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Audra Bertolone2020-03-31 11:56:342020-03-31 11:56:34Coronavirus e circolazione in auto
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Ti sei mai chiesto se gli pneumatici hanno una data di scadenza? Anche se sei sempre attento alla tua sicurezza quando ti metti in viaggio, e quindi le sostituisci ogni quattro o cinque anni, può capitare di ritrovare delle gomme dimenticate in garage o in soffitta, oppure di dover rimettere in moto un’auto con gli pneumatici poco usurati ma risalenti a diversi anni prima. Un modo semplice per conoscere l’esatta “data di nascita” delle gomme è leggere il DOT: scopriamo cosa significa e quanto è importante per stabilire se è tempo di sbarazzarsi dei tuoi vecchi pneumatici.
Come trovare e interpretare il DOT
Il DOT, acronimo per Department of Transportation, è una sigla che si trova sul fianco della maggior parte degli pneumatici, accompagnata da una serie di lettere e numeri. Le cifre da prendere in considerazione per stabilire la data di fabbricazione sono le ultime quattro, che indicano la settimana e l’anno in cui le nostre gomme sono state prodotte. Se ad esempio leggi 1217, significa che gli pneumatici sono stati realizzati la dodicesima settimana del 2017.
Se invece il DOT presenta solo tre cifre numeriche finali, le gomme risalgono a prima del 2000. Un DOT con tre cifre è più difficile da interpretare: ad esempio, 109 vuol dire che gli pneumatici sono stati prodotti nella decima settimana dell’anno 89 o 99.
E se il DOT non c’è?
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il DOT non è obbligatorio, non in Europa almeno. Il DOT risponde infatti alle esigenze di classificazione degli pneumatici imposte dalla legge statunitense, non adottate da quella italiana. La classificazione europea è costituita comunque da una sequenza alfanumerica le cui ultime quattro cifre si riferiscono alla settimana e all’anno di fabbricazione, ma non è accompagnata dalla sigla DOT.
Quanto conta l’età di una gomma?
Conoscere la data di fabbricazione di una gomma è importante, ma va considerata insieme ad altri fattori, come la modalità di conservazione e l’uso che si è fatto del pneumatico. Le gomme infatti non scadono: non si può essere sanzionati se si utilizzano pneumatici anche di 8 o 10 anni fa, purché non presentino lesioni e sia rispettata la profondità minima del battistrada. La vera età di un pneumatico va calcolata dal momento in cui viene montato, anche se non usi spesso l’auto. Ne consegue che delle gomme dimenticate in un garage per 10 anni potrebbero ancora essere utilizzate, mentre quelle montate su un’auto abbandonata lì per lo stesso tempo vanno sostituite.
Come conservare correttamente gli pneumatici
Per garantire il benessere delle gomme e la sicurezza tua e della tua famiglia, conserva le gomme in un luogo che sia fresco e asciutto anche d’estate, al riparo dalla luce diretta e leggermente gonfie. Meglio non appenderle al muro e, se devi impilarle, almeno una volta al mese inverti l’ordine.
Ricorda inoltre di rivolgerti al tuo gommista di fiducia per qualsiasi dubbio o per far controllare le tue attuali gomme.
Fino a pochi anni, fa chi necessitava di una nuova vettura aveva a disposizione un’unica soluzione: l’acquisto.
I tempi sono cambiati, tanto che oggi è possibile scegliere anche il noleggio (a breve o a lungo termine) e il leasing. Stai valutando di cambiare la tua automobile, e sei in cerca di qualche informazione in più in merito alle alternative all’acquisto? Continua a leggere per rendere la scelta più semplice del previsto.
Le caratteristiche peculiari del noleggio auto a lungo termine
Inizialmente, il noleggio a lungo termine si rivolgeva esclusivamente alle aziende, in particolare a quelle realtà che desideravano ampliare la flotta a disposizione.
Con il passare degli anni la formula ha trovato ampia diffusione anche tra i privati, interessando soprattutto chi deve quotidianamente confrontarsi con un bilancio familiare tutt’altro che florido. Noleggiare una vettura a lungo termine significa risparmiare su una serie di spese mediante il pagamento di un canone fisso.
Una volta che il contratto di noleggio giungerà al termine chi lo ha stipulato potrà decidere di rinnovarlo (anche cambiando veicolo) oppure, semplicemente, di procedere alla restituzione dell’auto.
In pratica, tale tipologia di noleggio rappresenta una sorta di “abbonamento”, attraverso il quale un soggetto (azienda o privato che sia) ha l’opportunità di utilizzare un veicolo senza che la proprietà passi nelle sue mani. Questo avviene per un periodo e ad un costo predeterminati.
Canone e altri costi connessi a tale forma di noleggio
Il canone include qualunque onere connesso all’impiego dell’automobile. Ne fanno parte gli oneri finanziari, quelli assicurativi, la manutenzione e l’assistenza. Inoltre, nel caso in cui la vettura presa a noleggio dovesse improvvisamente “rompersi”, sarà tuo diritto riceverne una sostitutiva fino a quando non verrà portata a termine la riparazione. Per quanto riguarda i costi da sostenere, sono destinati a variare in base ai chilometri che si ritiene di dover affrontare, alla tipologia di auto oggetto del noleggio e alla cilindrata. La durata dei contratti non è fissa, e può estendersi da un minimo di 24 ad un massimo di 60 mesi. Ovviamente, spettano al contraente sia i costi relativi al consumo di benzina che il pagamento di eventuali multe.
A chi è consigliato il noleggio a lungo termine di una vettura?
Quand’è che questa forma di noleggio finisce per rivelarsi una scelta vincente? E in quali casi, invece, sarebbe meglio optare per il leasing o per il semplice acquisto? Innanzitutto, sono le aziende che dispongono di una flotta imponente di veicoli a trovare vantaggioso li noleggio auto a lungo termine. I liberi professionisti potrebbero ritenere più favorevole il leasing, soprattutto per i vantaggi dal punto di vista fiscale.
Da privato, tieni presente che tale tipologia di noleggio ti permetterà di “trasferire” la gestione della vettura alla società che offre il servizio di noleggio. Non dovrai neppure preoccuparti della manutenzione e della perdita di valore del veicolo. Opta per il noleggio anche se sei costretto a spostarti quotidianamente per raggiungere il luogo di lavoro. Una soluzione a breve termine, invece, ben si adatta a chi ha intenzione di utilizzare l’auto per periodi di tempo piuttosto contenuti (le vacanze estive rappresentano un esempio efficace), lasciandola in garage negli altri momenti dell’anno.
L’inverno è ormai alle porte; le ore di luce si riducono, le giornate di pioggia si moltiplicano e, complice il brusco calo delle temperature, le strade presentano più insidie per chi è costretto a muoversi in auto nelle ore più fredde. Non a caso è scattato, come ogni anno, l’obbligo di dotare i veicoli di gomme da neve o di catene.
Un’alternativa, per chi desidera guidare in tutta sicurezza anche su fondo bagnato, ghiacciato o innevato, è rappresentata dall’acquisto di un set di pneumatici invernali. Ma quali sono quelli più silenziosi? Nei prossimi paragrafi lo scopriremo assieme.
Pneumatici invernali: caratteristiche principali e rumorosità
Prima di indicare le migliori gomme invernali dal punto di vista della silenziosità è utile fare una veloce panoramica sulle caratteristiche che differenziano tale tipologia di pneumatici. Innanzitutto, merita di essere ricordata la miscela decisamente più morbida ed elastica rispetto a quella delle gomme estive, volta a garantire un’eccellente aderenza. Se il battistrada presenta delle piccole sezioni, sulla superficie appaiono diverse incisioni; l’obiettivo, anche in questo caso, è migliorare l’aderenza su ghiaccio e neve.
Fatta questa premessa concentriamoci sulla rumorosità degli pneumatici provocata, tra l’altro, dal rotolamento delle gomme sull’asfalto durante la marcia, indipendentemente dalla durata del viaggio. Ma sono anche altri i fattori che provocano rumore all’interno dell’abitacolo, dalle condizioni del fondo stradale al vento, fino a quelli “strutturali”, oppure provenienti dal motore. L’elemento sul quale risulta più semplice intervenire senza affrontare spese eccessive, è lo pneumatico. Se in alcuni casi la soluzione è ricercata in una migliore insonorizzazione dell’abitacolo, alcuni produttori di pneumatici hanno ideato particolari tecnologie interessanti.
Pneumatici silenziosi? La Silent Technology di Toyo Tyres
Se Pirelli ha pensato di ricorrere a materiali fonoassorbenti, Toyo Tires ha presentato un dispositivo denominato “Silent Technology”. Il produttore ha individuato, tra le cause principali della rumorosità, i flussi d’aria che si vengono a creare nelle gomme in seguito allo spostamento e alla vibrazione dell’aria stessa. Tali flussi, inevitabilmente, finiscono per ripercuotersi, a livello di rumore, sulle parti meccaniche dell’auto.
La soluzione? Silent Technology, una pellicola forata progettata per regolare i flussi d’aria che riesce ad intervenire efficacemente sui rumori generati.
Il sistema a forma di arco, che adotta degli inserti cilindrici in schiuma, viene installato direttamente nella gomma.
Scegliendo uno pneumatico che adotti tale tecnologia cosa potrai aspettarti? Sicuramente usufruirai di una guida sicuramente meno stressante grazie ad una maggiore silenziosità. A beneficiarne, ovviamente, sarà la tua concentrazione.
SoundComfort di Goodyear per una guida confortevole
Anche Goodyear è voluta intervenire, proponendo sul mercato degli pneumatici invernali con tecnologia “SoundComfort“, già sperimentata con ottimi risultati , in termini di riduzione delle vibrazioni dell’aria, sulle gomme estive. In questo caso è un anello in schiuma di poliuretano a celle aperte ad essere applicato sulla superficie interna delle gomme stesse. La scelta è ricaduta su una schiuma particolarmente leggera che potesse limitare notevolmente l’impatto su resistenza al rotolamento e chilometraggio. Goodyear ha indicato come, avvalendosi di tale tecnologia, sia possibile migliorare notevolmente la silenziosità nell’abitacolo, fino al 50% in più rispetto alla concorrenza.
Come sempre, se hai dubbi e non sai decidere quale sia lo pneumatico migliore per la tua auto e più adatto alle tue esigenze di guida, il mio consiglio è di chiedere un consiglio al tuo gommista di fiducia che saprà guidarti nella scelta.
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