https://nostressgomme.com/wp-content/uploads/2020/03/Circolare-in-auto-ai-tempi-del-Coronavirus-scaled.jpeg
1707
2560
Audra Bertolone
https://nostressgomme.com/wp-content/uploads/2019/03/logo_scritta_444_492x90_padding_20.png
Audra Bertolone2020-03-31 11:56:342020-03-31 11:56:34Coronavirus e circolazione in auto
https://nostressgomme.com/wp-content/uploads/2020/03/Circolare-in-auto-ai-tempi-del-Coronavirus-scaled.jpeg
1707
2560
Audra Bertolone
https://nostressgomme.com/wp-content/uploads/2019/03/logo_scritta_444_492x90_padding_20.png
Audra Bertolone2020-03-31 11:56:342020-03-31 11:56:34Coronavirus e circolazione in auto
Che differenza c’è tra cerchi omologati ECE e omologati NAD?

Cosa fare in caso di ruote disallineate

Gli pneumatici per le auto elettriche

Che cosa sono i braccetti dell’auto

La nuova etichetta energetica degli pneumatici

Che cosa sono le calze da neve per gli pneumatici

I diversi tipi di cerchi per auto

Dove trovare le offerte migliori sugli pneumatici invernali?

Cosa indicano i bollini colorati sugli pneumatici?

I brand di pneumatici più famosi

I diversi tipi di catene da neve

I migliori pneumatici invernali per il tuo SUV

Comprare gomme usate fa risparmiare davvero?

Quanto costa acquistare un treno di gomme?

Come scegliere il gommista giusto per te

Cosa sono gli pneumatici tubeless

La differenza tra pneumatico radiale e cinturato

Come identificare il senso di rotazione degli pneumatici

Perché le gomme su internet costano meno

I diversi disegni del battistrada degli pneumatici

5 consigli nostress per manutenere le tue gomme

Urtare con le ruote contro un marciapiede: cosa fare?

Benzina, diesel o gpl: quale alimentazione scegliere per la tua auto

Quando montare le gomme estive sulla tua auto

Gli pneumatici si possono considerare cespiti?

Cosa sono gli pneumatici Runflat

Come funziona la frenata d’emergenza assistita

Cos’è il decreto ruote?

Pneumatici ecologici: quali alternative ci sono per aiutare l’ambiente

Come riconoscere gli pneumatici ricostruiti

In quali casi può scoppiare uno pneumatico

Perché gli pneumatici sono neri

DOT: come si legge l’età delle tue gomme

Cos’è il noleggio auto a lungo termine

Gli pneumatici invernali più silenziosi

Come scegliere le gomme per il tuo fuoristrada

Le migliori gomme invernali 2018/2019

Cosa sono i bordi salva cerchio

Meglio la ruota di scorta o il kit?

Cosa fare se si rompe il servosterzo

Come proteggere l’auto se non hai un garage

Cosa fare se l’auto si guasta in autostrada

Ereditare un’auto acquistata con la legge 104

Quando sostituire la cinghia di distribuzione auto

Come agganciare la roulotte alla macchina

Come riciclare gli pneumatici

Com’è fatta la gomma di una macchina?

Cosa sono le ruote motrici?

Perché gli pneumatici fischiano?

Assicurazione auto: il tagliando va esposto oppure no?

Quando cambiare l’auto?

Posso immatricolare l’auto come autocarro?

Gli pneumatici chiodati: a cosa servono e quando usarli

Gomme estive 2018: quando farlo e cosa dice la legge

Invertire le gomme dell’auto: come si fa e perché

Dove e come gonfiare le gomme dell’auto

Come pulire gli interni dell’auto

Come pulire l’auto esternamente

Cosa fare quando rimani senza benzina

Come richiedere il risarcimento per i danni dovuti alle buche stradali

Come compilare la constatazione amichevole

Meglio le catene o le gomme da neve

Cosa fare in caso di furto dell’auto

Come proteggere l’auto dal freddo

Dove buttare le gomme usate

Cose utili da tenere in macchina

Come leggere le sigle degli pneumatici

I limiti di velocità in auto

Gomme usate. Conviene davvero comprarle?

Come evitare le truffe dal meccanico

Giochi da fare in macchina con i bambini

Viaggiare in auto con la neve: i nostri consigli

Vacanze di Natale 2017: i mercatini di Natale in Trentino Alto Adige

I saloni dell’auto nel 2018

Quello che ogni proprietario di un’auto dovrebbe sapere

Le App più utili per chi viaggia in auto

Come si usa il cric?

Acquistare pneumatici online, è la scelta più sicura?

La patente di guida: i documenti necessari per ottenerla e rinnovarla

Gerry Scotty e gli pneumatici invernali

Donne in gravidanza: la sicurezza in auto

Obbligo gomme invernali 2017/2018: tutto quello che c’è da sapere

Perché sostituire le gomme anche se non sono usurate

Acquistare e vendere auto usate: a cosa fare attenzione

Come allentare i bulloni di una ruota

Pneumatici senza aria per auto

Cinture di sicurezza posteriori: perché è importante allacciarle

Cos’è l’acquaplaning?

Pneumatici illegali: quali sono e come riconoscerli

I sensori di pressione TPMS: cosa sono e perché sono obbligatori

Prepararsi a viaggi lunghi con un neonato in auto

Truffe in auto: quali sono e come non cascarci

Convergenza e bilanciatura. Cosa sono e quando si fanno

Sicurezza dei bambini in auto

Viaggiare in auto con il cane: sicurezza, benessere e legalità

Partire per le vacanze: i controlli da fare prima di mettersi in viaggio

Come controllare lo stato di usura delle gomme

Cambio gomme: test pneumatici estivi 2017 Touring Club Svizzero (TCS)

Cambio gomme: come conservare gli pneumatici

Cambio gomme estive 2017: obblighi, scadenze e consigli

Gomme silenziose?

Convergenza ruote: cos’è e quando bisogna farla

Pneumatico invernale: la sicurezza prima di tutto

Guida alle gomme cinesi

Quali sono le mie? Capire come e dove guardare per scegliere le gomme

Ho bucato: cosa faccio?

Consumo anomalo battistrada: cause e conseguenze

Etichetta europea per pneumatici

Gomme quattro stagioni… conviene?

La pressione delle gomme: cosa devo sapere?
Auto da sostituire: quando non è più possibile rimandare l’appuntamento?
Sono molti gli italiani appassionati di motori. Tuttavia, il nostro Paese si caratterizza per una certa reticenza, messa in mostra dai comuni guidatori, al momento di procedere alla sostituzione del veicolo. Questo, almeno, è quanto emerge da una ricerca promossa dalla Compagnia Linear. Se posta a confronto con la maggior parte degli Stati Europei, l’Italia si distingue per la tendenza a mantenere in funzione l’auto il più a lungo possibile.
Possiedi un veicolo da diversi anni e non sai se è il momento giusto per mandarlo in pensione? Prosegui la lettura per scoprire quando cambiare l’auto.
Le motivazioni alla base dell’acquisto di una nuova vettura
Una percentuale superiore al 50% degli italiani, in base ai risultati della ricerca citata nelle precedenti righe, decide di acquistare una nuova vettura solo nel caso in cui quest’ultima sia stata oggetto di un grave incidente, soprattutto se la riparazione non risulta economicamente conveniente. Il 23% degli intervistati è solito mantenere in funzione una vettura per almeno 10 anni. A pari merito è la percentuale (il 2%) di chi non pensa minimamente di cambiare, e delle persone che, al contrario, tendono a sostituirla con cadenza annuale. Tra i motivi che portano all’acquisto, a primeggiare è la volontà di guidare un’auto più parsimoniosa nei consumi. Altrettanto importante è il fattore sicurezza. Meno frequente è la sostituzione dettata dalla volontà di possedere una vettura “alla moda”.

Gli elementi determinanti: chilometri percorsi, affidabilità, usura
Stai valutando l’acquisto di un’automobile, ma non sei affatto sicuro? Per prima cosa prendi in esame i chilometri percorsi dall’attuale veicolo. Se è tua intenzione venderlo, ricordati che un chilometraggio eccessivo potrà portare ad una svalutazione della vettura. Pertanto, cerca di non percorrere più di 50.000 km. Ovviamente, quanto appena detto è valido per chi è abituato ad usare saltuariamente l’auto.
Se ti siedi alla guida quotidianamente, macinando chilometri su chilometri nel corso dell’anno, i fattori fondamentali sono la sicurezza e l’affidabilità del mezzo. Utilizzare la stessa vettura per diversi anni porta inevitabilmente ad usurare non solo il motore, ma anche cambio e sterzo. In caso di mancata sostituzione ti troverai a fare i conti sempre più spesso con il meccanico, dovendo affrontare esborsi inattesi. In particolare, è una volta superata la soglia dei 100.000 km che gli interventi si faranno più frequenti.
Come allungare la vita di un’auto?
Ovviamente, eseguendo periodicamente gli interventi ordinari di manutenzione, la vita dell’auto è destinata ad allungarsi. Nel caso in cui si renda necessario procedere alla sostituzione di qualche “pezzo”, dai la priorità ai ricambi originali. Anche adottare uno stile di guida corretto, oltre ad assicurare a te e a chi è a bordo una maggiore sicurezza, vedrà l’auto trarne giovamento, soprattutto nel minore consumo di freni e pneumatici.
È negli anni ’80 che, in Italia, ha iniziato a diffondersi l’abitudine di immatricolare un veicolo inserendolo in una categoria differente rispetto a quella spettante per natura. Così facendo gli automobilisti avevano la possibilità di beneficiare, in ambito fiscale, di un risparmio non indifferente. In particolare, risultava conveniente immatricolare una vettura come autocarro, opportunità concessa dalla presenza di un “buco” normativo.
Tale fenomeno è proseguito nel corso degli anni ’90, continuando fino all’apparizione sul mercato dei SUV, che ha reso improrogabile un intervento del legislatore. Ancora oggi è possibile immatricolare l’auto come autocarro; tuttavia, questo può avvenire solo in determinati casi, e nel rispetto di alcune caratteristiche tecniche.
Nei prossimi paragrafi troverai maggiori informazioni in merito.
Vetture ed autocarri: differenze in tema di immatricolazione
In primis è necessario chiarire la differenza esistente tra “autovetture” ed “autocarri”. Fanno parte delle prime i veicoli destinati al trasporto di persone. Compreso il conducente, le vetture possono mettere a disposizione un numero massimo di 9 posti. Gli autocarri, invece, sono adibiti sia al trasporto delle persone che delle cose. Le prime devono essere addette all’impiego (o al trasporto) delle cose stesse.
Cosa ha iniziato ad accadere più di 30 anni fa? In pratica, immatricolando le auto come autocarri venivano dedotti (nella misura del 100%) i costi degli automezzi dal reddito imponibile, equiparando questi ultimi a dei beni strumentali. Gli automezzi utilizzati promiscuamente, invece, sono soggetti a detrazioni fiscali. È solamente a partire dal luglio 2006 che gli automezzi devono presentare alcune caratteristiche per poter essere immatricolati come autocarri. Il fine è quello di rendere evidenti i comportamenti evasivi.

Immatricolazioni e detrazione Iva
Quali sono invece le differenze esistenti tra le due categorie prendendo in considerazione la detrazione Iva? In tal caso tieni presente il fatto che, a prescindere dalla natura giuridica del soggetto (lavoratore autonomo o titolare di partita Iva), ad essere presa in considerazione, in base a quanto previsto da una direttiva europea, è l’inerenza dell’impiego del veicolo nell’esercizio dell’attività.
Pertanto, è ai fini Irpef, IRES ed Irap, che potresti ottenere un vantaggio fiscale, immatricolando il tuo automezzo nella categoria autocarri. Quantificando il vantaggio in termini percentuali, potrai risparmiare fino al 70%. L’IVA, invece, presenta in entrambi i casi la medesima detrazione, pari al 40%.
Falsi autocarri: le sanzioni previste
In base alle ultime disposizioni in materia, l’individuazione di “falsi” autocarri da parte delle autorità preposte porta all’applicazione inevitabile di sanzioni.
A rilevarle sono polizia, vigili urbani e Guardia di Finanza. Le sanzioni sono suddivise in due tipologie. Fanno parte della prima quelle volte a colpire i costi dedotti in modo illegittimo da parte del contribuente. Le seconde, invece, hanno per oggetto il trasporto di persone su automezzi destinati, per loro natura, al trasporto di cose. Questa seconda tipologia di sanzioni prevede il pagamento di un importo compreso tra i 389 e i 1559 euro. Ad aggiungersi, a tale somma di denaro, è aggiunge la sospensione della patente per un periodo dagli 1 ai 6 mesi.
Ti consiglio dunque di fare attenzione e di informarti molto bene prima di immatricolare il tuo automezzo come autocarro per non incorrere a salate sanzioni e rischiare di non vedere la tua patente per un po’.
D’inverno, tutti gli automobilisti che vivono in zone soggette a nevicate più o meno consistenti devono necessariamente ricorrere alla sostituzione degli pneumatici estivi con quelli invernali. Se ti ritrovi in questa descrizione, avrai già sicuramente sentito parlare delle gomme chiodate, che insieme alle catene rappresentano una delle due alternative possibili per guidare sulla neve in sicurezza. Trattandosi di una soluzione ormai poco usata, sebbene ancora prevista dal Codice della Strada, andremo oggi a spiegarti quando è possibile usare gli pneumatici chiodati e perché.
Come funzionano gli pneumatici chiodati?
Gli pneumatici chiodati sono di fatto delle gomme invernali equipaggiate con appositi chiodi che sporgono dal battistrada per uno spessore non superiore a 1,5 mm. Su ogni gomma possono inoltre essere presenti dagli 80 ai 160 chiodi a seconda delle sue dimensioni e del disegno del battistrada. Il principio di funzionamento è invece piuttosto semplice: l’abbinamento fra le scanalature profonde e i chiodi sporgenti permette di ottenere un’ottima aderenza sulle strade innevate o ghiacciate, superiore addirittura a quella garantita dalle gomme invernali o dalle catene da neve.
Di contro, però, montando tali pneumatici non potrai superare i 90 Km/h sulle strade ordinarie e i 120 Km/h in autostrada, anche in assoluta assenza di neve o ghiaccio. Inoltre, l’elevato rumore di rotolamento può compromettere il benessere dei passeggeri, pertanto, considera sempre questo aspetto se decidi di montare tali gomme prima di un viaggio (anche di breve durata) con la tua famiglia.
Quando si possono montare?
In Italia, il Codice della Strada consente l’utilizzo di pneumatici chiodati nel periodo compreso fra il 15 novembre e il 15 marzo, a patto che vengano installate su tutte le ruote.
Nella maggior parte dei casi un treno di pneumatici invernali dotati di intagli lamellari ti consente comunque di circolare in sicurezza sulle strade ghiacciate o lievemente innevate. Quando lo strato di neve o ghiaccio sull’asfalto diventa tuttavia più consistente, occorrono misure più estreme come l’applicazione delle catene oppure l’installazione di pneumatici chiodati su tutte le ruote.
Quando conviene utilizzarli?
In caso di nevicate abbondanti l’utilizzo di catene o pneumatici da neve è praticamente obbligatorio.
Come capire, dunque, quale sia la scelta migliore? Innanzitutto devi considerare i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le soluzioni. Le catene da neve, infatti, puoi portarle sempre con te e montarle all’occorrenza sui normali pneumatici invernali. Di contro, la loro installazione richiede tempo e una buona dose di esperienza e manualità.
Nel caso in cui ti trovassi spesso a guidare su strade innevate, può essere invece conveniente optare per il montaggio delle gomme chiodate, che ti permettono di viaggiare in sicurezza senza l’ausilio delle catene. In tal caso, comunque, ricordati che dovrai ridurre la velocità di marcia fino ai limiti consentiti e sopportare la maggiore rumorosità delle gomme.
Prima di effettuare tale scelta, comunque, rivolgiti sempre a un centro di assistenza pneumatici per avere ulteriori consigli e delucidazioni.
P.IVA 09955731006
Via Dei Vigneti 29
00079 Rocca Priora (RM)
Via Ardeatina Km 21.000
00071 Pomezia (RM)
info@nostressgomme.com
Lun-Ven: 9:00-17:00



