Presente ormai anche sulle vetture di piccole dimensioni, il servosterzo è il dispositivo che ti consente di muovere il volante anche con un solo dito, facendoti risparmiare tempo ed energie, soprattutto quando parcheggi e guidi in città.
Esistono due tipi di servosterzo, idraulico ed elettrico, ma i loro segnali di malfunzionamento sono simili e difficilmente passano inosservati. Come bisogna comportarsi, quindi, se si sospetta che il servosterzo sia rotto?
Come riconoscere un servosterzo guasto
I primi sintomi di un servosterzo idraulico mal funzionante sono gli strani rumori metallici provenienti dall’avantreno durante la sterzata. Un altro segno di cedimento è rappresentato dall’improvvisa durezza dello sterzo, che tutt’a un tratto richiede molta più forza del normale per essere maneggiato. Questo tipo di servosterzo, chiamato anche pompa idroguida, tende inoltre a perdere liquido quando è danneggiato, in seguito alla normale usura o dopo aver preso un dosso o una buca a velocità elevata.
Puoi quindi verificare le condizioni del servosterzo prima di metterti in viaggio controllando la presenza di liquidi sotto il tuo veicolo: se la pompa idroguida è danneggiata, noterai delle macchie di colore rosso, rosa o ambra.
Se la tua auto è stata prodotta dopo il 1998 ed è di piccole o medie dimensioni, probabilmente il tuo servosterzo è di tipo elettrico. L’avaria di questo dispositivo viene notificata dall’accensione di una spia rossa sul cruscotto a forma di volante. Anche se il segnale a volte scompare spegnendo o riaccendendo la macchina, non vuol dire che sia tutto a posto: rimettendoti in marcia, il volante potrebbe diventare duro mentre sterzi, mettendo a rischio la tua sicurezza.
Servosterzo guasto: e adesso?
Se il servosterzo si rompe mentre sei in marcia, soprattutto se viaggi con la tua famiglia, potresti ritenere opportuno dover fermare il veicolo per garantire il benessere di tutti: in questo caso mantieni la calma, avvisa gli altri automobilisti che hai un problema accendendo le quattro frecce e accosta lentamente. Ricorda che più via piano, più il volante sarà difficile da maneggiare. A questo punto puoi contattare il tuo meccanico di fiducia o chiamare un carro attrezzi.
Se invece hai constatato che il tuo servosterzo è danneggiato ma ti permette ancora di guidare fino all’officina più vicina, cerca di raggiungerla mantenendo una velocità moderata e sterzando il meno possibile.
Posso aggiustare da solo il servosterzo?
In caso di problemi al servosterzo è sempre consigliabile rivolgersi ad un bravo meccanico, ma in alcuni casi è possibile ricorrere al fai da te.
Ad esempio, lo sterzo duro potrebbe dipendere dallo scarso liquido presente nella pompa idroguida: in questo caso, ti basta seguire il manuale della tua vettura per rabboccare il liquido e riportare il servosterzo alla sua normale funzionalità. Se hai un servosterzo elettrico, invece, prima di sostituirlo del tutto, puoi provare a rifare le saldature sulla scheda elettrica del motorino del servosterzo o sostituire i relè. Queste soluzioni, tuttavia, potrebbero rivelarsi solo temporanee.






Le gomme contraffatte che vengono immesse sul mercato europeo provengono principalmente dalla Cina. La vendita avviene senza l’accompagnamento della documentazione fiscale e quindi si tratta di prodotti che, una volta resi inutilizzabili, saranno abbandonati. Il sistema nazionale italiano, infatti, garantisce il perfetto smaltimento di ogni pneumatico venduto nel nostro paese.
L’altra versione del sistema di monitoraggio della pressione delle gomme si avvale dei sistemi ABS o ESP già integrati nella vettura. In presenza di una perdita di pressione, infatti, il diametro dello pneumatico è minore, e perciò la ruota compie più giri rispetto alle altre. Il sistema ABS è in grado di rilevare quest’ultimo dato e di comunicarlo al computer di bordo. In sostanza, la pressione della gomma non viene rilevata direttamente, ma si deduce dall’elevato numero di giri compiuto dalla ruota. Ovviamente, questo tipo di TPMS è più economico, perché si avvale dell’ABS o dell’ESP già presenti sul veicolo, ma è anche meno preciso, perché non fornisce con continuità il dato relativo alla pressione delle gomme.
Può accadere, infatti, che le gomme si deformino leggermente, provocando dei fastidiosi sbalzi durante la marcia della vettura, o una costante vibrazione, che viene chiaramente avvertita dal conducente.

Esistono diversi metodi per controllare l’usura delle gomme. Qualunque sia la tua scelta, prima di tutto ricordati di parcheggiare l’auto in piano, di inserire il freno a mano e di girare leggermente lo sterzo; quest’ultima operazione, in particolare, ti offrirà una visuale ottimale del battistrada.