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Audra Bertolone2020-03-31 11:56:342020-03-31 11:56:34Coronavirus e circolazione in auto
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Nonostante le moderne tecnologie disponibili, inclusi sistemi innovativi di apertura e chiusura delle portiere, il furto dell’auto rappresenta ancora oggi uno dei maggiori pericoli per chi vive in città.
Trovarsi costretti a parcheggiare in luoghi isolati, o in orari nei quali è il buio a favorire eventuali malintenzionati, aumenta considerevolmente i rischi.
Subire un furto è sempre spiacevole, in particolar modo quello delle vetture, indispensabili nella società moderna. Qualora ciò dovesse accadere, seguendo quanto riportato nelle seguenti righe troverai alcuni consigli su come comportarti, sempre cercando di non perdere completamente la calma.
La denuncia ai carabinieri e il ruolo del Pra
La prima cosa da fare, nel caso tu sia stato vittima del furto dell’auto, consiste nel recarsi al comando dei Carabinieri (o di Polizia). Il personale provvederà a raccogliere la denuncia e a trascriverla. Assieme all’auto, molto probabilmente anche libretto di circolazione e certificato di proprietà avranno preso il volo. Ricordati di notificare la loro scomparsa al momento della denuncia.
Una volta conclusa la fase relativa alla denuncia dovrai rivolgerti al Pra (acronimo di Pubblico Registro Automobilistico) al fine di procedere con l’Annotazione di perdita di possesso. Tale operazione è essenziale per consentire l’aggiornamento dello stato giuridico della vettura, interrompendo il decorrere della tassa automobilistica.
Ti verranno richiesti alcuni documenti; il primo è rappresentato dalla copia della denuncia di furto (al suo posto potrai presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione, in cui dichiarerai di aver provveduto alla denuncia stessa). Il PRA si occuperà anche del ritiro del certificato di Proprietà, se ancora in tuo possesso.
La comunicazione all’assicurazione
Avvisare l’assicurazione su quanto avvenuto, indipendentemente dal fatto che il veicolo sia coperto o meno, è fondamentale; avrai 3 giorni per farlo. Provvedendovi immediatamente permetterai alla compagnia di attivarsi per dar luogo al risarcimento.
La compagnia necessita, per mandare avanti la pratica, di alcuni documenti, libretto e certificato di proprietà in primis. Se questi ultimi si trovavano in auto al momento del furto, quanto riportato sulla copia della denuncia in merito. Sarai tenuto a rilasciare alla compagnia anche tutte le copie delle chiavi dell’auto.
Il ritrovamento del veicolo: come agire?
Per quanto difficile, fortunatamente non è così raro che un’auto rubata sia oggetto di ritrovamento. Quando ciò accade, dovrà essere verbalizzato alle autorità competenti.
Entro 40 giorni, inoltre, ricordati di presentare il “rientro in possesso”. È grazie a quest’ultimo che sarà possibile far decorrere nuovamente la tassa automobilistica. Per quanto riguarda la documentazione necessaria in questo frangente, dovrai sempre presentare il certificato di proprietà. Come già segnalato precedentemente, in sua mancanza ti sarà sufficiente presentare la denuncia, purché questo fatto sia stato segnalato nella stessa.
Al momento del ritrovamento comunica la piacevole novità alla tua compagnia assicurativa. Oltre alla copia della denuncia, ti saranno richiesti un estratto della cronologia del Pra e la copia del certificato di chiusura inchiesta (quest’ultimo rilasciato direttamente dalle autorità). Se la tua auto è stata sì ritrovata, ma in condizioni non ottimali, un sopralluogo effettuato da un perito della compagnia è assolutamente necessario.
Inoltre dopo aver fatto tutto ciò, ricorda di far controllare la tua auto da un professionista di tua fiducia per assicurarti che sia tutto in ordine per poterti rimettere alla guida in tutta sicurezza.
Sei abituato a guidare quotidianamente per raggiungere il luogo di lavoro, oppure per accompagnare i figli a scuola o svolgere commissioni? In tutti questi casi sarai ben conscio dell’importanza rivestita dalla manutenzione dell’auto.
I controlli periodici sono ancora più importanti in inverno, stagione normalmente caratterizzata da precipitazioni, sia piovose che nevose, e da temperature particolarmente rigide.
Se non disponi di un garage ti sarà probabilmente già capitato, di prima mattina, di trovare la vettura con i vetri completamente ghiacciati, le serrature bloccate o, ancor peggio, con la batteria a terra.
Seguendo i consigli riportati nelle prossime righe potrai proteggere l’auto dal freddo, garantendo a te stesso e ai tuoi passeggeri una maggiore sicurezza.
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Riscaldare la vettura e controllare il livello dei liquidi
Al mattino, una volta messo in moto il motore, lascialo “girare” per qualche minuto. Questa operazione consentirà agli organi meccanici di scaldarsi. Partendo immediatamente rischieresti di ritrovarti, tra l’altro, con i cuscinetti del cambio poco lubrificati.
Molto importante, in inverno, è fornire un’adeguata protezione ai “liquidi”. Controlla il livello di olio e acqua e non lesinare sui prodotti antigelo, fortemente consigliati. Versane un po’ nella vaschetta contenente il liquido lavavetri (in proporzione 50/50), facendo attenzione a non diluirlo eccessivamente; in questo modo la sua azione risulterà più efficace. Pur trattandosi di un’operazione semplice e veloce, non sono poche le persone a dimenticarsene. Tieni presente che, gelando nei condotti, il detergente dei lavavetri diventerebbe inservibile. Un vetro non pulito, a causa del ghiaccio, potrebbe portare ad usurare velocemente le spazzole dei tergicristalli.
Se il livello dell’olio è sceso eccessivamente, necessitando di un rabbocco, una buona idea è acquistare un lubrificante ideato specificatamente per le basse temperature.
Vetri ghiacciati? Ecco come intervenire
Il tipico problema dei vetri ghiacciati può essere risolto con un semplice raschietto. Se abiti in una zona caratterizzata da gelate frequenti e molto intense, uno spray de-ghiacciante, da spruzzare la sera, è sicuramente una soluzione più idonea.
Altro punto debole delle vetture è costituito dalle serrature dell’auto.
In inverno, l’umidità che penetra al loro interno è destinata a trasformarsi in ghiaccio, portando anche a bloccarne il meccanismo. Anche in questo caso, tutelarsi con un de-ghiacciante è una buona idea.
Se è prevista una nottata particolarmente rigida, ricordati di sollevare i tergicristalli dal vetro; questo eviterà loro di “incollarsi” al vetro stesso. Un’alternativa è rappresentata da una coperta.
Batteria, pneumatici e carrozzeria: alcuni consigli per i mesi invernali

A man in winter clothes on the street is engaged in repairing a car
Il freddo porta la batteria a scaricarsi con rapidità. Acquistando una termofedera scaldabatteria la proteggerai adeguatamente. E quando metti in moto la vettura, fallo senza aver acceso precedentemente i fari.
Già fattore essenziale nelle altre stagioni, le condizioni delle gomme diventano cruciali nei mesi invernali. Verifica con una moneta da 1 euro che il battistrada raggiunga una profondità non inferiore agli 1,6 mm. Se la corona in ottone della moneta non è visibile, la gomma è ancora pienamente efficiente. Meglio ancora sarebbe ricorrere alle gomme termiche, dotate di una mescola più morbida e di un miglior grip.
Occhio anche ai freni; in caso di precipitazioni la loro aderenza è destinata inevitabilmente a diminuire. Controlla, pertanto, dischi, pastiglie e livello del liquido.
Hai mai considerato il pericolo rappresentato dal sale, sparso sulle strade in previsione di una nevicata? Proprio il sale, infatti, può scalfire la vernice della carrozzeria. A tua tutela, terminato di lavare l’auto stendi un velo di cera.
Controlla la tua auto con cura prima di metterti alla guida e proteggila dal freddo e dalle intemperie, inoltre per la tua sicurezza e quella della tua famiglia puoi affidarti anche ai consigli che trovi in questa guida gratuita che ho creato per te.
Anche se non ti metti in viaggio molto spesso o non le usi da molto tempo, per continuare a guidare in sicurezza è proprio arrivato il momento di separarti dalle tue gomme usate.
Potresti pensare che, come avviene quando devi sostituire gli pneumatici invernali con quelli estivi, tu debba portare con te le tue vecchie gomme e pensare autonomamente al loro smaltimento. Andranno forse nel cassonetto dell’indifferenziato? Fortunatamente no, infatti non spetta a te sbarazzarti delle gomme che non usi più. Vediamo perché.
Dire addio alle gomme usate: facile e gratuito
Se hai acquistato le tue nuove gomme online e ti sei recato in un centro montaggi per la loro installazione o se hai comprato i pneumatici dal tuo gommista di fiducia, che ha provveduto lui stesso alla sostituzione, non fa differenza, è il tecnico che deve occuparsi di ritirare le vecchie gomme e indirizzarle ad un corretto smaltimento. Quest’operazione, peraltro, è gratuita, quindi diffida di chi ti chiede un contributo per il ritiro delle gomme non più utilizzabili.
La normativa, riportata nel Decreto Ministeriale Nr. 82 dell’11 Aprile 2011, stabilisce infatti che nel prezzo dell’acquisto delle nuove gomme sia incluso un contributo per il corretto smaltimento degli pneumatici fuori uso. Non è un contributo tale da gravare sul bilancio di famiglia, si tratta di circa 3 euro variabili in base al peso della singola gomma, ma è sufficiente perché non ti sia chiesto ulteriore denaro al momento di sostituire gli pneumatici.
Lo smaltimento delle gomme per officine e centri di montaggio
Una volta ritirate le tue gomme usate, spetta al gommista, all’autofficina o al centro di montaggio contattare l’azienda che si occupa dei rifiuti del territorio per indirizzare gli pneumatici al corretto smaltimento. Gli pneumatici infatti non possono essere portati nelle isole ecologiche né di certo abbandonati per strada: non solo si commetterebbe un reato, perché sono considerati rifiuti speciali, ma si mette in pericolo tutto l’ambiente. Le gomme infatti non sono biodegradabili e prendono fuoco molto facilmente. Per il benessere ambientale, quindi, è necessario che gli pneumatici usati o rotti siano affidati a ditte specializzate.

E se devo buttare tutta la ruota?
A volte capita di non doversi disfare solo della gomma ma di tutta la ruota, ad esempio perché si è forata e l’abbiamo sostituita in autonomia. In questo caso, devi portare la ruota nell’isola ecologica del tuo comune, dove verrà indirizzata verso la forma di smaltimento più idonea.
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