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Audra Bertolone2020-03-31 11:56:342020-03-31 11:56:34Coronavirus e circolazione in auto
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Ancora oggi la roulotte rappresenta una scelta ottimale per chi è in cerca di una soluzione pratica ed economica per trascorrere qualche giorno di vacanza lontano da casa. Che si tratti di un weekend, di una settimana bianca o di qualche giorno di relax al mare, scegliendo la roulotte dovrai unicamente affrontare le spese per il campeggio e per il carburante dell’auto. Tuttavia, diverse persone rinunciano a questa opportunità ritenendo il viaggiare con roulotte annessa non esente da rischi.
Il timore, in particolare, è quello di non riuscire ad agganciarla perfettamente alla vettura. In realtà, pur trattandosi di un’operazione piuttosto “delicata”, è sufficiente qualche suggerimento perché non si verifichi alcun problema. Nei prossimi paragrafi leggerai alcuni consigli che ti consentiranno di agganciare la roulotte in tutta sicurezza.
La scelta del gancio: come procedere
Innanzitutto è opportuno chiarire come il gancio per collegare la roulotte al veicolo debba essere di tipo omologato e, allo stesso tempo, munito di certificato di conformità. È necessario che il gancio impiegato sia stato specificamente realizzato per il tuo modello di auto. Troverai le informazioni relative alle fasi di installazione sulla Carta di Circolazione. Merita di essere ricordato, inoltre, che il peso rimorchiato non dovrà superare i limiti previsti per il veicolo che si trova a trainare la roulotte.
Esaminando la procedura per l’aggancio alla vettura, se non hai mai eseguito l’operazione in precedenza, la prima cosa che dovrai fare è scegliere una piazzola situata in piano, e non in pendenza.
Se l’auto dispone di un gancio traino già innestato (solitamente a scomparsa) e la roulotte ha tutti e 4 i piedini di stazionamento abbassati (trovandosi, ad esempio, in un campeggio), accertati che gas e rubinetti siano chiusi ed inizia tirando il freno a mano. Con l’esperienza imparerai ad effettuare l’installazione anche senza ricorrere a tale accorgimento. Procedi alzando completamente i piedini; facendolo, il peso verrà sostenuto interamente da ruote e ruotino. Una volta alzata la leva dello stabilizzatore e quella di aggancio (resterà fissa in alto), il passo successivo sarà alzare il timone fino a quando si troverà in posizione superiore rispetto alla sfera del gancio di traino.
Avvicinare la vettura alla roulotte
Mettiti alla guida dell’auto, e cerca di avvicinarla con cautela in retromarcia. L’obiettivo sarà portare il gancio traino in prossimità della calotta della roulotte (a circa 10 cm di distanza). Se possibile, lasciati aiutare da qualcuno per valutare meglio la distanza, in modo da fermarti nel momento più opportuno.
A mano cerca di spostare la calotta del timone sopra alla sfera del gancio di traino. Ruota la manovella superiore del ruotino telescopico per abbassare il timone. Se eseguita correttamente, l’operazione porterà la calotta ad appoggiarsi sulla sfera.
A quel punto la leva di aggancio si abbasserà in modo automatico, con la calotta che si unirà alla sfera del timone. Prosegui chiudendo lo stabilizzatore.
Non rimarrà altro da fare che controllare la buona riuscita dell’aggancio. Per farlo, afferra con entrambe le mani il timone, quindi alzalo. Se anche la vettura tenderà ad alzarsi significherà aver eseguito alla perfezione quanto previsto.
Non ti resta che prepararti per andare in vacanza, prima però di partire, ricordati di controllare la tua auto ed assicurarti che sia tutto in ordine; per un controllo a regola d’arte delle tue gomme ti consiglio di affidarti ad uno dei nostri centri assistenza. Buon viaggio!
Controllare periodicamente lo stato degli pneumatici e procedere, se necessario, alla loro sostituzione in caso di usura eccessiva, è indispensabile per garantire la massima sicurezza a chi si trova a bordo di un veicolo. Tuttavia, questo significa avere a che fare, ogni anno, una grande quantità di gomme inutilizzabili.
È sufficiente considerare che, nel Vecchio Continente, gli pneumatici da smaltire annualmente hanno ormai raggiunto l’impressionante cifra di 2 milioni di tonnellate. A causa dei materiali impiegati, abbandonare le gomme all’aperto comporta enormi problemi a livello ambientale. Fortunatamente, negli ultimi tempi, una maggiore attenzione alla salute della terra ha favorito il riciclo.
Ad esempio, nel nostro Paese sono più di 700 i campi da calcio ottenuti da vecchie gomme d’auto ridotte in polvere. Anche tu potrai, nel tuo piccolo, fornire un contributo, trasformando un treno di gomme in originali fioriere, cucce per cani, tavolini da giardino o, addirittura, giochi per bambini.
Fioriera da giardino con vecchi pneumatici: come realizzarla
La prima operazione da compiere per dar luogo ad una fioriera sarà lavare lo pneumatico. Una volta asciutto scegli una vernice e dipingi la superficie della gomma. Avvalendoti di una serie pennelli di diversa grandezza sarai certo di non lasciare alcune zone senza vernice, soprattutto se sono presenti intagli profondi. Utilizzare una vernice spray ridurrà le tempistiche. Non ti rimarrà altro che posizionare la gomma in giardino, riempire il centro vuoto con del terriccio e piantarvi dei fiori.
Se, invece, l’intenzione è quella di appendere lo pneumatico, legalo con una corda e disponi al suo interno i tuoi vasi preferiti. In alternativa potrai fissare la gomma direttamente al muro con un chiodo.
Cuccia per cani o accogliente pouf?
Il tuo cane ama dormire all’aperto? saranno sufficienti pochi passi per offrirgli una cuccia nuova. Lava lo pneumatico, vernicialo a piacere e rivestilo con delle coperte, aggiungendo dei cuscini per rendere il giaciglio più comodo.
Non hai un amico a 4 zampe? Poco male, in quanto avrai solamente bisogno di 2 gomme per realizzare un pouf da posizionare in giardino. Disponi gli pneumatici uno sull’altro, quindi pratica dei buchi con un trapano, in modo che sia possibile fissarvi delle viti piuttosto lunghe. Bloccale con dei dati per ottenere una struttura solida. A questo punto vernicia la gomma. Completa il tutto prendendo un cerchio in compensato e fissandovi un cuscino in gommapiuma, foderando con della stoffa.
Altre idee per riciclare pneumatici usati: tavolo da salotto, altalena e sabbiera
Uno pneumatico e uno specchio rotondo saranno sufficienti per creare con le tue mani un tavolino, da porre in salotto o in giardino. Pulisci e lucida gli pneumatici (il loro numero varierà in base all’altezza che vorrai dare al tavolino), quindi ponili l’uno sull’altro incollandoli tra loro (o legandoli in più punti con una corda). Per concludere poni lo specchio, fissandolo con attenzione.
I tuoi bambini vogliono divertirsi in giardino? Gli pneumatici sono ideali per realizzare in pochi attimi un’altalena. Riempiti di sabbia, invece, permetteranno ai più piccoli di avere uno spazio nel quale creare castelli e giocare con le formine.
Le gomme vecchie della tua auto si prestano a diventare oggetti divertenti e utili. Ricorda di tenere sempre sotto controllo lo stato di usura dei tuoi pneumatici e rivolgiti al tuo centro assistenza di fiducia per farti consigliare al meglio. E se le tue gomme saranno da cambiare, non buttarle, ma metti in gioco la tua creatività e fammi sapere quale nuova vita hai dato ai tuoi vecchi pneumatici.
Tra gli elementi essenziali di un veicolo sono gli pneumatici a ritagliarsi un ruolo predominante. Trattandosi dell’unica parte a finire a diretto contatto con l’asfalto, avere a disposizione gomme in perfette condizioni è fondamentale per garantire la massima sicurezza di chi si trova a bordo. Ma vuoi conoscere più da vicino le fasi che portano alla realizzazione delle gomme, e le parti che formano ogni singolo pneumatico? Nelle prossime righe troverai tutte le informazioni in merito.
La fase produttiva: come nasce uno pneumatico
Le operazioni necessarie alla produzione degli pneumatici sono essenzialmente 5: mescola, macinatura, produzione, vulcanizzazione ed ispezione.
La mescola vede all’opera miscelatrici di dimensioni enormi, nelle quali vengono inserite principalmente 30 tipologie di gomma e filler. Grazie alle miscelatrici si ottiene un composto gommoso, di colore nero, sottoposto alla macinatura. In cosa consiste? Prevede la suddivisione in strisce, effettuata sul composto ormai freddo.
La terza fase consiste nella produzione vera e propria. È qui che si assiste all’inserimento in un macchinario apposito degli elementi in tessuto, cinture in acciaio, talloni, tela e battistrada. Lo pneumatico crudo ottenuto viene indirizzato alla vulcanizzazione, che vede all’opera una particolare macchina e stampi incandescenti. I componenti sono compressi in modo che lo pneumatico possa assumere la forma definitiva. Questo significa, tra l’altro, selezionare il disegno del battistrada e i riferimenti del produttore (posti lungo le pareti laterali).
La fase produttiva ha termine con l’ispezione, effettuata da personale qualificato al fine di evitare che uno pneumatico possa mostrare imperfezioni o piccoli difetti. Per farlo viene prelevato un campione di pneumatici, sottoponendolo a raggi X.
Dalle tele al battistrada, le componenti delle gomme
Nelle precedenti righe abbiamo preso in esame le diverse fasi della produzione delle gomme. Ma quali sono gli elementi che caratterizzano gli pneumatici? In questo caso, andranno presi in esame, rispettivamente: tele, tallone, cintura, parete laterale, spalla, battistrada, lamella, intagli e costolatura.
Le tele formano lo scheletro, presentandosi normalmente dei cordoncini in fibra intrecciati tra loro, rivestiti da uno strato in gomma.
È grazie alle tele che gli pneumatici riescono ad essere flessibili senza risultare troppo elastici. Realizzati in acciaio intrecciato, spetta ai talloni il compito di fornire una chiusura ermetica tra cerchio della ruota e pneumatico. Sono delle cinture in acciaio a rendere più rigido il tutto. Sono formate da lastre intrecciate di fili d’acciaio. Non è rara l’aggiunta di un cordone in Kevlar, al fine di rendere più duraturo nel tempo lo pneumatico, ed a ridurre il rischio di foratura.
La parete laterale, o fianco, è la porzione dello pneumatico che si estende dal tallone al battistrada. Caratterizzata da uno spessore maggiorato, è in grado di donare stabilità laterale. La spalla, invece, è il piccolo bordo smussato posto tra il battistrada e la parete laterale. È soprattutto in entrata di curva che il suo disegno e al struttura rivestono un ruolo non indifferente.
La sezione superiore dello pneumatico rappresenta il battistrada, ed è l’unica parte a contatto con la strada. Ha il compito di attutire i colpi e, allo stesso tempo, di garantire la massima aderenza. Ad influire su quest’ultima sono gli intagli, attraverso i quali lo pneumatico può disperdere acqua e fango. Gli intagli più piccoli sono noti come lamelle. La cordatura non è sempre presente, ma è utile per rendere più resistente l’area centrale dello pneumatico.
Se hai dubbi o domande sul materiale con cui sono fatte le gomme che vuoi acquistare, chiedi consiglio a un esperto gommista, rivolgendoti a uno dei nostri centri assistenza.
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