatibili sia con gli pneumatici che con il modello di veicolo. Per tale motivo la tipologia, i materiali utilizzati e le misure sono parametri fondamentali se vuoi garantire, a te che sei alla guida, e agli eventuali passeggeri della vettura, la massima sicurezza.

Il mercato offre cerchi in acciaio e in lega. In cosa si differenziano? Sicuramente nel peso, se è vero che i modelli realizzati in acciaio tendono a pesare di più. Questo cosa comporta? Che non si rivelano l’acquisto ideale per un’auto sportiva. Tuttavia, scegliere l’acciaio significa montare un cerchio estremamente solido, qualità che si traduce in una risposta migliore nel caso di eventuali urti e, in genere, quando la guida ha luogo in ambito urbano (è sufficiente pensare alla presenza di marciapiedi e buchi). Questo senza tralasciare un altro fattore importante: il costo decisamente inferiore.

cerchi in legaQuando acquistare dei cerchi per auto in lega?

I cerchi in lega, dal canto loro, si caratterizzano per la leggerezza, l’apprezzabilità dal punto di vista estetico e le prestazioni. In particolare, questa tipologia di cerchi presenta un rapporto vuoto-pieno volto a premiare proprio i pieni. Il risultato di questa scelta è un più efficiente raffreddamento dell’impianto frenante.

L’importanza delle misure: diametro e larghezza del canale

Un altro fattore da tenere in considerazione nella fase di acquisto dei cerchi è rappresentato dalle misure ossia, nello specifico, diametro e larghezza del canale. Esistono anche altri parametri da non sottovalutare, in primis interasse e offset, noto anche come “ET”, in grado di fornire una misurazione della distanza del cerchio con il passaruota. Tornando al diametro, ti fornirà indicazioni in merito alla grandezza del cerchio. Ricordati che una gomma deve presentare la medesima dimensione del cerchio. Solo così l’installazione potrà essere effettuata in modo corretto. Nella maggior parte dei casi sulle utilitarie sono montati cerchi la cui misura varia tra i 14 e i 19 pollici. Misure maggiori sono consigliate per vetture sportive e Suv.

La larghezza del canale, invece, ha come riferimento la larghezza del cerchio, e viene misurata prendendo in esame la parte interna del cerchione. I cerchi si distinguono tra loro anche per il tipo di bordo; a tipologie diverse corrisponde una lettera differente.

Se sei ancora indeciso su quale sia il cerchio giusto per la tua auto ti consiglio di rivolgerti al tuo gommista di fiducia che ti saprà consigliare sulla tipologia e il modello di cerchio più adatto.

Mostra HTML

Guidare in tutta sicurezza deve essere la priorità di qualsiasi persona si metta al volante di un veicolo. Per tale motivo un regolare controllo dei livelli di olio e acqua, e la verifica della pressione delle gomme,usura del battistrada soprattutto prima di affrontare lunghi viaggi, sono solo alcune delle operazioni basilari.

Ad ogni modo, se vogliamo porre i diversi elementi di un’autovettura in ordine d’importanza nell’ambito della sicurezza, sono indubbiamente gli pneumatici a raggiungere di diritto la prima posizione. Oltre a procedere alla loro sostituzione nei casi di , acquistando gomme di qualità, è importante appurare che il montaggio venga eseguito a regola d’arte.

Ma ti sei mai chiesto cosa rappresentino i bollini colorati sugli pneumatici e quale sia la loro funzione? Lo scoprirai proseguendo nella lettura del presente articolo.

Un gommista sta per montare uno pneumatico sull'autoL’importanza del bollino rosso nelle fasi del montaggio di uno pneumatico

Negli anni si è diffusa una leggenda metropolitana piuttosto curiosa, in base alla quale il bollino rosso fungerebbe da indicatore della qualità di uno pneumatico. In particolare, la sua presenza segnalerebbe una gomma di seconda scelta, ossia un modello facilmente reperibile a basso prezzo nei grandi magazzini. Tuttavia, quanto appena indicato non ha nessun fondamento.

Il bollino di colore rosso posto sulla spalla dello pneumatico ha la sua ragione d’esistere nel fatto di aiutare i gommisti a portare a termine le operazioni di montaggio, rendendo più semplice l’equilibratura. Il punto della gomma in cui appare il bollino è quello caratterizzato da una maggiore sporgenza del battistrada. Al termine del montaggio dovrà coincidere (o avvicinarsi il più possibile) con il punto più basso del cerchione. Non è un caso che anche quest’ultimo presenti un segno di riconoscimento specifico.

Bollini colorati sugli pneumatici: cosa differenzia il bollino giallo?

Tieni conto che il bollino rosso non è l’unico indicatore ad apparire sugli pneumatici. In alcuni casi potresti trovarti di fronte a un bollino giallo, cui spetta il compito di indicare il punto nel quale la valvola per il gonfiaggio andrà a combaciare. Infatti, ove è sito il bollino giallo si trova il punto più leggero della gomma. Montando lo pneumatico in corrispondenza della valvola sarà più semplice ottenere l’equilibratura.

Non solo bollino rosso: strisce e codici alfanumerici sugli pneumatici

Non è rara, sulla parte esterna delle gomme, la comparsa di codici alfanumerici o strisce colorate. Ad accomunare bollini, strisce e codici è l’obiettivo di fondo: permettere al professionista di svolgere in modo ancora più efficiente il proprio lavoro, e di farlo più velocemente.

E se uno pneumatico presenta in contemporanea sia un bollino rosso che uno giallo? In tal caso, per eseguire correttamente il montaggio, il gommista dovrà dare precedenza al primo.

Sono 5 i gruppi di produttori a spartirsi gran parte del settore pneumatici. Nello specifico stiamo parlando di Bridgestone, Continental, Goodyear, Michelin e Pirelli.

Esaminando i dati di vendita relativi all’anno 2015, a primeggiare in classifica è stata la giapponese Bridgestone, capace di superare quota 24 miliardi di euro di ricavi. Alle sue spalle si sono piazzati Michelin, Goodyear, Continental e Pirelli, con crescite tra l’1 e l’8 per cento. Da segnalare dietro a questi colossi Sumitomo (gruppo in possesso di Falken e Dunlop), la coreana Hankook, Yokohama e Maxxis. A completare la top ten il gruppo Giti Tire, di origine giapponese.

Prosegui nella lettura se desideri approfondire le tue conoscenze in merito al mercato degli pneumatici.

Quali sono i marchi di maggior successo in Europa?

Ti stai chiedendo quale sia stato il marchio ad aver registrato in 20 Paesi del Vecchio Continente, tra l’agosto del 2018 e il luglio del 2019, il maggior numero di ricerche online? La risposta è Michelin. Il produttore francese ha trionfato in Paesi come Italia, Francia e Spagna.

Spetta invece a Continental la medaglia d’oro in Germania. Sempre Continental, affiancata da Michelin, ha primeggiato nel Regno Unito.

Nell’Europa dell’Est si sono messi in evidenza altri marchi, da Hankook a Lassa, fino a Nokian e Nexen. Curiosamente Goodyear, pur ottenendo un posizionamento non indifferente in gran parte del suolo europeo, si è issata fino al primo posto esclusivamente in Bielorussia.

Continental e Pirelli: idee innovative per il futuro

Pneumatici PirelliUn mercato ricco di proposte e, di conseguenza, caratterizzato da una concorrenza sempre più “spietata”, ha convinto diversi marchi a operare importanti investimenti. L’obiettivo è adeguarsi a un panorama in progressiva evoluzione, indirizzato con decisione verso la mobilità elettrica. Continental, ad esempio, ha recentemente annunciato la ristrutturazione del comparto automotive. Ma il gruppo ha moltiplicato gli sforzi anche in settori meno noti, includendo agricoltura e truck.

Pirelli, dal canto suo, dispone di una gamma di pneumatici altamente specializzata, confermando per l’ennesima volta nella sua storia la sua capacità nell’innovare il mercato. Non dimenticare come sia stata proprio Pirelli il precursore del concetto di cambio stagionale degli pneumatici. Ben 60 anni fa, infatti, la casa milanese ha ideato il Battistrada Separato 3, meglio noto come BS3. La presenza di un battistrada intercambiabile permetteva, senza dover provvedere allo smontaggio dello pneumatico dal cerchio, di disporre di un treno gomme ideale per i mesi più caldi, e di un secondo treno per il periodo invernale. Oggi, dopo più di mezzo secolo, gli pneumatici invernali più richiesti sono Scorpion Winter, Cinturato Winter e P Zero Winter, consigliati rispettivamente per Suv, auto sportive e compatte.

Il mercato delle sottomarche

Prima di concludere questa disamina delle marche di pneumatici più diffuse dedichiamo qualche riga alle sottomarche.

Se BF Goodrich, nata ad Akron (curiosamente la città d’origine di Goodyear), si è specializzata nella nel 4×4, la francese Kleber, la giapponese Riken, il marchio polacco Kormoran e la serba Tigar sono state assorbite dal gruppo Michelin. A sua volta, il marchio Uniroyal si è distinta per una particolare strategia. La filiale nordamericana è stata oggetto di acquisizione da parte di Michelin; quella europea, invece, è entrata a far parte del gruppo tedesco Continental.

Con l’arrivo dei primi freddi, le giornate si accorciano, si tirano fuori i piumoni dagli armadi e…si cambiano le gomme dell’auto. In molte regioni e comuni italiani, infatti, già dal 15 ottobre è tempo di munirsi delle dotazioni invernali obbligatorie, un accorgimento che ha il dichiarato scopo di garantire la tua sicurezza alla guida e il benessere di tutti gli utenti della strada. Se anche tu hai scelto il SUV come auto di famiglia, saprai certamente che gli pneumatici invernali sono il modo migliore per migliorare la trazione, anche se integrale, tra la vettura e il manto stradale. Il cambio gomme, quindi, si avvicina, ma quali sono i migliori pneumatici per SUV per la stagione invernale?

I criteri da valutare

Per prima cosa, occorre specificare che non esistono delle gomme migliori in assoluto, ma la scelta delle gomme per l’inverno va effettuata considerando l’uso che si fa della vettura e le condizioni atmosferiche attese per l’inverno. Se abiti in montagna e prevedi abbondanti nevicate, potresti scegliere degli pneumatici chiodati, che sono invece assolutamente sconsigliati per la città. Bisogna inoltre distinguere tra pneumatici touring, pensati per garantire il massimo comfort al volante, e gomme performance, scelte da chi predilige una guida sportiva.

Le mieGomme invernali adatte per i SUV proposte

I miei suggerimenti prendono in considerazione gli pneumatici con le misure 215/65 R16, gomme che è possibile montare su moltissimi modelli di SUV in circolazione. Stando ai test del Touring Club svizzero, il miglior pneumatico invernale della categoria è il Winter Sport 5 di Dunlop, ottimo sia per chi ha una guida sportiva sia per chi predilige la sicurezza, che ha ottime performance sul bagnato e garantisce un interessante risparmio di carburante. Le g-Force Winter 2 di BF Goodrich hanno ottenuto invece il miglior voto sulla neve, ma sono superate dalle UltraGrip Performance Gen-1 della Goodyear per i ridotti consumi e la scarsità di rumore prodotto. Una buona gomma performance è anche la Eskimo HP2 di Sava, la migliore sul ghiaccio.

Come riconoscere gli pneumatici invernali

Le gomme termiche sono caratterizzate dalla scritta “M+S” (o “MS”, “M-S”, “M&S”) presente sul fianco dello pneumatico, oppure dal disegno di un fiocco di neve, a volte rappresentato all’interno di una montagna o di un quadrato. M+S sta per “mud+snow”, cioè fango e neve, per indicare la loro particolare efficacia su strade innevate, bagnate e viscide, mentre il fiocco mostra semplicemente che le gomme in questione sono omologate per il mercato americano.

Perché scegliere pneumatici invernali?

Incoraggiati dalle ottime capacità di trazione del SUV, alcuni preferiscono montare sulla propria auto delle gomme quattro stagioni, adatte per ogni tipo di clima. Sebbene anche la maggior parte degli pneumatici di questo tipo adempia agli obblighi di legge, la differente composizione della loro mescola riduce l’aderenza stradale non appena ci si mette in viaggio con temperature inferiori ai 7°C. Gli pneumatici invernali sono quindi la scelta migliore per tutti coloro che guidano in zone in cui le temperature invernali sono basse.

 

Utilizzi abitualmente l’automobile, e desideri massimizzare la sicurezza di chi si trova a bordo? Allora sarai certamente consapevole dell’importanza assunta dagli pneumatici, unico elemento della vettura a diretto contatto con il terreno. Se pensi sia giunto il momento di sostituire le gomme, ma vuoi risparmiare sul loro acquisto, hai la possibilità di rivolgerti al mercato dell’usato. Tuttavia, per evitare di ritrovarti a che fare con pneumatici tutt’altro che sicuri, è meglio prendere in esame alcuni aspetti. Prosegui nella lettura per capire come scegliere un treno di gomme usate realmente valido.

Gli pneumatici di recupero: alcune considerazioni

Non sono pochi gli automobilisti a richiedere gomme di recupero, ossia pneumatici che presentino un battistrada non ancora completamente usurato. Trattandosi di gomme “al limite”, il rischio di non fare un vero e proprio affare è elevato. Occorre anche tenere conto che non è possibile avere informazioni in merito alla provenienza dei modelli usati e poi rimontati su un’altra vettura. Inoltre, più spesso di quanto si pensi chi le vende non rispetta pienamente quanto previsto dalle norme di natura fiscale.

Optando per un treno di pneumatici usati non potrai neppure far valere la garanzia di 24 mesi, limitata alle gomme nuove. Ma l’aspetto che più di ogni altro merita di essere ricordato è la sicurezza stradale, messa a repentaglio da un’aderenza non soddisfacente, e da possibili quanto improvvisi scoppi.

Pneumatici ricostruiti: cosa sono e perché fidarsi

Passiamo ora ad esaminare gli pneumatici “ricostruiti”. Tale termine fa riferimento a copertoni ospitanti un nuovo battistrada, proveniente da gomme intatte. È questo a garantire agli acquirenti gomme affidabili. Le norme europee su tale tipologia di gomme prevedono una serie controlli obbligatori; un altro elemento che assicura gli acquirenti in merito alla bontà dei modelli. Non può però essere dimenticato uno svantaggio: il prezzo delle gomme ricostruite è ormai in molti casi simile a quello degli pneumatici nuovi.

Comprare un treno di auto nuove invece che usateChe aspetti prendere in considerazione prima di comprare gomme usate?

Trovandosi al cospetto di un treno di gomme usato, è necessario non limitarsi a osservarne l’aspetto. Se possibile, tocca con mano la superficie di ognuna di esse. Il primo controllo da effettuare consiste nell’accertare la data di produzione, indicata sul tallone: affidati solo a gomme il cui DOT è piuttosto recente.

Per quanto concerne lo spessore del battistrada, verificare che quanto dichiarato dal venditore corrisponda a realtà, ossia che lo stesso battistrada sia stato misurato nella parte interna, in prossimità delle spalle e lungo l’intera superficie di contatto. Così facendo non rischierai di comprare gomme sottoposte a convergenza o campanatura delle ruote sbagliate. Allo stesso tempo, sarai certo di trovarti tra le mani gomme soggette in modo omogeneo ad usura. Diffida delle gomme dall’aspetto eccessivamente lucido e plasticoso. Con ogni probabilità la mescola sarà stata oggetto di svecchiamento al fine di celare gli effetti dell’ossidazione.

Fatto salvo quanto scritto finora, se hai a disposizione qualche minuto verifica su ogni pneumatico (anche su quelli nuovi), la possibile presenza di tagli, irregolarità e bozzi. Ricordati che la sicurezza deve essere sempre trovarsi al primo posto quando si parla di guida.

Continua a leggere

Gli pneumatici rappresentano l’unico elemento della vettura a diretto contatto con il terreno. Disporre di gomme in perfetto stato è l’unico modo per garantire la massima sicurezza a guidatore e passeggeri. In presenza di gomme lisce o usurate le frenate si dimostrano meno efficaci, esponendo chi si trova a bordo a rischi evitabili procedendo a una semplice sostituzione. Ma che esborso comporta l’acquisto di un nuovo treno di pneumatici? Prosegui nella lettura per avere informazioni utili non solo sui costi, ma anche sui fattori che li determinano.

Sostituzione di uno, due o quattro pneumatici e costo delle gomme

Nel caso in cui una foratura ti costringa a sostituire un unico pneumatico, considera che quello nuovo dovrà presentare le stesse caratteristiche della gomma da cambiare. È necessario che il nuovo modello sia stato realizzato dal medesimo produttore, e che disponga di uguali dimensioni. La gomma, infatti, dovrà caratterizzarsi per pari disegno/struttura, e gli stessi indici relativi a velocità e peso. Se è tua intenzione sostituire una coppia di pneumatici, meglio optare per quelli che si vengono a trovare nell’asse posteriore. Per quale motivo? Per assicurare una maggiore aderenza. Ovviamente, acquistare in una volta sola l’intero treno gomme comporta un esborso più elevato. Allo stesso tempo, ti garantirà una maggiore libertà nella selezione delle nuove gomme. Ti permetterà, inoltre, di acquistare gomme di una marca diversa, purché adatte al veicolo da te condotto. In base alle tue abitudini di guida, e ai chilometri percorsi, la ricerca potrà premiare pneumatici più resistenti all’usura, o più performanti. Hai individuato un treno di gomme che reputi ideale, ma ritieni il prezzo eccessivo? Non dimenticare che sono proprio le prestazioni, la qualità dei materiali, il comfort e la longevità a determinarlo.

Dimensioni delle gomme e produttore: due fattori che influiscono sulla spesa finale

Se sei in possesso di una vettura di serie, oppure di una berlina, il costo da sostenere per la sostituzione degli pneumatici non sarà particolarmente ingente, variando tra i 50 e i 75 euro per ruota. Al contrario, guidando un SUV o un’auto sportiva, la spesa potrà raddoppiare fino a raggiungere, in alcuni casi, anche i 300 euro per ciascuna gomma. Un buon consiglio, prima di scegliere a chi affidarsi, consiste nel verificare le dimensioni degli pneumatici e, in seguito, contattare più meccanici richiedendo una serie di preventivi. Ti sei rivolto a un gommista, o a un’officina, per sostituire le coperture stagionali? Se non dovessi disporre di spazio sufficiente (un garage, una cantina), potresti richiedere all’officina stessa di conservare le coperture. Questa spesa (di circa 30 euro) andrà ad aggiungersi al costo degli pneumatici.Un gommista installa un nuovo treno di gomme su un'auto

Costi di installazione

Nel momento in cui si procede all’acquisto di un nuovo treno gomme non è possibile dimenticare i costi relativi all’installazione e al bilanciamento. Di solito, l’importo da corrispondere non supera i 20 euro per ruota. Non è raro che acquistando gli pneumatici direttamente dal gommista, il prezzo dell’installazione venga fortemente scontato. A volte si trovano offerte che comprendono nella cifra richiesta la garanzia da eventuali forature e danni accidentali. Esistono anche garanzie legate al chilometraggio, volte ad assicurare il cliente sulla durata del pneumatico (per un determinato numero di chilometri, dai 30.000 ai 200.000). Perché tale garanzia sia valida saranno essenziali le operazioni di manutenzione e rotazione, ma anche l’allineamento (in mancanza, gli pneumatici potrebbero usurarsi prematuramente).

Controllare lo stato delle gomme è una premura necessaria per godere di una vettura efficiente e sicura. La scelta del gommista è determinante : devi affidarti ad un professionista competente, capace e sempre disponibile e offrirti chiarimenti, spiegazioni e soluzioni ai tuoi problemi.  Il gommista dovrà occuparsi della manutenzione degli pneumatici e di tutti gli accorgimenti che ti consentono di viaggiare serenamente senza incorrere nel rischio di imprevisti o di sanzioni.  Infatti, a seconda del periodo dell’anno dovrai cambiare l’equipaggiamento della tua vettura e sottoporre la tua auto a controlli per evitarne un’eccessiva usura. Di seguito, potrai leggere alcuni consigli utili nella scelta del gommista.

Stretta di mano e fiducia tra cliente e gommista espertoCompetenze e tecnologia al tuo servizio

La corretta manutenzione delle gomme è fondamentale non solo per ragioni di sicurezza ma anche per assicurare delle performance ottimali all’automobile che si traducono in un minor dispendio di risorse e nel corretto funzionamento di tutte le sue componenti.  Per verificare lo stato delle gomme e di tutte le componenti correlate è necessaria una strumentazione idonea e moderna. Dovrai scegliere il gommista anche in base all’organizzazione dell’autofficina e la presenza di strumentazione tecnica  e la presenza marchi noti e rinomati sarà un indice di affidabilità. Soltanto un professionista attento alle novità del mercato e all’utilità della tecnologia potrà fornirti un servizio sicuro e all’avanguardia.

Chiarezza e cordialità fanno la differenza

Un fattore importante nella valutazione di un professionista è la chiarezza con cui descrive i propri servizi. Se non sei un esperto in questo campo avrai bisogno di qualcuno che ti illustri con semplicità e obiettività le proprie prestazioni, ti aiuti ad interpretare le indicazioni riportate sul libretto dell’auto e ti consigli nella scelta del set di gomme  adatto alla tua auto, nella manutenzione e in caso di interventi straordinari. Presso i nostri centri assistenza troverai gommisti esperti che ti assicureranno un’assistenza diffusa sul territorio e sempre costante.

Controllare le gomme non basta: le conseguenze di una scelta sbagliata

La scelta del gommista non è affatto un aspetto da sottovalutare poiché l’aderenza degli pneumatici all’asfalto è la fonte primaria di stabilità per l’automobile. Le conseguenze legate ad un soluzione avventata sono davvero numerose. Soprattutto se viaggi spesso, percorri lunghe distanze oppure ti sposti con la famiglia al seguito avverti la necessità di un veicolo silenzioso e ospitale. Se vai in macchina da solo, molto spesso, i momenti passati alla guida sono, per esempio, un’occasione per non pensare alle preoccupazioni del lavoro. Se la tua auto è equipaggiata in modo scorretto potrai avvertire fastidiosi rumori e tensioni mentre sei al volante. La  cura degli pneumatici è di vitale importanza per la sicurezza dei tuoi viaggi. Soltanto un professionista preparato e di lunga esperienza può consigliarti nella scelta più idonea alle tue necessità e sollecitarti al controllo di altre componenti dell’auto. Infatti, un vero esperto non solo si preoccuperà di verificare lo stato delle gomme ma anche il corretto funzionamento dei freni e delle sospensioni e accerterà lo stato delle pastiglie.