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La pressione delle gomme: cosa devo sapere?
Il cambio gomme rappresenta un obbligo di legge; è il codice della strada, nello specifico, ad occuparsi della sua regolamentazione. Se nei mesi più freddi la tua auto ha beneficiato della presenza di pneumatici invernali, la stagione primaverile, si caratterizza per giornate più lunghe e soleggiate, e temperature destinate a raggiungere valori sempre più elevati con il passare dei giorni. Proprio per questo, come ogni anno, a partire dal 15 aprile scatta l’obbligo della sostituzione delle gomme di tipo M+S con gli pneumatici estivi. Se te ne sei dimenticato non preoccuparti; avrai tempo un mese per metterti in regola, visto che il termine ultimo per non incorrere in sanzioni è fissato al 15 maggio.
I vantaggi delle gomme estive
Le gomme estive garantiscono prestazioni ottimali nei mesi più caldi dell’anno, soprattutto in termini di tenuta di strada. A distinguere gli pneumatici estivi dai modelli invernali è, innanzitutto, la differente miscela (minore percentuale di gomma naturale per una maggiore elasticità). I tasselli, in tale tipologia di gomme, sono pieni e non dotati di sottili intagli come quelli degli pneumatici invernali. Sarà percorrendo tratti d’asfalto bagnato che potrai renderti conto delle performance delle gomme estive. La presenza di 3 scanalature longitudinali ti permetterà di affrontare l’acqua senza timore. Il rischio di incorrere nel fenomeno dell’aquaplaning, in questi casi, è molto limitato. Prestazioni migliori si associano ad un minor consumo di carburante.
Le eccezioni al cambio gomme
Sono due le eccezioni ammesse dal codice della strada in merito alla sostituzione delle gomme invernali. Il primo caso ha per oggetto le auto che montano un set di gomme 4 stagioni. Tali pneumatici, infatti, sono progettati per garantire buoni livelli di performance in qualunque periodo dell’anno. Questo senza mettere a repentaglio la sicurezza di chi guida, degli eventuali passeggeri e dei veicoli incontrati lungo la strada. Normalmente le 4 stagioni sono consigliate ai possessori di veicoli di piccole dimensioni abituati a percorrere un numero esiguo di chilometri nel corso dell’anno.
La seconda eccezione fa riferimento alle gomme che presentano un indice di velocità uguale (oppure superiore) a quello riportato sulla carta di circolazione.
Non hai idea di quale sia l’indice di velocità dei tuoi pneumatici? Lo troverai sulla spalla della gomma, con una lettera seguita da un numero; è proprio quest’ultimo ad indicare la velocità massima che il tuo veicolo è in grado di raggiungere.
Mancato cambio? Ecco le sanzioni
Le persone che non procedono alla sostituzione delle gomme invernali con gli pneumatici estivi entro il 15 maggio sono soggette a sanzioni amministrative, così come previsto dal codice della strada. Tali sanzioni vanno da un minimo di 422 euro ad una cifra massima di 1.682 euro. Alle contravvenzioni si aggiunge il ritiro del libretto di circolazione.
Montaggio fai da te e pneumatici usati: è la scelta migliore?
Prima di procedere alla sostituzione delle gomme tieni presente che affidarsi ad un professionista in materia ha dei vantaggi non indifferenti, sia in termini di tempo che di montaggio corretto del set di pneumatici. Se, invece, hai pensato di procedere all’acquisto di gomme usate, ricordati che non è semplice valutare il livello di usura raggiunto. Inoltre, in molte occasioni, la differenza di prezzo tra gomme nuove e usate è minima, tanto da non giustificare la seconda opzione.
Ti è mai capitato di fare l’inversione delle gomme dell’auto? Sicuramente il tuo gommista te l’avrà proposto, durante un controllo dello stato degli pneumatici o quando gli hai chiesto di rimontare le tue vecchie gomme invernali. Probabilmente hai acconsentito a questo piccolo intervento, magari senza sapere perché è necessario.
Scopriamo quindi perché le gomme vanno invertite e come si fa.
Perché invertire le gomme?
L’inversione delle gomme, detta anche permutazione, è un intervento che richiede poco tempo ma che è importante per la sicurezza tua e della tua famiglia. Cambiare la posizione delle ruote, infatti, è necessario perché l’usura di tutti e quattro gli pneumatici sia uniforme. Se ti chiedi come mai le gomme non si usurino tutte allo stesso modo, pensa che nella maggior parte delle auto le ruote motrici e direzionali sono quelle anteriori, che devono anche sopportare maggiori sollecitazioni durante la guida.
Se non vuoi trovarti con gli pneumatici anteriori da buttare e quelli posteriori ancora in buone condizioni, è quindi consigliabile l’inversione le gomme, indicativamente ogni 10000 km di strada.
Attenzione, però: non tutte le case produttrici di auto e pneumatici consigliano l’inversione delle gomme. Fai sempre riferimento ai loro consigli prima di intervenire.
Come si invertono le gomme?
Prima di passare alla permutazione delle gomme, occorre decidere la posizione in cui andranno gli pneumatici. Il vecchio metodo prevedeva che le ruote anteriori fossero semplicemente spostate indietro, mantenendo lo stesso lato, mentre le ruote posteriori fossero montate in avanti incrociate, cioè lo pneumatico posteriore destro andasse anteriormente a sinistra e viceversa.
Oggi solitamente le gomme vengono scambiate tra anteriori e posteriori mantenendole sullo stesso lato, decisione che diventa obbligatoria se gli pneumatici sono direzionali o hanno un battistrada a disegno asimmetrico-direzionale.

Posso invertire le gomme da solo?
Se possiedi gli attrezzi giusti, l’esperienza e la manualità, puoi effettuare l’inversione delle gomme da solo. In caso contrario, per il tuo benessere e quello dell’auto, rivolgiti ad un gommista.
Per portare a termine la permutazione delle gomme, ti basterà seguire questi semplici passaggi:
- Parcheggia l’auto in un luogo pianeggiante e inserisci il freno a mano.
- Rimuovi i corpicerchi.
- Usa il cric per sollevare l’auto, facendo in modo che tutte le ruote siano sospese.
- Svita i bulloni utilizzando l’avvitatore pneumatico e mettili in un posto sicuro.
- Svita la gomma e poggiala delicatamente a terra.
- Ripeti le operazioni precedenti per tutte le gomme, ricordando la posizione che occupavano prima.
- Solleva la gomma per metterla nella sua nuova sede e sistemala bene.
- Avvita i bulloni per fermare la gomma, prima a mano e poi con l’avvitatore automatico.
- Una volta montate tutte le gomme, riporta l’auto a terra.
- Rimonta i copricerchi.
Ora sei pronto a partire per il tuo prossimo viaggio!
Tra le verifiche periodiche da effettuare sul proprio veicolo, il controllo della pressione degli pneumatici è imprescindibile. Infatti, solo delle gomme gonfiate alla giusta pressione sono in grado di garantire sicurezza e stabilità su qualunque tracciato.
A beneficiare di una pressione ottimale sono anche tempi di frenata e consumi. Utilizzando quotidianamente una vettura, le ruote di un veicolo sono destinate inevitabilmente a perdere pressione. Per tale motivo, è necessario procedere ad una verifica senza far trascorrere più di 2 o 3 mesi.
Gonfiare le gomme: il valore ottimale
Ma qual è la “giusta” pressione di una gomma?
Innanzitutto tieni presente che ogni produttore fornisce un’indicazione specifica della pressione per ognuno dei modelli proposti. Normalmente i valori sono compresi tra i 2 e i 2,4 bar (l’unità di misura della pressione negli pneumatici) anche se, in alcuni casi, è possibile arrivare fino a 3 bar. La pressione delle gomme anteriori e posteriori non deve necessariamente coincidere. Per scoprire la pressione ideale del tuo veicolo ti sarà sufficiente leggere quanto riportato sul libretto di circolazione.
Compressore e manometro: gli accessori indispensabili
Se non vuoi rivolgerti al gestore di una pompa di benzina per gonfiare gli pneumatici accertati di avere a disposizione un compressore ed un manometro. Potrai acquistare quest’ultimo in qualsiasi negozio specializzato in autoricambi, nell’officina di un gommista o, ancora, da un ferramenta, nei negozi dediti al bricolage o su internet. Scegliendo un manometro portatile risparmierai denaro ed entrerai in possesso di un accessorio leggero e semplice da trasportare.

Come gonfiare le gomme?
Prima di misurare la pressione accertati che il tuo veicolo sia sufficientemente “freddo”. Questo significa che, per ottenere una misurazione accurata, dovrai lasciarlo a motore spento per alcune ore. Soddisfatta tale condizione inizia le operazioni togliendo i tappi alle valvole degli pneumatici. Procedi gonfiando ogni ruota con la pompa del compressore, semplicemente collegando pompa e valvola e avviando il compressore stesso. Cerca di mantenere il tubo in posizione. Se non hai mai effettuato tale operazione in precedenza potresti avere qualche difficoltà nel direzionare perfettamente il flusso d’aria. Se noti che parte dell’aria tende a finire fuori dalla valvola fermati e riposiziona la pompa. Ricordati che, in molti casi, una dozzina di secondi sono sufficienti per riportare gli pneumatici alla pressione ottimale.
Gomma bucata? Affidati ad un kit di emergenza per il gonfiaggio
Quanto indicato nei precedenti paragrafi fa parte delle normali operazioni di manutenzione. In realtà, potresti avere la necessità di gonfiare una gomma anche in seguito di una foratura. In tali occasioni, il ruotino di scorta è la soluzione più comune, ma non tutti sono in grado di effettuare la sostituzione. Una persona anziana o una donna potrebbero avere difficoltà nel sollevare la ruota con il cric, e nello svitare i bulloni. Fortunatamente, il mercato propone dei kit appositi, attraverso i quali è possibile percorrere diversi chilometri prima di essere obbligati ad una sosta dal gommista. È una capsula formata da aria, azoto e CO2 a gonfiare gli pneumatici senza alcuna fatica. Se, fino a poco tempo fa, tale capsule erano unicamente usa e getta, ora è possibile ricaricarle anche avvalendosi di un compressore.
Ricorda inoltre che per qualsiasi dubbio sulle condizioni degli pneumatici della tua auto puoi sempre rivolgerti al tuo gommista di fiducia.
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